Il Belvedere Cafè ospita la prima edizione della Taormina Cocktail Competition con un cocktail ispirato ai Giardini di Taormina.
Sospeso tra l’azzurro profondo del Mar Ionio e la maestosa imponenza dell’Etna, il Grand Hotel San Pietro si conferma punto di riferimento dell’ospitalità di lusso in Sicilia e fiore all’occhiello del gruppo Lindbergh Hotels. Immerso in un rigoglioso giardino mediterraneo e ricavato da un’elegante villa nobiliare dei primi del Novecento, l’hotel è stato selezionato come uno dei luoghi simbolo della prima edizione della Taormina Cocktail Week, evento diffuso che celebra l’arte della mixology e la cultura del “bere bene” attraverso un percorso multisensoriale ispirato al tema guida: “I Giardini di Taormina”.
Momento centrale della manifestazione, la prima edizione della Taormina Cocktail Competition, che si terrà il 3 ottobre nella terrazza panoramica del Belvedere Cafè, il raffinato caffè in stile francese con vista sul mare che, in breve tempo, è diventato il punto di riferimento dell’hotel, grazie anche all’eleganza degli arredi e all’esclusiva proposta lounge.
La competizione, che vedrà sfidarsi alcuni tra i più rinomati bartender nazionali davanti a una giuria internazionale composta da Anthony Poncier, founder della classifica internazionale Top500 Bars, Lorenzo Mancusi, General Manager di Drink Kong e Nite Kong e Advanced Sommelier CMS, Alfonso Califano, fondatore di Cinquanta – Spirito Italiano e creatore di Amaro Nazionale e Limoncello Nazionale, annovera tra i concorrenti anche Marco Patanè, bar manager del Grand Hotel San Pietro, che presenterà per l’occasione la sua creazione originale, “Le Follie Trevelyan”, un cocktail concettuale che è al tempo stesso esperienza sensoriale, omaggio alla storia locale e rito contemporaneo. Ispirato ai Giardini Trevelyan, infatti, e alla figura della scozzese Florence Trevelyan, protagonista indiscussa della Taormina ottocentesca, Le Follie Trevelyan nasce da un intreccio di suggestioni personali, botaniche e storiche. Come spiega Marco Patanè: “È un luogo che sento mio, che mi ha sempre ispirato. Il cocktail racconta la fusione tra l’anima britannica di Florence e quella siciliana: il rito del tè inglese, le essenze mediterranee, la potenza dell’Etna, i colori dei fiori”.

L’esperienza parte da un pre-drink scenografico: una spuma di limone con passaggio in azoto liquido, spolverata di citrosodina e scorza di limone disidratata, pensata per preparare il palato.
Segue il cocktail vero e proprio, servito in tazza da tè a richiamare l’eleganza del rito pomeridiano anglosassone. La ricetta prevede Tanqueray Ten, Oleum Saccharum, soda ai frutti rossi, rose e karkadè, con velluto di ciliegia in riduzione
Accanto alla tazza, un garnish gastronomico composto da un cookie salato con polvere di cappero disidratato servito su una pietra lavica di Taormina e accompagnato da una sferificazione al whisky 15 y.o., moscato dolce, Peychaud’s Bitters e riduzione di ciliegie.
“Ho voluto creare un’esperienza completa, che accompagni l’ospite in un viaggio fatto di sapori, memorie e contrasti: dolce e salato, caldo e freddo, liquido e solido.” – spiega ancora Patanè.


Il Belvedere Cafè si conferma così non solo cornice ideale per la mixology d’autore, ma anche bar iconico all’interno della struttura. Come racconta Luigi Bonomo, Food & Beverage Manager: “Il Belvedere è nato per evocare i caffè francesi, con un’anima rilassata e raffinata. Oggi è diventato il nostro bar principale, riconosciuto dagli ospiti come punto di riferimento. La partecipazione alla Taormina Cocktail Week celebra questo percorso e anticipa importanti novità per la prossima stagione.”
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