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VersanteEst 2024. Sarà la cantina Terra Costantino a fare da cornice al sesto appuntamento di VersanteEst mentre ci avviciniamo, a grandi passi, alla grande Festa VersanteFest, di sabato 30 novembre al SAL di Catania.

Una sesta tappa che piacerà davvero a tutti questa che si terrà da Terra Costantino, a Viagrande, domenica 20 ottobre a partire dalle 11:30.

L’autunno è per eccellenza la stagione del tepore che scalda e non brucia, della vendemmia, della raccolta delle olive, delle escursioni in montagna o campagna, delle gite domenicali con la famiglia. L’autunno è la stagione dei profumi, dei colori più belli, è la stagione dell’abbraccio familiare. Per questo VersanteEst ha pensato ad una tappa diversa, unica, come lo sono tutte del resto, un appuntamento che mette d’accordo davvero tutti: giovani, adulti e bambini e che può essere considerato anche a dimensione familiare. Anziché svolgersi, come di consueto, la sera, questa sesta giornata di VersanteEst sarà illuminata dal sole. E quale migliore Tenuta se non una che nasce da una storia di famiglia poteva esser pensata per questo?

Appuntamento alle 11.30 in via G. Garibaldi 417 a Viagrande con il consueto tour della vigna, della cantina e dello storico palmento, il tutto condito dalla musica di Alessandro Castagna che farà da sottofondo al food realizzato da Valentina Rasà e dalla sua Cucina ManiPura e alle 19 Cantine presenti con il banco d’assaggio.

Terra Costantino è diventata la prima azienda vitivinicola biologica dell’Etna. Dietro questo marchio c’è una lunga storia di cultura agricola e amore per la terra. La famiglia Costantino oltre quarant’anni fa ha incontrato un’altrettanto antica e affascinante storia di terroir. Quando Dino Costantino recuperò la vigna di contrada Blandano, a Viagrande, dove oggi sorge la cantina, scoprì che l’eccezionale qualità dei vini che spontaneamente venivano fuori da quei dieci ettari in altitudine, affacciati sul Mediterraneo, aveva alle spalle una tradizione che si rinnovava da secoli, attorno ad un palmento del 1699.

Nel 2020 l’azienda ha fatto un altro importante investimento in una nuova vigna in contrada Praino, a Milo, con due ettari di terrazze in una terra naturalmente vocata alla produzione di Etna Bianco.

La produzione familiare ha reso possibile la conservazione di vigneti molto antichi, caratterizzati esclusivamente da varietà autoctone, e dei palmenti di contrada.

Uno di questi si trova in azienda: un antico palmento del 1700 che consente di raccontare ai visitatori una tradizione produttiva di molti secoli.

Nella visita dell’impresa non ci si può non soffermare sulla cantina ipogea, una cantina sotterranea: la prima del Sud Italia ad essere costruita secondo le moderne tecniche di bioarchitettura.

La cantina è stata progettata in modo da nasconderla nel degradare naturale delle vigne, ritagliando al suo interno una sezione del suolo. Lasciarsi circondare, anche visivamente, dalla memoria delle sue stratificazioni, impegna ad una filosofia produttiva sempre più rigorosa e autentica. Le vigne crescono in un regime di coltivazione mista circondate da oltre 20 specie di alberi da frutto: alberi di noce, melograno, fichi, albicocche, kiwi, corbezzoli, olive, castagne, mele, cachi, mandorle, arance, limoni, mandarini. Un vero e proprio giardino siciliano curato e protetto con amore.

«Siamo alla sesta tappa di un calendario itinerante di eventi che ha saputo proporre appuntamenti differenti- racconta Fabio Costantino della cantina Terra Costantino – e siamo felici di vedere come le persone rispondano sempre con entusiasmo ai nostri inviti. L’elemento che caratterizza VersanteEst è la voglia di raccontare un territorio e farlo tutti insieme senza protagonismi ma rappresentandolo a tutto tondo tra differenze e tratti comuni».

«Fare parte di questo grande progetto ha dato ad ognuno di noi la possibilità di stringere nuovi rapporti e consolidare quelli già esistenti- fa eco Domenico Costa, titolare della cantina Oro d’Etna – siamo un gruppo di amici che si incontrano e raccontano aneddoti e storie che accomunano noi e il nostro lavoro e lo facciamo attraverso quello che ci viene meglio: il vino!».

Appuntamento, dunque, questa domenica per una giornata all’aria aperta fatta di musica, cibo e vino ma soprattutto persone che vogliono condividere un momento di spensieratezza e racconto del territorio.

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