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Faraglioni Restaurant – Canto delle Sirene, una cucina, un cuoco, un ristorante…

Il mondo della ristorazione è un qualcosa di magico, che riesce ad essere imprevedibile e ricco di continue novità. E proprio per questo riesce ad affascinare ed a catturare. Ma le novità non sono solo a livello gastronomico, con cambio di menù e di pietanze, ma anche a livello di restayling. E’ la novità di  Faraglioni restaurant ad Aci Trezza che ha cambiato il nome, diventando “Canto delle Sirene”. Mai nome fu più appropriato per il ristorante vista mare.  Mozzafiato.

A guidare la cucina, lo chef  Simone Strano, (classe 1983) in cui protagonista sarà il pescato del giorno. Lo ha presentato alla stampa ed eccovi alcuni assaggi .

Il pranzo inizia con calice di benvenuto. Murgo Brut, il quale, verrà abbinato con diverse pietanze del pranzo. Antipasto classico, ma pur sempre vincente, Bruschetta al pomodoro ed in questo caso l’abbinamento funziona bene. Una buona e bella freschezza che pulisce il palato e che allo stesso tempo, porta ad assaggiare altra bruschetta. Altri antipasti che sono anch’essi tipici della zona marinara, Tonno scottato e Tartare di pesce. Il tonno trova un giusto contrasto con lo spumante, la tartarre, anche se il sapore del pesce è presente, viene leggermente “coperto” dallo spumante. Tutto dipende dal tipo di pesce, se delicato, o con un sapore più deciso. Successivamente viene portato il Macco di fave fritto, reso ancora più sfizioso dalla presentazione nel piatto, con una piccola perlina verde che sembra un’oliva. Frittura e spumante è un connubio che va sempre alla grande. L’untuosità del fritto e la freschezza dello spumante, sono l’uno complementare dell’altra. Anche in questo caso è il Murgo Brut che accompagna il piatto. Dalle pietanze, quasi da antipasto, si passa ad  un qualcosa di prettamente dei luoghi e della cultura marinara. Alici cotte e passate in marinatura, con olio extravergine d’oliva, limone, prezzemolo. La bontà del pesce si fa sentire e dimostra di come il pescato del giorno (piatto del menù di riapertura, nonché dell’attuale trattoria) sia e sarà una delle carte vincenti. Un sapore deciso, che la marinatura rende lungo e che il limone (nella giusta quantità) non copre, ma che lo rende lungo. Il vino abbinato alle alici, è l’Etna Bianco Superiore D. O. C. 2023 del Barone di Villagrande. La pasta è un qualcosa che non può e che non deve mancare nella cucina siciliana, in questo caso lo Chef Strano ha preparato Linguine alla bottarga. Di questo piatto, si apprezza la tipicità e la caratterialità dei sapori. Anche in questo caso è l’Etna Bianco Superiore di Barone di Villagrande ad accompagnare la pietanza. Pur rimanendo in Sicilia (Aci Trezza), si riesce tramite la bravura ed i piatti fatti da Simone Strano, a spaziare dalla Sicilia (con le alici), alla Sardegna (con le linguine alla bottarga), per tornare alla Sicilia nella zona del messinese, con gli involtini panati di spatola (o pesce bandiera), su guazzetto di pomodoro (elaborazione tipica eoliana). Continuando fra i piatti che sono già presenti nel menù e quelli che lo saranno, si arriva la dolce. Arrivando a fine pasto, il dolce fa capire tutte le maestrie dello Chef, poiché deve essere un qualcosa di sfizioso e di piacevole, dato che dopo antipasti, primo e secondo, il senso di fame si è attenuato e che pertanto deve saper conquistare il palato. Ed anche su questo la bravura di Simone Strano non delude. Zuppa di fragole con gelato fiordilatte. Un dolce piacevole, non stancante, fresco.    

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