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 Ad Acireale  ACIni diVINI a cura dell’AIS di Catania – Un excursus della Sicilia in 10 calici. Le degustazioni a cura del sommelier  Fabio Cristaldi

ACIni diVINI, arrivato alla quarta edizione, è stato un evento  coinvolgente e  che ha saputo   dare il giusto spirito di competizione fra le varie aziende che hanno partecipato con un proprio vino. Svoltosi il 23 agosto nel cuore Barocco della splendida Piazza Duomo di Acireale, l’evento quest’anno ha avuto come feel rouge, la sostenibilità. Quest’anno  ACIni diVINI, ha ormai trovato una sua formula vincente, facendo presentare i vini della serata ai sommelier A. I. S. e raccontando la cantina produttrice, mettendo in risalto la politica di ogni azienda nei riguardi della sostenibilità. Allo stesso tempo i partecipanti della serata, vengono coinvolti con la votazione finale fatta in questo caso per il vino più sostenibile. Una serata che vede partecipare non solo i vini, ma anche diversi locali di Acireale, che hanno fornito delle sfiziose creazioni culinarie che a seconda del vino trovavano un loro abbinamento, poiché il principio dell’evento ACIni diVINI è stato fin dalla prima edizione quello di ricercare e trovare il giusto abbinamento  fra cibo e vino. Ben dieci i viniin rappresentanza di altrettante cantine siciliane. Le cantine, sono state rappresentate o dal proprietario, o dal rappresentante (commerciale), o dall’enologo, i quali spiegavano al pubblico quali fossero le caratteristiche principali che l’azienda ha ai fini della sostenibilità ambientale. Successivamente un sommelier A. I. S., presentava il vino dell’azienda. Un excursus lungo tutta la Sicilia, partendo da Gela (CL), andando nella zona di Camporeale (PA), passando a Sclafani Bagni Bagni (PA), continuando per Castiglione di Sicilia (CT), proseguendo a Viagrande (CT), scendendo a Pachino (SR), per poi virare su Acate (RG), schizzando a Contessa Entellina (PA), per concludere a Marsala (TP), ha dato vita alla serata con i seguenti vini:

Euphorya I. G. T. Terre Siciliane – Casa Grazia;

Vigna Casalj 2024 Alcamo Classico D. O. C. – Tenuta Rapitalà;

Sasà 2023 I. G. T. Terre Siciliane – Terre di Gratia;

Nozze d’Oro 2023 D. O. C. Sicilia – Tasca d’Almerita;

Pietrarizzo 2022 Etna Bianco D. O. C. – Tornatore;

De Aetna 2024 Etna Rosato D. O. C. – Terra Costantino;

Saia 2021 – Feudo Maccari;

Pittore Contadino 2020 Cerasuolo di Vittoria D. O. C. G. – Horus;

Ceuso 2020 D. O. C. Sicilia – Tonnino;

Marsala Vergine Riserva 2009 VR 1609 D. O. C. Marsala Vergine Riserva – Cantine Florio;

