La 55° edizione del Vinitaly verrà sicuramente ricordata. Le cantine siciliane si presentano all’appuntamento più atteso dell’anno forti dei risultati ottenuti e desiderosi di raggiungere nuovi obiettivi e mercati.
Al Padiglione 2, dedicato all’eccellenze vitivinicole della nostra terra, spazio a novità, formali e sostanziali, perché quest’anno, come non mai, nell’estetica è inclusa la parola e l’azione etica.
Etna Doc Consorzio
Al padiglione della Regione Sicilia saranno presenti 58 aziende che operano all’interno della denominazione, 50 delle quali nell’area del Consorzio di Tutela Vini Etna DOC.
“Quest’anno la nostra compagine è la più numerosa tra quelle presenti all’interno del padiglione dell’isola -afferma Francesco Cambria, presidente del Consorzio Tutela Vini Etna DOC – Poco più del 50% delle aziende all’interno dello spazio allestito da Regione Sicilia sono realtà che operano ai piedi del vulcano più alto d’Europa, e questo è certamente un segnale di coesione molto importante per tutti noi”.
All’assaggio dei vini della denominazione si accompagna un’intensa opera di cultura e divulgazione che si articola in due appuntamenti imperdibili:
Domenica 2 aprile alle ore 14.00 si terrà l’incontro “Vini dell’Etna: come affinano in fondo al mare. I risultati scientifici di una ricerca dell’Università di Catania in collaborazione con la start-up innovativa Orygin”.
Lunedì 3 aprile alle ore 13:30, invece un incontro arricchito da una prospettiva socioeconomica inedita: “Le donne del vino dell’Etna nei quattro versanti del vulcano”.
Etna Consorzio Doc vi aspetta al Padiglione 2 Stand A-B-C.
Assovini
Assovini, associazione nata nel 1998 e che oggi riunisce 98 aziende, si pone come obiettivo del Vinitaly 2023 la promozione della biodiversità siciliana, valorizzando e supportando il ricambio generazionale in corso.
Per questo si fa promotrice della masterclass “Next generation, il nuovo volto dell’Isola”, condotta da Francesco Pensovecchio, direttore di Wine in Sicily.
“Una nuova generazione è pronta al passaggio del testimone. Sono giovani intraprendenti, dinamici, spesso con esperienze fuori dalla Sicilia, che all’eredità formativa delle generazioni passate uniscono le novità dei tempi attuali. Il ricambio generazionale nelle aziende degli associati non può che essere arricchimento di valori e competenze”, conclude il presidente De La Gatinais.
Le proiezioni future sono entusiasmanti per quanto riguarda le vendite e la Sicilia si presenta a questo appuntamento in gran Forma.
Cantine Nicosia
Nel Vinitaly poliglotta dell’edizione 2023, grande lustro hanno le cantine Siciliane, che parlano la lingua del vino d’eccellenza, apprezzata in tutti i meridiani.
Il mercato straniero è sempre più interessato. Lo sanno bene le cantine Nicosia che non sono spaventate da questa imponente sfida: “Siamo pronti per questo nuovo Vinitaly 2023, l’occasione di incontrare i nostri clienti appassionati e chi ha una curiosità sulla nostra azienda, quest’anno in particolar modo presenteremo il nuovo spumante metodo classico da uve nerello mascalese con 60 mesi sui lieviti si va ad aggiungere agli altri spumanti metodo classico che produciamo da uve caricante e anello mascalese vinificato in bianco e nero mascalese vinificato in rosa”.
Cantine Nicosia vi aspetta al Padiglione 2.
Casa vinicola Fazio
La Casa Vinicola Fazio arriva al Vinitaly forte dell’aumento del 64% nelle forniture per il settore.
Così l’obiettivo è consolidare le posizioni raggiunte e a sviluppare nuovi mercati all’estero. Per questo la squadra si arricchisce di Luca D’Attoma, enologo di lungo corso, oltre che egli stesso produttore di vino in Toscana.
Casa Vinicola Fazio si identifica sempre di più nella DOC Erice e nella ricerca “totale” dell’espressione identitaria e personale dei vini che produce, che si nutre dell’interazione tra vitigno e terroir.
È una visione in prospettiva, il nuovo corso intrapreso da Lilly Fazio e dalla nuova compagine societaria che partendo dal mercato italiano punta a conquistare il Giappone.
