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Demenna: dove gusto ed eleganza si incontrano a San Marco d’Alunzio

Nel cuore di San Marco d’Alunzio, uno dei borghi più belli d’Italia aggrappato sui Monti Nebrodi e con lo sguardo rivolto alle Eolie, si trova Demenna, ristorante che in un solo anno ha saputo conquistare gli amanti della buona cucina. La passione sconfinata per i fornelli di Martina Dodeci e Rusha Xhafaj, coppia di chef unita anche nella vita, si traduce in piatti autentici che reinterpretano i sapori della tradizione con tocchi di modernità. Un luogo dove sostare per assaporare la storia del territorio e godere della magia di un borgo di quasi 2.000 anime, sospeso tra mare e cielo, che regala scorci panoramici mozzafiato e custodisce ben 22 chiese. 

Demenna, la storia di un ritorno alle origini 

Dopo varie esperienze all’estero, gli chef Dodeci e Xhafaj – incontratisi in Alto Adige – hanno scelto di tornare a San Marco d’Alunzio, il paese natale di Martina, conosciuto in epoca bizantina come Demenna. È qui che prende forma la loro idea di cucina: un ritorno alle radici come gesto identitario e personale. L’amore di Martina Dodeci per la gastronomia emerge durante un anno di volontariato in Sud America, dove scopre la vera essenza del cibo come incontro e condivisione. Un percorso che si consolida attraverso esperienze significative: dalla cucina di chef Massimo Gatti al Palato Italiano di Filippo Sinisgalli per arrivare al miglior ristorante al mondo e tre stelle Michelin, Il Geranium di Copenaghen di Rasmus Kofoed. 

Rushan Xhafaj, con una borsa di studio ad Alma, accresce il proprio percorso professionale grazie al suo mentore Filippo Sinisgalli al Palato Italiano, al Miramonti l’Altro da Philippe Léveillé, da Matteo Vigotti, ma anche presso il tre stelle Michelin Waterside Inn di Michel Roux in Inghilterra, a Copenaghen a contatto con la cucina nordica, per terminare come executive chef di Arima Hotel a San Sebastian nei Paesi Baschi. “Quando siamo rientrati in Sicilia, dopo aver conosciuto differenti culture e aver vissuto in varie nazioni – spiega Rushan – abbiamo avuto un’ottima risposta da parte del territorio”. 

L’esperienza gastronomica da Demenna

La cucina del Demenna si distingue per la precisione tecnica e la finezza stilistica. Ogni piatto è un racconto del territorio, realizzato con cura meticolosa ed eleganza misurata, con un focus su qualità e stagionalità delle materie prime. 

In carta, tra gli antipasti, il Pescato mediterraneo allo stile peruano a base di leche de tigre, crema di patata dolce e quinoa soffiata è un superbo gioco di consistenze. Un piatto che bilancia contrasti e armonie, mantenendo un equilibrio impeccabile tra colori, aromi e sapori. 

Tra i primi piatti la Melanzana abbottonata, con i suoi bottoni ripieni di melanzana alla brace, acqua di cottura, pinoli, uvetta, ricotta infornata e basilico, parla di mediterraneità e territorio. Il ripieno, fresco e cremoso, ne esalta la semplicità elegante. Il secondo piatto, Baccalà alla moda vizcaina con salsa al peperone Crusco, olio all’aglio e patate, sorprende per la raffinata fusione tra influenze basche e italiane.  La portata conquista per la sua eleganza sfiziosa, giocata sul perfetto equilibrio tra consistenze morbide e sapori delicati. 

Il percorso termina con Fava Tonka, ibisco e cioccolato bianco. Un dolceche seduce il palato con una mousse di cioccolato bianco all’ibisco, fava tonka, pesca e riduzione di kombucha al tè Oolong e pasta fillo in cui s’intrecciano dolcezza, freschezza e intriganti incursioni gustative. 

L’esperienza al Demenna si completa con l’attenta cura della sala affidata a Morena Crasì e Angelo Napoli, che con professionalità e sensibilità accolgono l’ospite facendolo sentire come a casa. 

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