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Sicilia da Gustare, buona la Prima!

“Scoprire e conoscere”. L’editore della guida “Sicilia da Gustare” Carmelo Pagano, ha voluto porre l’accento su questi due momenti che caratterizzano l’attività di costante ricerca di ristoranti e prodotti siciliani da raccontare per dare il benvenuto ai commensali e agli chef provenienti dalle più varie formazioni e per la prima volta coinvolti insieme in quella che è stata la prima tappa di un ciclo di cene targate “Sicilia da Gustare” che ha avuto luogo mercoledì 28 febbraio presso il ristorante 900 di Caltanissetta.
La scelta è caduta proprio sul cuore della Sicilia, in un territorio difficile per la ristorazione, nel quale, nonostante il patrimonio e l’identità gastronomica tradizionale, mancano precedenti e modelli virtuosi di riferimento. Un luogo e una città simbolo dunque, per dimostrare che grazie alla condivisione dei saperi e delle professionalità è possibile riuscire in quel nobile gesto di “buttare il cuore oltre l’ostacolo” per regalare una serata di condivisione, allegria e qualità grazie ad alimenti di prima scelta e figure di alto profilo professionale.
Un nome tra tutti, quello dello chef Massimo Mantarro, due stelle Michelin presso il ristorante dell’hotel San Domenico Palace di Taormina, che ha diretto e guidato la composita brigata che ha potuto beneficiare di una giornata di formazione con il pluristellato chef.
Cooperazione, allegria e spirito di squadra sono alcuni degli elementi che hanno garantito la riuscita della serata, migrando dalla cucina alla sala, in un fil rouge che si è dipanato lungo un susseguirsi dei piatti tutti realizzati con grande maestria.
Ad aprire il servizio è stato l’arancino alla vastedda del Belice DOP del vulcanico Rosario Umbriaco, che, per tornare al tema della scoperta, la nostra guida ha avuto il piacere di raccontare numerose volte accendendo i riflettori su quello che è un prodotto tipico della gastronomia siciliana e che nella bottega di Enna viene eseguito con grande professionalità e passione.
A seguire è stata la volta del piatto dello chef Mantarro: scampo scottato con bietole, tartufo e salsa americana. Un piatto di grande eleganza ed armonia dove a fare da padrona è stata appunto la sintesi di ogni alimento.

Altro antipasto a cura stavolta di Carlo Rallo del ristorante Taglia&Arrusti, il battuto di scottona siciliana con erba cipollina e fragole e che esprime pienamente l’impegno del ristorante di San Cataldo volto a valorizzare le ottime carni autoctone siciliane, i tagli e lavorazioni ; Andrea Romè del ristorante 900 ci ha sorpresi con la sua panzanella con gazpacho, stracciatella e gambero rosso di Mazara, un anticipo d’estate e un inno alla freschezza degli ingredienti.
Euphoria di casa di Grazia ha accompagnato gli antipasti, mentre il Perricone di Tenute Orestiadi con le sue note di frutti rossi, sentori di pepe nero e spezie mediterranee e la sua voluttuosa eleganza al palato, è stato l’abbinamento perfetto per il lonzino di maiale con fonduta di Piacentinu ennese dello chef Carlo Rallo.

L’alta cifra stilistica non è mancata neppure nei dolci: il sorbetto ai frutti rossi e limone e la “Perla Sicula”, dolce al cucchiaio con cremoso agli agrumi di sicilia e perle al mandarino tardivo di Ciaculli, crema di mandorle Tuono e mousse leggera al latte con streusel speziato allo zafferano dei pastry chef Vincenzo e Ludovico Cinardo della pasticceria Ariston di Mazzarino , firma dell’alta pasticceria del territorio nisseno.
Anche la scelta dell’acqua è stata di qualità con Spirit of Drini, l’acqua minerale purissima delle montagne Drini i Bardhe a 2.240 mt di altezza.
Esperienze come quelle che abbiamo condiviso con i nostri amici chef e con gli ospiti ci hanno mostrano soprattutto un segnale: l’importanza del “capitale umano” di cui sempre più spesso si parla e che proprio in questi giorni sarà il tema al centro del congresso di Identità Golose, non è lettera morta, non è una formula sterile da radical chic della cucina. Per noi è stato il gesto concreto dello chef Mantarro che ha condotto la serata e la brigata, il gesto del suo modo di fare umile e generoso; è stata l’operosità degli chef che, coinvolti in questo sogno divenuto realtà, non si sono risparmiati, ma, i più, si sono spesi gli uni per gli altri in vista di un obiettivo comune e per la promozione dell’alta ristorazione nel territorio.
Noi di Sicilia da Gustare la scorsa sera abbiamo realizzato un sogno che ci vede tutti co-protagonisti.
Un ringraziamento da parte nostra agli chef che hanno dato la loro disponibilità; grazie per averci dimostrato che non siamo dei pazzi visionari, ma che il gesto di solidarietà e condivisione è ancora possibile oltre le logiche individualiste. Grazie agli chef Massimo Mantarro e Carmelo Gambacorta, grazie agli chef e ai produttori che condividono il progetto “Sicilia da Gustare” e che continuano a credere in noi.

Buona la prima!

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