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Viaggia, ama e gusta a Dubai con zia Sefy

dubai con zia sefy

Pensavate che non vi avrei raccontato del mio viaggio a Dubai? Vi dico solo che sono partita con 3 kg in meno. Per fortuna, adesso ho recuperato. Anche perché l’estate sta arrivando! Diciamolo, mancano ancora quattro mesi… ma sappiamo benissimo come sia difficile “smaltire” i chiletti in più. Specie in alcune zone del nostro corpo. E, allora, vai di alimentazione corretta, palestra e niente alcool. Se poi consideriamo che il viaggio è arrivato dopo le festività natalizie… Insomma, ho messo cibo su cibo. Perché non puoi non assaggiare (nel mio caso, proprio divorare) i piatti tipici dei luoghi che visito. Perché Dubai? E’ stato un regalo di Angelo, per il mio compleanno e per Natale, ovviamente! Entrambi siamo nati in dicembre, per cui, ogni anno ci regaliamo una meta diversa. Una tradizione che abbiamo, ormai, da una decina di anni. L’anno scorso, io gli ho regalato una settimana a Berlino. Quanti chilometri a piedi, quanta storia e quanto cibo! Amiamo viaggiare, conoscere luoghi e culture diverse. I nostri sono sempre viaggi low cost: se organizzati bene e nel minimo dettaglio, riusciamo sempre a risparmiare. Vi confesso una cosa, però: nella mia valigia non mancano mai bentelan, gaviscon e imodium. Avete capito, no? Proviamo tutto, nei limiti del possibile. Certe volte io chiedo “amore, ma secondo te cos’è questo?” e lui con la sua verve mi risponde “non farti domande, assaggia!”. Così come ho fatto mentre eravamo nel deserto. Abbiamo partecipato ad uno di quei percorsi per turisti, con tanto di giro sul cammello, quad e sandboard. Inutile dire che i cammelli hanno un forte odore ma sono simpaticissimi, che le dune se affrontate ad una alta velocità non vi dico l’effetto che fanno, che il sandboard è davvero difficile! Ma torniamo al cibo. Vi dicevo che ho assaggiato di tutto. L’odore di spezie, in questi luoghi, sovrasta qualsiasi altro odore. C’erano falafel, hummus, griglie con agnello, pollo, carne non ben precisata, dolci non ben precisati ma buoni, verdure, pasta. Ma, alla fine, era davvero tutto buono. Eravamo tante etnie diverse, tutte lì, per un solo scopo: divertirci. E’ davvero strano, se pensiamo a quanto odio possa esserci tra gli uomini. A quanta cattiveria tra popoli diversi. E, invece, convivere sembra essere così facile! La colazione in albergo era, ovviamente, internazionale: noodles, salsicce, uova, bacon, costolette, riso, fagioli. E poi c’era la parte che piace a me, quella dolce, molto più vicina alla nostra concezione di colazione: strafogata di pain au chocolate. Ma quanto era buono! Ho assaggiato anche il latte di cammella ed il cioccolato prodotto con questo, una vera squisitezza. Vedere poi i supermercati con tante meraviglie esposte: quanta varietà di frutta e verdura! Quanti colori e quanti sapori! Ma i falafel più buoni li ho mangiati ad Abu Dabhi, in una taverna trovata così per caso che ci ha accolto a braccia aperte perchè, diciamolo, l’essere italiani ci fa voler bene da tutti. E’ stato un viaggio meraviglioso, il nostro primo viaggio intercontinentale. Un consiglio: assaggiate, divertitevi e amate. Ogni luogo regala un’emozione diversa, una storia nuova. Regala la voglia di conoscere non solo i posti ma di avvicinarsi alle culture lontane dalla propria, alla gente, alle tradizioni.
Viaggiate e amate. E non devono per forza essere viaggi dall’altra parte del mondo. Aprite le vostre menti e i vostri cuori. Forse così, il mondo diventerà davvero un luogo sicuro.

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