Le manifestazioni riguardanti il mondo del vino sono sempre in fermento (un po’ come il mosto) e se ne aggiungono sempre di nuove. Una però che è già arrivata alla sua VII edizione ed è quella di “Piccolo è bello”, ideato e realizzato da Agata Arancio. Quest’anno ha cambiato luogo, pur rimanendo a Catania svolgendosi all’ Istituto Incremento Ippico. In una calda domenica d’estate, la manifestazione dedicata ai piccoli produttori ha dato la possibilità di far degustare i propri vini con banchi d’assaggio, oltre a dare la facoltà ai partecipanti di poter seguire ed iscriversi a delle masterclass di vino e di olio. Varie le aziende presenti, soprattutto quelle etnee, che hanno dato la possibilità agli appassionati winelover di poter spaziare in lungo ed in largo per il territorio siciliano, fra varie D. O. C. delle provincie siciliane. Così, è stato possibile degustare alcuni vini che sono riusciti a farsi notare, per originalità, eleganza, piacevolezza, nonché nel voler dare ed esprimere un qualcosa di nuovo. Iniziando con la provincia di Messina, il Mamertino (quello rosso era il vino preferito da Giulio Cesare) riesce ad essere un valido rappresentante dei territori dai quali proviene. Mamertino Bianco 2022 D. O. C. – Guzman Tenuta Moreri, è un blend di Catarratto, Grillo ed Inzolia (il disciplinare del Mamertino Bianco, è abbastanza articolato, Grillo ed Inzolia devono essere presenti con una percentuale di almeno del 35% ed entrambi i vitigni devono avere una percentuale minima del 10%, il Catarratto deve essere presente almeno per il 45%). Avvicinando il calice si sentono l’Inzolia ed il Grillo. Gli aromi sono avvolgenti e piacevoli. Buona freschezza, con un finale sapido. Lungo. Da un blend, si passa ad un monovitigno, l’Etna Bianco D. O. C. de Le Due Tenute, Cantonè 2023 è 100% Carricante. Si presenta con sentori di pietra focaia e di lime. Inizia a percepirsi in maniera tenue la fase evolutiva. Grande verticalità, con una freschezza che è ancora predominante. Sarà interessante da assaggiare fra qualche anno. I vigneti si trovano a Biancavilla, Versante sud – ovest dell’Etna. Rimanendo sempre sul territorio etneo, si passa su quello del Versante est, nel territorio di Milo, dove Azienda di Rachele produce Ricciolo 2024 Etna Bianco D. O. C., che è una new entry. Sentori di frutta tropicale e di erba falciata. Fresco e ben bilanciato, con una buona persistenza. Altro Etna Bianco D. O. C., stesso versante, zona differente, territorio di Piedimonte Etneo. Tenuta Ballasanti produce l’Etna Bianco 2023 D. O. C., utilizzando solo Carricante. Il bouquet si compone con sentori di curcuma e zenzero, con accenni di erba secca. Inizia a percepirsi la fase evolutiva. Sorso sapido – succoso con una bella verticalità. Lungo.

Un rosato nel periodo estivo, è sempre un vino polivalente ed a tal proposito, l’Etna Rosato 2023 D. O. C. di Vivera, conferma la sua doppia veste che ricorda sia il bianco, che il rosso. Bouquet delicato, con sentori di liquirizia che danno spazio ad accenni di floreale e di frutti di bosco. Al sorso riesce a dare il meglio di sé con una beva sapido – succosa ed una salinità – mineralità che rende la beva molto piacevole. Bella persistenza. L’azienda Vivera, ha i suoi vigneti sull’Etna, nel territorio di Linguaglossa, versante nord – est. Si rimane sempre nella zona di nord – est, leggermente spostati a nord, territorio di Castiglione di Sicilia, dove l’azienda Camarda ha i vigneti ed ha inserito una new entry, il macerato A ‘turretta 2024 I. G. T. Terre Siciliane. Sentori di cappero, ricordi di pasta di mandorla e di erba bagnata. Buona freschezza e con una bella pienezza di sorso. Persistenza buona. Nel versante nord, nel territorio di Bronte in Contrada Rivolia, dove si raggiunge un’altitudine di m. 1000 ha i vigneti l’Azienda Di Dio, che produce un Pinot Noir. Placeo Pinot Noir 2021 D. O. C. Sicilia, ha un corredo aromatico composto da humus, lievi sentori di goudron, piccoli frutti di bosco. Sorso elegante e scattante con una bella freschezza. Tannini fini e lunghi. Buona persistenza e progressione. Azienda giovane, il tutto ha avuto inizio nel 2016, impiantando un ettaro di Pinot Noir e mezzo ettaro di Grillo, che punta sul diversificare e dare valide alternative sui vini che vengono prodotti. Ritornando nella zona est, a Viagrande dove Terre Costantino ha i vigneti e produce il Tenuta Blandano Etna Rosso D. O. C. 2019. Un Etna Rosso con ricchezza di aromi e profumi che variano dall’humus, al melograno e piccoli frutti a bacca rossa. Sorso elegante e sinuoso, con una sapidità che arricchisce la beva e con tannini fini. Ottima persistenza. Allo stesso tempo si fa un salto fuori regione, giusto per andare in Toscana ed assaggiare il San Lorenzo 2020 Ciliegiolo Maremma Toscana D. O. C. di Sassotondo. Esprime e sprigiona dal calice frutta rossa, ciliegia, note di affumicatura, terra bagnata. Al sorso riesce ad esprimere potenza, eleganza e sinuosità. Buona corrispondenza gusto – olfattiva. Trama tannica notevole e spalla acida spiccata, la gradazione di 14% vol. controbilancia le componenti dure. Persistenza ottima. Si ritorna sul territorio siculo – etneo con il Nerello Mascalese I. G. T. Terre Siciliane Don Vincenzo 2022 di Buonvassallo. Accenni di ribes, terra bagnata, resina di pino. Fresco, con un sorso di carattere e tannini presenti. Buona persistenza. i vigneti dell’azienda si trovano nel territorio di Castiglione di Sicilia.
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