Abbazia Santa Anastasia, realis di charme a Castelbuono, presenta sei nuove etichette al salone internazionale del vino di Verona. Un restiling capace di comunicare il carattere sobrio ed elegante che contraddistingue Abbazia insieme all’indole friendly e contemporanea dell’azienda produttrice sin dal 2004 di una linea di vini biologici e biodinamici.
Design minimal con una punta di colore riservata al vitigno con l’etichetta fascia che avvolge completamente la bottiglia renana, longilinea dalle linee morbide che si rivolge in modo corretto alla nuova generazione di giovani appassionati al vino e che invita al ritorno quotidiano di questo, salutare e gratificante.
Una grafica coerente con la natura del prodotto capace di raccontare vini giovani, freschi e immediati, dall’affinamento in acciaio e poi in bottiglia e, naturalmente, biologici.
Tra i rossi, il Syrah e il Merlot che conservano il carattere conferito dai terreni argillosi.
Ampi, con intense note di piccoli frutti rossi selvatici e speziato in piena corrispondenza con gli aromi primari del varietale di riferimento, dal tannino delicato e dalla grande mineralità.
Due bianchi: Viognier Chardonnay e Traminer Zibibbo, quest’ultimo frutto di un riuscita commistione tra sicilianità e nord, realizzata unendo un vitigno aromatico del Nord con un semiaromatico dell’Isola.
Predominano fiori freschi di campo e frutta a polpa bianca e gialla. Ciascuno con la propria nota caratteristica, più verde e delicata il Viognier, più intensa e polposa quella del Traminer.
Infine due chicche: il Nero d’Avola e lo Chardonnay leggermente e naturalmente pétillant, dal sorso pulito e brioso.
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