Arte, enogastronomia, cultura e tradizioni, un’esperienza itinerante alla scoperta dei tesori della città portuale di Messina: tutto racchiuso in un weekend. Scrigno di eccellenze siciliane, la storica città cattura ogni giorno l’attenzione di innumerevoli turisti che, approdati sull’Isola, si soffermano ad ammirarne le bellezze artistiche e paesaggistiche. Tuttavia, sarà andando alla ricerca di chicche e racconti che emergerà la vera essenza di questa città e di coloro che da anni ne custodiscono ricchezze e tradizioni.
Da vedere a Messina: molluschicultura a Capo Peloro
Se poniamo in relazione cultura ed economia locale, la molluschicoltura ne sarà una delle maggiori espressioni che sul territorio trova riscontro nell’eccellente operato dell’azienda Sacom srl la cui produzione della cozza di Messina, avviata nel lontano ‘87, riscuote ampio successo non solo in Sicilia, ma anche in Veneto. Per i viaggiatori sarà, quindi, una particolare avventura raggiungere il lago di Torre Faro per un’escursione a bordo di un battello nella Riserva naturale orientata di Capo Peloro. Ammaliati dalle caratteristiche flora e fauna che costeggiano il lago, sarà loro raccontata la storia dell’azienda e le diverse fasi di produzione sino all’etichettatura per poi partecipare alla pesca delle cozze.
Cucina tipica messinese: la pausa pranzo è servita!
Sopraggiunta l’ora di pranzo, l’opzione di una gustosissima experience all’insegna della tradizionale cucina messinese, firmata Macelleria Lipari, sarà la scelta ottimale per un susseguirsi di assaggi di solo carne di primissima scelta, salumi pregiati e prodotti tipici locali. Come prima ordinazione, tenete a mente le braciole messinesi sia classiche che al pistacchio!
Per gli amanti della pura serenità, invece, ecco che raggiungere su prenotazione la Tenuta Rasocolmo sarà la scelta ideale per un’esperienza enogastronomica a stretto contatto con la natura! Accolti e guidati da Francesco Giostra Reitano, il tour aziendale prende avvio tra i rigogliosi vigneti a strapiombo sul mare consentendo allo sguardo di perdersi nel panorama mozzafiato del punto più a nord dell’Isola. Una sfida ambiziosa incentrata sulla gestione dell’antico casale rurale, ma soprattutto sulla produzione di vino di qualità, quale il Doc Faro, il Doc Mamertino, l’Hismael Izolia Igp Terre siciliane, il N36 Bianco mosso e l’Acqua di Aron – Idromele.
Un dolce tipico siciliano da Giuseppe Arena a Messina
Carta e penna alla mano, annotate la Graniteria-Gelateria-Pasticceria Giuseppe Arena per una pausa rinfrescante, trionfante di colori e sapori. Parola d’ordine per il noto e pluripremiato maestro gelatiere, tradizione siciliana e provenienza a metro 0. Le granite in primis, gelati e dolci a seguire, saranno un vero spettacolo per il vostro palato catturato dall’essenza dei prodotti utilizzati. Degustando la granita al mandarino o al loto, ad esempio, avrete la sensazione di gustare il vero frutto!
Piccoli consigli per nulla casuali… il tutto è stato già sperimentato e apprezzato durante un press tour, organizzato in occasione della quinta edizione del Messina Street Food Fest, articolata nel food village con 53 casette del gusto e una tendostruttura adibita ai cooking show del Messina Street Fish!
All’insegna dell’alta cucina e del principio di solidarietà, diversi sono stati gli esponenti del settore che hanno dato voce alla propria maestria e personalità alternandosi ai fornelli. Tra questi, il pizza chef Friedrich Schmuck, autore di Sgombro ogni dubbio, il maestro gelatiere Giuseppe Arena e il suo particolare sorbetto alla malvasia delle Lipari con capperi canditi e crumble di amaretto e Domenico Perna con il delicato Bandiera in fiamme. Uno spettacolo che non teme rivali, impreziosito, poi, dalla presenza di chef stellati come Giuseppe Raciti e Nino Ferreri che, rispettivamente, hanno posto firma su un piatto composto da vongole, porcini, topinambur, aglio nero e prezzemolo e uno da zucca, sgombro e vino bianco. Un tripudio di sapori e profumi che trova massima espressione grazie agli abbinamenti con etichette ricercate.
Storia e arte a Messina: cosa vedere?
Soddisfatta la gola, però, ricordatevi che in un tour che si rispetti, ampio spazio dovrà essere dedicato anche alle bellezze storico-artistiche. E, quindi, raggiunto il Cristo Re e visitata la Cattedrale, il consiglio è di sostare in piazza Duomo ed osservare il Campanile in concomitanza delle ore 12. Breve tappa alla Chiesa dei Catalani e su via alla Marina del Nettuno per dedicarsi, poi, ad una visita al Museo regionale di Messina.
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