Mille e una bolla di “Shà”, la festa della famiglia Pennisi a Shalai Resort, al centro di Linguaglossa, alle pendici dell’Etna, si rinnova per il quinto anno, domenica 29 agosto, dalle 20,30. Sarà il gioioso connubio tra la cucina dello chef stellato Giovanni Santoro e lo champagne a dare l’arrivederci alla prossima estate a quanti, tra amici, clienti ed ospiti, vorranno partecipare. Tra vecchie conferme e nuove entrate, tra cui Bedel &Fils, saranno ben undici le maison di champagne in degustazione. Solo Magnum, come ogni anno e come da tradizione. Portare le bollicine d’autore sul vulcano più alto d’Europa, una bella scommessa. “Diciamo, uno sfizio personale – ammette sorridendo Luciano Pennisi, titolare di Shalai – con mio cugino Leonardo eravamo seduti proprio qui a Shalai a bere champagne e ci siamo detti: ma perché no? Da sempre, infatti, lo champagne è simbolo di festa e di gioia. Proprio come il nome, Shalai, che nel dialetto siciliano significa puro divertimento, momento insostituibile di benessere che rilascia. Da qui l’idea di Shà, che in fondo è la crasi tra champagne e Shalai”.
La Sicilia no conventional style sarà la regina della serata, declinata tra i profumi ed i colori della sua natura vivida e prorompente ricreata negli spazi esterni del boutique hotel, in un lussureggiante giardino tipico isolano.
Le sorprese continuano in cucina con lo chef Santoro, classe 1983, che re-mixa, in una insolita e divertente rapsodia di sapori, le eccellenze delle nove province siciliane in chiave personale ed originale, “A modo nostro”.
“Abbiamo studiato tantissimo in queste ultime settimane – ha anticipato Giovanni Santoro. – Siamo andati a rispolverare vecchi libri di cucina, romanzi che hanno al proprio interno aneddoti, tradizioni e storie popolari ed alla fine abbiamo scelto. Proporremo nove piatti (3 antipasti, 3 primi e 3 secondi) tanto quanto il numero delle province della Sicilia. Per alcuni territori abbiamo scelto il piatto più rappresentativo, unico nel suo genere, quasi difficilmente replicabile, che sarà proposto nella nostra personale visione e realizzazione. In altri casi abbiamo messo insieme, in modo assolutamente inedito, le materie prime più rappresentative di quella provincia, creando ex novo ricette che sono la sintesi di una visione di gusto e di storia, declinata a modo nostro. Al termine della degustazione, ci sarà un gran buffet di dolci, anche questi rigorosamente siciliani. Insomma, ci stiamo divertendo e vi garantiamo che faremo divertire anche voi”.
Come ogni anno, ci saranno cocktail inediti, anche questi esclusivamente isolani, che portano la firma di Christian Sciglio, premiato bartender e patron del Morgana, locale e anima delle notti di Taormina. Ed ancora, musica dal vivo “e tante sorprese – anticipa Leonardo Pennisi. – Per questa quinta edizione vi dovrete fidare di noi a 360 gradi, nella consapevolezza che dedichiamo questa serata alla nostra terra che ha avuto la capacità di sedurre con la sola bellezza e con i suoi tesori nascosti”.
L’estate della ripartenza fa rima con consapevolezza e “Shà” dà appuntamento nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. “Lo scorso anno abbiamo lasciato fuori a malincuore molti nostri amici che avrebbero voluto partecipare. La cosa ci ha molto rattristato – spiega Luciano Pennisi – ecco perché abbiamo pensato quest’anno di allargare a 150 i posti disponibili. Per la sicurezza di tutti, – continua – l’accesso sarà garantito esclusivamente a chi è già dotato di greenpass o potrà esibire l’esito negativo del tampone rapido o molecolare effettuato entro le 48 ore prima dell’evento. La sicurezza di poter trascorrere una serata spensierata è una prerogativa essenziale per la buona riuscita della festa”.
(Info: 095/643160-3939186700).
C’è entusiasmo, dunque, voglia di ricominciare e soprattutto tanto desiderio di far conoscere l’Isola che il New York Times ha incoronato miglior meta di viaggio. “Siamo convinti – conclude Pennisi, che è anche vicepresidente delle Soste di Ulisse, l’associazione che riunisce ristoranti gourmet, hotel di charme e le migliori cantine siciliane – che nei prossimi anni la Sicilia tornerà ad essere al centro dell’ Europa sotto il profilo turistico. Ma – avverte – se è vero che la nostra terra è baciata dalla fortuna per il suo ineguagliabile patrimonio storico-culturale ma anche per la ricchezza e diversità dei suoi paesaggi naturalistici, spetta a noi il compito di riuscire a far vivere a chi ci viene a trovare un’esperienza di felicità”. Goethe lo aveva già capito nell’800, scrivendo che “… l’Italia, senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna”.
Ettore Puglia
01/04/2023 alle 16:13Sarà la quinta generazioni dei Pennisi che io conosco!
Mi ricordo, da bambino, che aspettavo – avanti la porta- che il loro bisnonno mi portasse il latte a cavallo della sua giumenta: PEPPE PENNISI.
Ricordo il loro nonno Luciano e sono amico del loro papà.
Gran bella idea di avere una macelleria con cucina!
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