“Quando i turisti vengono a Val Paradiso, si accorgono che anche il vento ha un rumore. Nella frenesia della quotidianità spesso dimentichiamo che il vento ha un suono. Come il silenzio”.
Le parole di Massimo Carlino, dell’azienda olearia “Val Paradiso” a Naro, in provincia di Agrigento, accarezzano il cuore. Un nome evocativo, “Val Paradiso”, dove la natura e la bellezza di una Sicilia verace, diversa dai soliti cliché, lascia senza fiato in una teoria di ulivi che si perdono a vista d’occhio.
Le seimila piante dell’azienda “Val Paradiso” della famiglia Carlino, 4 fratelli e 8 nipoti, ondeggiano assecondando il vento, regalando in questo squarcio di primavera i colori argentei di un mare di ulivi. In lontananza, il suono di un campanaccio ricorda che la natura è dinamismo e rimembranza insieme. “L’anno prima della pandemia – racconta Massimo – un tour operator portò qui un gruppo di americani, che rimasero incantati di fronte allo spettacolo di una Sicilia ancora così sorprendentemente vera. Tra qualche giorno il verde lascerà il posto all’ oro del grano e Val Paradiso regalerà colori e luci diverse per nuove emozioni”.
Massimo Carlino, una vocazione per la terra che esprime nella sua doppia anima di geologo e di appassionato d’olio, in un rigoroso percorso che lo ha portato a diventare capo panel, conosce bene questa Valle dove un tempo papà Dino aveva dei vigneti. “Poi con i miei fratelli decidemmo di estirparli e di dedicarci soprattutto alla coltivazione di ulivi, piantando cultivar autoctone, quali Nocellara del Belìce, Biancolilla e Cerasuola”. Dal blend di queste varietà siciliane, la famiglia Carlino produce un olio evo rigorosamente bio IGP Sicilia che proprio in questi giorni è stato premiato come “Miglior Olio IGP d’Italia” aggiudicandosi anche due prestigiosi riconoscimenti, le 5 Gocce d’Oro e la Lode di eccellenza. Riconoscimenti che si aggiungono ad altri importanti premi ricevuti dall’azienda Val Paradiso in oltre 20 anni di attività, che ha scelto di non porsi limiti all’eccellenza. Una rivoluzione verde.
Agricoltura biologica, recupero e valorizzazione degli scarti e residui agricoli, produzione di energia da fonti rinnovabili, residui di potatura che diventano biomassa per la produzione di energia termica, zero emissioni di C02: questi i cardini della nostra attività – dice con entusiasmo Massimo Carlino – una continua ricerca ed innovazione tecnologica che ha coinvolto l’attività agricola in campagna così come la trasformazione in frantoio, perché – chiosa Massimo – la qualità è un percorso che va strutturato e dove nulla è lasciato al caso”.
“Bio per natura” è molto di più del motto dell’azienda: è una scelta di vita. La bellezza è nei dettagli. A Val Paradiso, i Carlino, che di professione sono ingegneri, hanno creato un sistema idrico sotterraneo che irriga per intero l’uliveto, lasciando così in superficie il fascino intatto di un paesaggio incontaminato. Ad appena 20 minuti dalle spiagge di San Leone, e a mezz’ora dalla Valle dei Templi, Val Paradiso è ai piedi di un promontorio sulla cui sommità si erge Naro, che svela, tra le pieghe delle pietre di tufo, in un dedalo di vicoli, il barocco elegante di chiese e palazzi. Un museo a cielo aperto ancora sconosciuto, che i Carlino insieme a Bonsignore Baglio e Vigne intendono valorizzare con il tour tra arte e gusto “Olio, Barocco e Vino”, che lo scorso anno ha richiamato molti turisti. “
Crediamo nelle potenzialità di questo territorio – dice con passione Massimo – ma c’è ancora molto da fare. Si fatica a far visitare le chiese di Naro, il castello di Chiaramonte. Non credo sia disinteresse, è solo sciatteria, non ci si rende conto del grande valore del patrimonio artistico e culturale”. Tra le “chicche”, la Val Paradiso è stata selezionata dal Parco Archeologico di Agrigento, nell’ambito del progetto “Diodoros”, per la coltivazione degli ulivi secolari della Valle dei Templi, “monumenti della natura che s’intrecciano a quella della storia” dove i Carlino producono un olio simbolo del genius loci unico. Inimitabile. Dagli uliveti al moderno frantoio con estrazione a freddo dedicato alla molitura delle proprie olive in una struttura di circa 1.800 mq coperti e che dispone di un olivaio, cantina dell’olio, laboratorio chimico interno, imbottigliamento e sala di assaggio, la Val Paradiso experience schiude un percorso innovativo pieno di sorprese. Dopo la visita tecnica in frantoio, la famiglia Carlino apre le porte del “salotto di Val Paradiso”: l’Accademia. O, come la definisce Massimo Carlino “l’officina delle idee, dove conoscere, sperimentare e sognare una Sicilia diversa”. L ‘olio extravergine d’oliva, prodotto principe della Dieta Mediterranea, ha trovato la sua “casa” in un ambiente caldo ed elegante realizzato con materiali naturali, come il legno. Con Massimo anche i suoi due nipoti con cui condivide quella stessa dote, impressa nel dna di famiglia, di saper anticipare i tempi. “Vogliamo completare la nostra offerta aprendoci all’ospitalità – spiegano i giovani Carlino – con una struttura che sia vicino al frantoio, così da far vivere a chi ci viene a trovare un’esperienza unica”. Portano lo stesso nome del nonno, Dino, perché, per guardare lontano, bisogna avere radici profonde.
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