Dialogano in cucina gli chef Totò Catania, Gabriella Antonuccio e Gianni Cravana mentre la loro esperienza pone definizione ad un’impeccabile cena a sei mani dal titolo “La Natura è madre – Sostenibilità attraverso la cucina e l’arte visiva”.
Un’occasione per riflettere sul cambiamento e “sentire” il cambiamento il cui inizio è sancito da talk tematici di architettura con relatori d’eccezione, come l’Architetto Mauro, il Professore Burgio e il Direttore del Lago Biviere Emilio Giudice, ed esposizioni fotografiche dell’Associazione SMAF.
Dulcis in fundo, degustazioni gastronomiche per un’esperienza totalmente coinvolgente pari ad un viaggio alla scoperta dei sapori e profumi dell’Isola.
Le materie prime di stagione si armonizzano così in ricette all’insegna della forte tradizione culinaria siciliana, per l’occasione abbinata a sfumature innovative.
Un particolare benvenuto seguito da Miseria e Nobiltà, primo piatto firmato Totò Catania del ristorante Sabia, location dell’evento, un baccalà cbt, insalata liquida di scarola, saor di cipolla rossa al marsala e cardamomo, uvetta e pinoli tostati. Entra, quindi, in scena lo chef APCI Gianni Cravana con La Seppia velata, spaghetto al nero di seppia, velo di seppia, crumble agli agrumi. Spazio alla Sicilia Orientale di Gabriella Antonuccio, chef patron di Aglae – storie di sapori, quale arancin* allo zafferano ripieno di carne di cavallo, cipolla e ragusano semistagionato, su crema di pistacchio e stracciatella di bufala. Un perfetto tripudio di pietanze, minuziosamente curate e presentate, che adesso mostra velata dolcezza. Il Gela Brest per un bignè alla ricotta, olive tagiasche caramellate, finocchietto selvatico, lamponi e arancia e, infine, il Biancomangiare alle mandorle, crumble alle nocciole, coulis di frutti rossi, passion fruit e frutta di stagione.
Per una cena che si rispetti ecco sopraggiungere gli abbinamenti proposti dalla cantina Catalano Viticoltori con vini come Grillo DOC sicilia 2022, Cerasuolo di Vittoria DOCG 2022, Frappato igp terre siciliane 2023. E per il dolce? In Nanea di Mangavop.
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