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I vini rossi per un arancino perfetto: 3 etichette che esaltano il gusto della nostra tradizione

L’arancino, o arancina che dir si voglia per non offendere alcuna sensibilità, è molto più di un semplice baluardo dello street food siciliano: è un’icona, un concentrato di storia e sapore che racchiude l’anima gastronomica dell’isola. Croccante all’esterno, con un cuore morbido e saporito di riso, zafferano e un ricco ragù di carne, rappresenta un pasto completo e appagante. Di fronte a una tale complessità di gusto, la domanda sorge spontanea: quale vino abbinare? Sebbene molti optino istintivamente per una bollicina o un bianco fresco, la tradizione ci suggerisce di non trascurare il potenziale dei vini rossi locali. Un abbinamento ben studiato, infatti, può trasformare l’assaggio in un’esperienza ancora più autentica e memorabile, creando un dialogo perfetto tra calice e cibo.

L’obiettivo è trovare un vino rosso che possegga la giusta acidità per pulire il palato dall’untuosità della frittura, tannini non troppo invadenti per non scontrarsi con il sapore del riso e una struttura capace di reggere la succulenza del ripieno. Esploriamo insieme tre etichette siciliane che rispondono magnificamente a questa chiamata.

Quando si parla di abbinamenti regionali, il Cerasuolo di Vittoria DOCG è una delle scelte più vocate e raffinate. Frutto dell’unione di due vitigni autoctoni, il Nero d’Avola e il Frappato, questo vino incarna un equilibrio straordinario. Il Nero d’Avola conferisce struttura e note di frutta rossa matura, mentre il Frappato regala freschezza, sentori floreali e una bevibilità irresistibile. Il risultato è un vino dal colore rosso ciliegia brillante, con un profumo che sa di melograno e fragoline di bosco. Al palato è snello, sapido e dotato di un tannino vellutato che accompagna l’arancino senza mai prevaricare, mentre la sua vibrante acidità sgrassa la bocca e prepara al morso successivo.

Per chi cerca un’opzione più “semplice”, un Frappato in purezza è una soluzione sorprendente. Spesso vinificato solo in acciaio per preservarne tutta la fragranza, questo vino si presenta con un colore rubino scarico e un bouquet esplosivo di piccoli frutti rossi, rosa canina e una leggera nota speziata. È un rosso leggero, quasi etereo, ma non per questo privo di carattere. La sua forza risiede in una freschezza travolgente e in tannini quasi impercettibili, caratteristiche che lo rendono un partner ideale per la frittura. Si sposa magnificamente con la dolcezza dei piselli presenti nel ragù e con la nota aromatica dello zafferano, creando un contrasto piacevole che alleggerisce l’insieme e invita a un altro sorso.

Spostandoci alle pendici del vulcano attivo più alto d’Europa, troviamo l’Etna Rosso DOC, un vino che sta conquistando i palati di tutto il mondo per la sua personalità unica. Prodotto principalmente da uve Nerello Mascalese, è un rosso che ricorda per eleganza e finezza i grandi Pinot Nero di Borgogna. Il suo colore è un rubino trasparente e al naso esprime sentori di ciliegia, lampone, erbe officinali e una caratteristica nota minerale, quasi ferrosa, che deriva dal suolo vulcanico. In bocca è teso, verticale, con un’acidità sferzante e un tannino setoso ma presente. Questa struttura lo rende capace di tagliare di netto la componente grassa dell’arancino, esaltando la sapidità del ripieno e lasciando un finale pulito e persistente.

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