Cesella la fragilità del vetro per catturare la magia della trasparenza. A Modica un glass designer realizza piatti su “misura” per grandi chef
Osserva le pietanze con attenzione, ne guarda i contorni, ne scruta i colori e persino le sfumature, infine li gusta e con lo chef che li ha preparati inizia a studiarne il supporto. Lui è Alessandro Di Rosa, modicano glass designer che con il più fragile ed affascinante dei materiali, ossia il vetro, realizza piatti pensati su misura per l’alta ristorazione.
La sua storia
Da tempo Alessandro conosce a Modica un mastro cioccolatiere, Franco Ruta dell’Antica Dolceria Bonajuto. Con lui condivide la passione per la buona tavola. Entra così a far parte del gruppo di lavoro interdisciplinare messo su da Ruta nel 2003, la “Casa d’Archestrato”, dal nome del famoso poeta e viaggiatore siciliano. Il gruppo è formato da produttori di vino, olio, cioccolato modicano e da giovani chef emergenti accomunati dall’amore verso il proprio territorio e per le cose buone della propria terra. Cosa c’entra Alessandro, un esperto nella lavorazione del vetro artistico in tutto ciò? Ecco subito la risposta. Ogni pietanza prima di essere gustata va guardata: se il suo supporto, il piatto cioè, ha una forma ed un colore che ben si prestano per contenerla perché studiati apposta per quel cibo, risulterà allora più facile apprezzare il lavoro del cuoco. Alessandro entra in contatto con diversi chef ed inizia così a realizzare piatti “su misura” per Pino Cuttaia, Accursio Craparo, Corrado Assenza, Carmelo Chiaramonte, solo per citare alcuni nomi. Diventa un nome nel settore gastronomico.
THALASS ed il mediterraneo
Alessandro inizia a lavorare il vetro nel 1995, ma è nel 2017 che nasce THALASS, il suo laboratorio artistico e di restauro, iniziando un percorso che pian piano lo porta a diventare un punto di riferimento nel campo dell’artigianalità a Modica. Thalass è il mar mediterraneo in greco, mare piatto, trasparente sul quale navigano i sapori dei cibi preparati dagli chef. I toni usati raccontano il territorio siciliano, mentre sulla superficie vitrea, linee sottili tratteggiano il profilo accogliente del paesaggio mediterraneo. “Thalass è un connubio, un dialogo tra me e lo chef – afferma Alessandro- Lo chef lo pensa ed io lo realizzo. Ovviamente sono piatti creati su misura, senza errori ed inoltre non c’è mai un piatto uguale a se stesso”.
Nello studio di un nuovo piatto, non troveremo più lo chef da solo. Accanto a sé egli può avere il supporto di un altro grande artista, oggi testimone del design più attuale, che lavora nella sua Modica con l’estro degli artisti e l’esperienza dei maestri di bottega.
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