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Viaggiare su un filo d’olio

Il progetto tra la Casa Circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento e Val Paradiso, si pone come un simbolo di speranza e rinascita, puntando su una delle risorse più preziose della Sicilia: l’olio extravergine d’oliva.
Una nuova opportunità di formazione e reinserimento sociale, approfittando dei terreni agricoli della stessa struttura carceraria.

I progetti di lavoro in carcere offrono a donne e uomini detenuti più di un semplice compito da svolgere: ogni momento di lavoro realizzato diventa un passo verso il recupero di dignità e consapevolezza. Attraverso l’opportunità di acquisire competenze tecniche e soprattutto relazionali, imparano a valorizzare le proprie capacità e a riscoprire un senso di appartenenza e realizzazione. Ogni momento trascorso a lavorare fa parte di un cammino di riabilitazione, di speranza, ma soprattutto di creatività e bellezza, che coinvolge i gruppi di lavoro, ma anche le altre risorse detenute, che osservando i cambiamenti positivi si interessano e appassionano a questi progetti.
Stamattina 16 giugno 2025, alla presenza di giornalisti e organi di stampa, presso la sede dell’istituto penitenziario, Casa Circondariale “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento, si è tenuta la presentazione ufficiale dell’olio extravergine d’oliva “La Rupe”, frutto delle olive coltivate all’interno del tenimento agricolo della struttura, raccolte a mano dai detenuti e lavorate nel frantoio dell’azienda Val Paradiso, realtà d’eccellenza dell’olivicoltura siciliana.
L’evento ha visto la partecipazione della Dott.ssa Anna Puci, Direttore della Casa Circondariale, del Dott. Giuseppe Di Miceli, responsabile dell’area trattamentale, dell’agrotecnico dell’istituto Dott. Giovanni Alati e dell’agronomo Dott. Matteo Vetro per Val Paradiso, insieme a Massimo e Desiderio Carlino, titolari dell’azienda, con la conduzione del giornalista Adalberto Catanzaro. Una tavola rotonda ricca di emozioni e di speranze future, condivise: tutelare l’ambiente e il legame tra il territorio e le persone.
“L’agricoltura ha nel suo DNA una forte vocazione sociale, che si esprime al meglio quando riesce a valorizzare le persone più fragili” afferma Massimo Carlino.
“Da sempre Val Paradiso collabora con enti, associazioni ed aziende terze e si presenta come azienda generativa di valore, è per noi uno degli obiettivi che ci siamo prefissati fin dall’inizio”, aggiunge Desiderio Carlino.
Il progetto “Viaggiare su un filo d’olio” ripartendo dalla nostra terra ha realizzato con Val Paradiso bottiglie e latte donate in beneficenza ad alcune istituzioni come la Caritas di Agrigento, rappresentata dalla Dottssa Simona Vella, presente all’evento.
E’ indispensabile per incentivare modalità di impresa etiche, che offrono opportunità di lavoro concrete anche a persone in difficoltà, con un riscontro positivo, importante sulla produttività e sulla società, “redistribuire il frutto di questo lavoro alle altre persone che si trovano in una condizione diversa ma altrettanto difficile, è senza dubbio motivo di crescita per l’intera società coinvolta.”
Non si insegna solo un lavoro, ma si danno le basi di responsabilità e autogestione per imparare a vivere fuori dal carcere tra le altre persone.
È stato sicuramente un tentativo scaturito da un “sogno”, iniziato nell’ottobre 2024 e dopo quasi un anno di lavoro, oggi si raccolgono i frutti: soddisfazione e orgoglio sono emerse oggi dalle parole del Dott. Giuseppe Di Miceli, del Dott. Giovanni Alati e del Dott. Matteo Vetro: “i detenuti coinvolti hanno avuto la possibilità di apprezzare l’importanza del lavoro, della collaborazione e della cura nella quotidianità.”
La locuzione dannunziana “Memento audere semper” tanto voluta dalla giovane Dott.ssa Anna Puci, Direttore della Casa Circondariale, e per questo inserita nella etichetta dell’olio, invita all’audacia e al coraggio, verso quelle scelte e quei progetti (come questo) che generano in ogni caso sinergie positive e recupero sociale, poiché dietro a tali progetti vi è la rieducazione degli individui, finalità ultima delle misure detentive.
La mattinata si è conclusa con una degustazione guidata dell’olio “La Rupe”, accompagnata da un assaggio di pane e olio, per rimarcare la semplicità e la forza di questo progetto profondo e umano.
A cura di Dott.ssa Elisa Carlisi


Anche noi di Sicilia Da Gustare siamo stati invitati e presenti all’evento Viaggiare su un filo d’olio attraverso la nostra giornalista dottoressa Elisa Carlisi, abbiamo potuto apprezzare lo spessore del progetto e di tutte le persone coinvolte in esso. Ci auguriamo di partecipare ad altrettanti progetti che diano spazio e speranza e voce a coloro che ne necessitano.

La redazione SdG

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