È già Natale. Ricordo il tepore, l’atmosfera di festa che respirava qualche anno fa. Oggi è tutto diverso. Sarà che siamo cresciuti, saranno i venti di guerra che si respirano dal nord al sud del mondo. Sarà che diventare grandi fa svanire un po’ la magia del Natale. Per fortuna, però, esistono le tradizioni. E noi meridionali, ne sappiamo qualcosa! La frenesia ci prende più tra i fornelli che presso i negozi. Tant’è che ci riduciamo sempre alla fine per acquistare i famosi pensierini natalizi. Ecco, quest’anno, non ne che abbia così tanta voglia di festeggiare… sono sincera. E non perchè sia accaduto qualcosa di spiacevole, per fortuna! Semplicemente perchè, da adulta, penso a tutti quei bimbi e quegli anziani che stanno soffrendo. Non sono frasi fatte, le mie. Ma ho proprio un morso sulla bocca dello stomaco che mi sta facendo pensare molto. Riflettere sulla cattiveria umana. Sul senso che abbia fare stare male. E poi la violenza sulle donne, tutti questi nomi scritti in una lista che fondamentalmente, viene ricordata solo il 25 novembre. Non va bene, siamo molto superficiali negli ultimi anni. Pensavo che questa pandemia potesse renderci migliori ma mi sono sbagliata. Siamo peggiorati. E’ come se l’umanità si fosse svegliata più cattiva. Piena di egoismo e onnipotenza. Che tutto è giustificato. Anche togliere la vita. Per amore, come si può togliere la vita? La migliore dimostrazione d’amore è lasciare andare. Se solo si fosse meno egoisti, forse, vivremmo in un mondo più sereno. Ma queste sono le riflessioni che arrivano a fine anno. Quando realizzi che la “pace nel mondo” non è arrivata, “quando le malattie non sono state debellate”, quando – per dirne una molto semplice ma più realistica – “anche quest’anno a dieta il prossimo anno”. E siccome a dieta il prossimo anno, ecco che mi ritrovo a dover organizzare pranzi e cene…a casa degli altri! Ve l’ho detto, non ho ancora trovato l’ispirazione per un piatto. Che si tratti di un primo o di un secondo, mi manca la voglia di crearlo. Così, ho deciso di preparare un antipasto molto semplice e veloce. Consiglio: correte al supermecato più vicino, magari in un orario in cui la fila alle casse è ancora ancora sopportabile. Solitamente, io vado verso le 14. Pausa pranzo mia… ma anche degli altri! Subito reparto frigo, anche se si gela. 2 sfoglie rotonde, un pesto genovese rigorosamente senza aglio, burrata o stracciatella, pomodori secchi e semi di sesamo. Facciamo, intanto, asciugare una manciata di pomodori secchi e li sminuzziamo. Per evitare di rompere la pasta sfoglia, uscitela dal frigorifero qualche minuto pima. Io utilizzo la sua stessa carta frigo per stenderla e metterla in forno. Cospargete con pesto a gogò, poi i pomodi e la burrata e stendete l’altro foglio sopra. Con del latte e dell’uovo, laccatelo e spargete i semi di sesamo . Potete lasciarla così oppure tagliarla a raggi e infornarla. Infine infornate per venti minuti circa ed il gioco è fatto! Buon Natale!!!
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