Euphoria prodotto da Casa Grazia è uno spumante prodotto da uva Frappato con metodo Martinotti. Il suo corredo aromatico è composto da sentori di fragola e di erba bagnata, lievi accenni di pasticceria. Sorso brioso, scattante e verticale. Buona progressione. Chiude con un finale sapido. I vigneti di Frappato di Casa Grazia si trovano nelle immediate vicinanze del lago Biviere (lago salato più grande della Sicilia), che è un parco faunistico, dove la natura detta i tempi e riesce a fornire alle uve quella freschezza e quella sapidità che è più di una valida conferma di sostenibilità ambientale. Di Tenuta Rapitalà, dove la viticoltura ecologica e sostenibile, è un credo, viene presentato e degustato il Vigna Casalj 2024 Alcamo Classico D. O. C., che fa parte della Linea Bio. Catarratto in purezza, dove dal calice pervengono sentori burrosi e di frutta a polpa bianca, arricchiti da sentori di vaniglia. Al sorso esprime freschezza ed allo stesso tempo pienezza. La freschezza gli dona lunghezza. La retronasale fa sentire il passaggio in botte. Sasà 2023 I. G. T. Terre Siciliane, Catarratto 100%. Bouquet complesso composto da note balsamiche, accenni di mandorla e note officinali. Verticale, lungo, con una progressione che è notevole. Oltre alla coltivazione delle vigne che viene fatta in biologico, la vera e propria carta di sostenibilità di Terre di Gratia è data dalla bottiglia che pesa appena gr. 370, la bottiglia più leggera in assoluto, con un risparmio di energie per i trasporti ed una minor quantità di vetro utilizzata. Se prima la bottiglia più leggera era quella del Nozze d’Oro, ora è seconda solo a quella di Terre di Gratia. Tasca d’Almerita ha avuto sempre un’attenzione particolare per la sostenibilità ambientale, cercando di avere un ciclo produttivo, quanto meno impattante sulla natura e per l’appunto, rispettando i protocolli che gli permettono di essere riconosciuta come B Corp certificata. Il vino presentato è stato il Nozze d’Oro 2023. Il blend (Inzolia e Sauvignon Tasca) fa capire la sua complessità con il Sauvignon che si fa sentire in primis, per poi dare spazio all’Inzolia che entra cadenzata. Bergamotto, foglia di pomodoro, mandorla amara, erba secca. Sorso teso con una grande verticalità. Buona corrispondenza gusto – olfattiva. Lungo. Dalla parte occidentale dell’isola, si passa a quella orientale, a Castiglione di Sicilia, nell’Azienda Agricola Tornatore. L’azienda utilizza pratiche agronomiche che rispettano l’ambiente e fa ampio uso di energie rinnovabili, affinché la sostenibilità aziendale – ambientale sia un valore aggiunto. Carricante in purezza, il Pietrarizzo 2022, si presenta con note di erba secca, sentori iodati e canforati, mela anurca. Sorso sapido che rende più docile la freschezza che sprigiona. La sostenibilità di Terra Costantino, si riesce a vedere a pieno titolo in cantina, che è ipogea e dove si ha la possibilità di vedere tramite una parete vetrata di come le piante di vite sviluppino il loro apparato radicale nella pietra lavica. Praticare la tecnica del sovescio per arricchire il terreno di azoto (in maniera naturale), oltre ad un utilizzo coscienzioso dei vari prodotti adoperati in vigna. L’azienda è stata la prima sul territorio etneo ad ottenere la certificazione Bio. Il vino degustato è stato de Aetna Rosato 2024. Note fruttate, accenni di liquirizia, concludendo con note di sottobosco. Sorso sapido – succoso che riesce ad avere pienezza e verticalità. Di Feudo Maccari viene presentato Saia 2021, 100% Nero d’Avola. Bouquet opulento e ricco. Alloro, confettura, mora, terra bagnata. Al sorso la sua freschezza è sferzante, con trama tannica di richiamo. Lungo, svolgendo la retrolfattiva si sente la ricchezza di aromi e profumi. La caratteristica del territorio dove Feudo Maccari ha i vigneti, è quella della carenza d’acqua, in luoghi particolarmente caldi, ma le tecniche antiche, soprattutto per determinate coltivazioni come quella ad alberello per la vite, fa si che si abbiano uve sane e con una quantità d’acqua necessaria minima, grazie anche al terreno che riesce a trattenere l’umidità data dal mare. L’ottavo vino è Pittore Contadino 2020 di Cantina Horus. L’etica aziendale è quella della sostenibilità ambientale, tramite il rispetto dell’ambiente ed attraverso una viticoltura sostenibile e duratura. Il Cerasuolo di Vittoria della Cantina Horus, ha dei sentori di ciliegia, mora e terra bagnata con accenni di vegetale. Al sorso riesce ad essere bilanciato, con un lieve predominio della freschezza che rende la beva scattante. Tramite la retronasale si ha un’ulteriore conferma della complessità. Vini Tonnino, coltiva le sue vigne in biologico, credendoci talmente tanto da considerare il regime biologico non un punto d’arrivo, ma bensì di partenza, per utilizzare tecniche che limitano quasi a zero le sostanze chimiche. Ceuso 2020, è un blend di Nero d’Avola (50%), Cabernet Sauvignon (25%) e Merlot (25%). Ha un bouquet complesso e pregevole, con sentori che vanno dalla nota vegetale, la foglia di tea, alle note terziarie, con sentori di caffè torrefatto. Al sorso ha una buona freschezza e riesce ad essere elegante e pregevole. Buona persistenza. Rimanendo nel territorio della provincia di Trapani, si conclude con il Marsala Vergine Riserva di Cantine Florio. Come il premio della serata di ACIni diVINI dedicato a Salvo Dibella il Marsala di Cantine Florio è una più che degna rappresentazione, come un qualcosa di perpetuo, che sempre esisterà. Il Marsala Vergine Riserva fa sentire note di uva sultanina e di canditi, pesca sciroppata ed allo stesso tempo pesca gialla, con un finale di sentori stantii. Fresco e ricco con una lunghezza infinita e con una bella corrispondenza gusto – olfattiva. 

Durante la serata, sono stati serviti dei piatti ideati dallo Chef Salvo Sardo del ristorante Alloro, con il nome “Colazione per cena”, con Cappuccino di parmigiana di melenzane, servito in tazza; Cannolo salato farcito con baccalà mantecato e granella di pistacchio; Iris salato con cuore di stracotto di manzo. Alla fine i partecipanti alla serata, hanno decretato il vino vincitore, sia per la sostenibilità ambientale attuata dalla cantina produttrice del vino, sia per la piacevolezza del vino. I voti hanno premiato il Nozze d’Oro 2023, di Tasca d’Almerita           

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