Planeta
Anche quest’anno Planeta è tra i protagonisti di Vinitaly 2023, il salone internazionale dei vini e distillati che da 55 anni contribuisce alla crescita e al successo del vino italiano sui mercati internazionali.
Allo stand dedicato sarà presentata l’annata 2020 Sia del Didacus Chardonnay e l’annata 2018 del Didacus Cabernet Franc, per omaggiare il fondatore dell’azienda, Diego Planeta, e ringraziare la sua visione innovativa che, a partire dalla metà degli anni ’80, ha contribuito significativamente allo sviluppo della viticultura siciliana, impiantando i primi filari di Chardonnay, facendo di Planeta un’azienda leader nel panorama dei vini siciliani.
Tantissimi gli appuntamenti presso lo stand per degustazioni d’eccellenza.
- Giornalmente, alle ore 10, Planeta ospiterà un ristretto numero di giornalisti per presentare le novità in catalogo e l’olio EVO biologico Oasi Capparrina.
- Domenica 2 aprile: I vini Didacus e l’olio EVO biologico Oasi Capparrina
- 3 aprile: I vini del Castello Solicchiata e l’olio EVO biologico Oasi Capparrina
- Martedì 4 aprile: I vini di Serra Ferdinandea e l’olio EVO biologico Oasi Capparrina
- Mercoledì 5 aprile: I vini di Noto, le mandorle Luz e l’olio EVO biologico Oasi Capparrina
Settesoli
L’estetica delle nuove bottiglie dei vini monovarietali di Settesoli indica l’assoluta coincidenza tra i valori e la brand identity, sempre più orientate alla sostenibilità ambientale.
Cantine Settesoli ha lavorato per valorizzare l’eccellenza dei vini siciliani. Con 6.000 ettari di vigneto e una comunità di 2.000 viticoltori, la cooperativa oggi produce il 70% del vino del territorio e contribuisce al suo sviluppo sociale, economico e culturale.
“Questo restyling ha l’obiettivo di fissare, tramite simboli significativi e rappresentativi, il nostro amore per il territorio di Menfi e delle Terre Sicane, per le sue persone e per la sua cultura – afferma Erika Palminteri off-trade brand manager di Cantine Settesoli – Un insieme di illustrazioni che fanno capo ai tre pilastri della sostenibilità, un valore da sempre insito in Settesoli. La Sicilia è il nostro centro, le nostre attività le girano attorno e da lei dipendono: uno scambio attivo e costante che mira a mantenere viva ed energica la tradizionale vocazione agricola del nostro territorio, nel completo rispetto dell’ambiente e nella valorizzazione di tutte le sue risorse.”
Tenute Mannino
L’impronta lasciata dalla “Grande Muntagna” è grande e oggi lo si evince già dal nuovo logo e dal restyling delle etichette. Una rivoluzione a tutto tondo quella di Tenute Mannino che però salvaguarda l’identità del territorio e delle tre Tenute agricole: Le Sciarelle a Viagrande, il Podere Pietramarina a Castiglione di Sicilia e Tenuta del Gelso, nella Piana di Catania.
Tenute Mannino accoglie il 2023 con fiducia, ma ben consapevole che sarà un anno cruciale per sancire i nuovi obiettivi di Giorgio Mannino, figlio di Giuseppe.
“Torniamo al Vinitaly fiduciosi e sempre più consapevoli della nostra riconoscibilità nel territorio etneo – sottolinea Giuseppe Mannino, alla guida dell’azienda – Ritengo che, ad oggi, grazie al coinvolgimento di mio figlio Giorgio, abbiamo a disposizione tutti gli strumenti necessari per poter fare grandi cose. Il suo inserimento sarà fondamentale per definire la strategia imprenditoriale da adottare negli anni a venire”. Tenute Mannino vi aspetta al Padiglione 2 Sicilia, Area Etna Doc, Corridoio A – Stand 8, con un focus specifico martedì 4 aprile, in occasione della Masterclass “Giovani a Chi? I grandi storici d’Italia”, ovvero una degustazione tecnica, dedicata ai produttori under 40 dell’intero panorama vitivinicolo italiano, guidata da Andrea Amadei, sommelier e gastronomo, autore radiofonico e televisivo, voce per Decanter Rai Radio 2 e volto di “È Sempre Mezzogiorno Rai1”.
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