Il conto alla rovescia è iniziato. Da Mazara del Vallo, nella costa siciliana sudoccidentale, Gorghi Tondi si prepara a sbarcare a Vinitaly. Dal 14 al 17 aprile, Annamaria e Clara Sala, quarta generazione al femminile dell’azienda, portano sul palcoscenico del Salone internazionale dei vini e dei distillati non solo un nuovo prodotto, ma anche la trasformazione di una delle referenze più rappresentative. Con il calore della Sicilia nel cuore e la determinazione di essere ambasciatori di un territorio unico, quello della Riserva naturale Lago Preola e Gorghi Tondi, Annamaria Sala racconta le novità con entusiasmo, frutto di anni di lavoro instancabile e di una visione coraggiosa in difesa del patrimonio vitivinicolo e ambientale.
LE NOVITÀ AL VINITALY 2024
“Quest’anno, a Vinitaly, presentiamo una novità assoluta per Gorghi Tordi – dice Annamaria. Si tratta del nostro primo metodo classico, un rosato millesimato che ha fatto 36 mesi sui lieviti, e rappresenta il culmine di anni di sperimentazione e innovazione”. Un vino che incarna la versatilità della “viticoltura del mare” di Gorghi Tondi, una strada intrapresa anni fa e che continua a stupire grazie anche all’autenticità di questo territorio.

Altro protagonista a Verona sarà Babbìo, vino icona dell’azienda, un bianco frizzante, ottenuto da un blend di uve autoctone, Grillo, Zibibbo e Damaschino. Il restyling testimonia l’approccio progressivo e sensibile di Gorghi Tondi nel sostenere l’importante causa della sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica. “La grafica diventa parte integrante della bottiglia, trasmette un messaggio di impegno e cambiamento che va oltre il vino stesso. L’etichetta e la sua retro, infatti, sono serigrafate sulla bottiglia e abbiamo eliminato la capsula rendendo il packaging completamente privo di plastica”.
PLASTIC FREE
Un progetto, quindi, all’insegna della sostenibilità a supporto di Plastic Free Odv Onlus, l’organizzazione di volontariato molto attiva a livello nazionale che ha l’obiettivo di informare più persone possibili contro la dispersione e l’abbandono della plastica nell’ambiente. “Questa scelta ci è sembrata il modo migliore per veicolare un messaggio che oggi è molto importante per noi. Babbìo è un vino che abbraccia un pubblico trasversale, adatto a diversi momenti e, proprio per questa sua natura, abbiamo pensato che potesse essere il messaggero che sensibilizza su questo argomento”.

IL LEGAME CON IL TERRITORIO
Con lo sguardo rivolto al futuro, Gorghi Tondi mira a consolidare la propria presenza sul mercato, sia in Italia che all’estero, comunicando la propria unicità e identità con chiarezza e trasparenza. Perché, come sottolinea Annamaria, “ciò che distingue veramente un’azienda è il suo legame con il territorio e la sua capacità di trasmettere la bellezza e l’autenticità dei suoi prodotti”. Un esempio è proprio il Grillodoro, l’unico muffato al mondo prodotto in Sicilia, ottenuto da una vendemmia tardiva di uve grillo surmature, caratterizzate dall’attacco della Botrytis Cinerea, la cosiddetta muffa nobile, che si forma nel vigneto affacciato sul Mediterraneo. “Questo è l’esempio di quanto un territorio ci permette di essere riconoscibili e di distinguerci l’uno dall’altro. Ogni luogo è unico, non è duplicabile ed è fondamentale raccontare la zona di produzione da cui un vino ha origine. Come azienda, il nostro compito è preservare questa identità. Il grillo vicino al mare, come lo facciamo noi, è sapido, ha una acidità elevata, tutte caratteristiche che devono venire fuori necessariamente: è un vitigno che ha finalmente trovato la sua identità ed è fondamentale preservarla”.

LE ASPETTATIVE
Mentre si avvicina il Vinitaly, diventando sempre più un’importante vetrina per le aziende vinicole, il legame con il territorio e la trasparenza nella comunicazione emergono come elementi cruciali per mantenere un’identità distintiva. In particolare, Annamaria evidenzia come “la comunicazione deve essere ancor più chiara e trasparente in un contesto in cui il pubblico di operatori è sempre più preparato ed esigente”. Inoltre, sottolinea che “la Fiera di Verona mantiene un’importanza sempre maggiore nel contesto della comunicazione e del marketing per le aziende vinicole italiane, diventando una piattaforma per lanciare novità e tendenze nel settore. È essenziale, però, che questa comunicazione non sia solo estetica ma anche veritiera, poiché la bellezza del vino risiede non solo nell’aspetto esteriore ma soprattutto nel suo contenuto”.

Photo Credits: Benedetto Tarantino
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