“Sono le cose più semplici a darmi delle idee”… Così si presenta lo Chef campano Ciro Cangiano. Due anni fa trova la location ideale per il suo ristorante a Catania, vi investe tanto, non solo in termini economici, ma soprattutto umanamente e mentalmente e inizia i lavori per realizzare il suo sogno. La pandemia, purtroppo, come per la maggior parte di noi, ha ridisegnato tutti i suoi progetti, limitando l’abbondanza di azioni che vivevano nella sua mente. Ma progetti e sogni sono soltanto stati rallentati, non bloccati! E infatti, Ciro ha aspettato con speranza, studiando, approfondendo, sperimentando soprattutto in cucina. Così, esaurito il tempo delle chiusure forzate e dei Dpcm, nonostante le difficoltà che ancora oggi persistono a livello nazionale e internazionale, infine ha ri-aperto, o meglio aperto ufficialmente, con la forza per guardare indietro e considerare questi due anni trascorsi come molto difficili; ma anche con la forza per guardare avanti e investire ancora tanto nella sua passione.
“Scabé Restaurant” è a Catania, in via Francesco Crispi n. 201, ed è un luogo gradevole, dove cibo e arte si incontrano. Lo Chef Patron, infatti, è anche un artista e all’interno del suo ristorante non manca certo la bellezza, quella che ha la capacità di portarci fuori dal mondo personale e di metterci in relazione con una dimensione più universale, che si può osservare ammirando le pareti, impreziosite con i suoi quadri e con quelli di giovani artisti ospitati settimanalmente, come una vera e propria galleria d’arte, ma condita con le creazioni dei suoi piatti.
In essi, Ciro mette tutta la tradizione che conosce, ma li rivisita anche, con estro e, appunto, arte. Si emoziona ed emoziona quando racconta il momento in cui sono stati creati. Ha scelto un menù di solo pesce e verdure, affermando che “la cucina rivela in una persona il suo rapporto con la terra’’. E si riferisce a quella terra che celebra in ogni suo piatto e che ristora ogni palato. In una recente occasione, abbiamo avuto il piacere di provare alcune delle sue ricette, che meritano di essere degustate e scoperte. In particolare, abbiamo assaggiato:
Cuore di carciofo con tartare di gambero su salsa di pane nero
(Carciofo cotto a 90 gradi, con salsa di pane nero, gambero crudo nature limone).
Crudo di mare e terra
(Ricciola, polpo, gambero, zucca, acqua di pomodoro, estratto di rapa bianca, crema di broccoli).
Consommé di bufala, tocchetti di provola affumicata con vongole grigliate
Paccheri alla genovese di polpo
Ricciola in salsa di foglia d’india, cipolla morbida e peperoncino fermentato
(Ricciola bassa temperatura, salsa di pala di fico d’India e habanero fermentato 180 ore).
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