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SOStain Sicilia. Dalla Sicilia un nuovo un nuovo modello imprenditoriale per il Pianeta e per chi lo abita.

Sorprendente la Sicilia fuori dai soliti stereotipi. Innovativa, etica e green è andata di scena al III Simposio “Interazioni Sostenibili” della Fondazione SOStain Sicilia, al Molo Trapezoidale di Palermo il 29 ottobre scorso. Un appuntamento importante per chi ha a cuore le sorti del nostro Pianeta e delle future generazioni. Ridurre, riciclare e riutilizzare, le 3R fondamentali della sostenibilità ambientale ma anche socio- economica, sono state il focus degli interventi degli esperti di sostenibilità applicata in diversi ambiti disciplinari e produttivi che si sono confrontati per individuare e diffondere pratiche virtuose in favore dell’ambiente, della società e dello sviluppo economico. “I sacrifici fatti ogni anno per organizzare il Simposio vengono sempre ben ripagati dall’alto valore sociale e scientifico che emerge dal dibattito – evidenziano dal Consiglio Direttivo della Fondazione SOStain Sicilia, composto da Alberto Tasca (Tasca d’Almerita), Giuseppe Bursi (Settesoli), Letizia Russo (Feudo Arancio), Arianna Occhipinti e Alessio Planeta delle omonime cantine. L’aver dato vita a un evento così qualificato e innovativo – aggiungono – rende le cantine SOStain assai orgogliose di contribuire alla nascita di un nuovo pensiero imprenditoriale fondato sulla tutela del Pianeta e di chi lo abita. Un modello socio-economico che parte dalla Sicilia ma che va esteso il più possibile”.

Creata dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia, la Fondazione oggi conta 44 cantine di cui 32 già certificate per un totale di circa 6.000 ettari e oltre 21 milioni di bottiglie, che, nel corso del loro processo produttivo, condividono e applicano buone pratiche finalizzate alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e delle comunità in cui operano. A cominciare dalla scelta di una gestione sostenibile e di materiali ecocompatibili nel vigneto, di efficienza energetica in cantina, di bottiglie più leggere. Aziende che, grazie all’obbligo previsto dal disciplinare SOStain di rispettare anche il protocollo VIVA del Ministero dell’Ambiente, misurano e monitorano la loro impronta carbonica e idrica, nonché i residui di fitofarmaci nei propri vini, sottoponendosi poi al controllo da parte di enti di verifica accreditati per ottenere la certificazione.

Il talk si è composto di tre panel, “Natura”, “Economia e Società” e “Collaborazioni virtuose” volti ad illustrare, oltre alle novità del mondo SOStain e i programmi di sostenibilità messi in campo dai partner della Fondazione, l’importanza dell’educazione alla natura con il relativo impatto socio-economico.

Ad aver dato il via ai lavori del Simposio, moderato dal conduttore televisivo Federico Quaranta, grande sostenitore della Fondazione, è stato Alberto Tasca, presidente della Fondazione SOStain Sicilia, che ha portato i saluti del Direttivo e ha fornito un bilancio dell’ultimo anno, tra nuovi soci e nuovi progetti. È seguito l’intervento “La misurazione della sostenibilità nel vino: risultati Fondazione SOStain Sicilia” di Lucrezia Lamastra, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione SOStain e professoressa all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Nei vari interventi sono state infatti analizzate le minacce, ma anche le opportunità, per il presente e il futuro della Terra e delle sue popolazioni: dai fenomeni naturali estremi all’intelligenza artificiale, dallo stato di biodiversità in Sicilia al ruolo delle aree marine protette per tutelare la salute del mare ed anche le opportunità socio economiche per la comunità costiera, dall’ economia verde ed alla transizione ecologica, passando per il mutamento dei valori associati agli stili di vita e di consumo. Parole come “insieme” e “comunità” sono state le più utilizzate dagli esperti. Una sfida in termini di responsabilità e consapevolezza sia individuale che collettiva che necessita di una seria pianificazione, perchè si sta correndo il rischio ” che pur sapendo, si sta correndo verso il baratro”, il grido d’allarme.

Al Simposio sono stati presentati i progetti socio-economici in cui la Fondazione SOStain Sicilia è impegnata con collaborazioni virtuose. EduSostain, il programma di lavoro dedicato al processo agricolo sostenibile, nato dalla partnership tra la Fondazione SOStain Sicilia e Fondazione Allianza Umana Mente, che ha dato una svolta ai ragazzi vulnerabili delle associazioni Itaca e Yolk che hanno “messo in campo”, è il caso di dirlo, competenze e talenti che non immaginavano di avere. Hanno imparato a coltivare un orto bio, a fare marketing, comunicazione e commercializzazione dei loro prodotti agricoli grazie all’impiego di tecnici dipendenti delle aziende vitivinicole socie della Fondazione che hanno insegnato il loro how-how. E’ una delle best-practices, insieme alla realizzazione di bottiglie più leggere e a KM0 per la riduzione di CO2. Nato dalla collaborazione con O-I di Marsala ( l’unica vetreria presente in regione) la Fondazione ha creato infatti una bottiglia leggera, di appena 410 grammi , con 95% di rottame di vetro raccolto dalla Sarco in Sicilia. Un unicum.

Tra i nuovi progetti, la firma del protocollo d’intesa con l’ANCI Sicilia per ridurre i rifiuti di vetro e avere maggiore disponibilità di vetro riciclato per la creazione di bottiglie 100% made in Sicily, da una parte e dall’altra, la valorizzazione dei cittadini ad essere protagonisti di questo esempio virtuoso di economia green e circolare grazie al loro impegno nella differenziata.

Ed ancora, la collaborazione con Amorim Cork per il riciclo dei tappi in sughero che con il progetto Suber dà al sughero riciclato una seconda vita con la creazione di oggetti di design di alto valore, con IRFIS per soluzioni finanziarie in favore di aziende sostenibili.

Al terzo appuntamento della Fondazione SOStain Sicilia, si prepara il futuro che verrà, perchè ” nell’oggi cammina già il domani”( Samuel Taylor Coleridge).

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