Il drammatico appello, vero e proprio grido di aiuto, è rimbalzato negli ultimi giorni su tutte le agenzie di stampa, i quotidiani e i giornali nazionali, non solo di settore, come il nostro. Federazione Italiana Cuochi e Con.Pa.It. (Confederazione Pasticceri Italiani) hanno messo in guardia politica e istituzioni sul concreto rischio di “chiusura di massa” di migliaia di attività del comparto ristorazione se non si agirà, in fretta e concretamente, sul fronte della energia e dei rincari esorbitanti che stanno riguardando le bollette di tutti gli italiani.
“Facciamo un appello affinché vengano ridotti al più presto i costi delle bollette, che rischiano di portare a chiusure in massa delle attività. La ristorazione è ormai alla canna del gas, è proprio il caso di dirlo”. Così, infatti, hanno scritto Federcuochi e Con.Pa.It., dopo il grido di aiuto di migliaia di associati (e non solo!) che hanno visto aumentare i costi delle bollette di gas e luce di circa il 300%. “Non è pensabile – spiegano le due associazioni di categoria attraverso le rispettive dirigenze – continuare a chiedere sacrifici a chi è stato già fortemente penalizzato dalla crisi dovuta alla pandemia. Di questo passo andare al ristorante, in albergo o semplicemente in gelateria o pasticceria diverrà un lusso per pochissimi eletti. Siamo in una situazione drammatica! La politica deve intervenire immediatamente per porre un freno a questi aumenti insostenibili, fissando un tetto massimo per le tariffe dei consumi energetici” (ANSA).
Un dramma, non solo economico ma anche sociale e occupazionale, che riguarda tutti noi, non solo imprenditori, ristoratori e pasticceri. L’appello delle due associazioni, poi, appare ancora più urgente se si considera che il 25 settembre si andrà al voto e che in questo delicatissimo momento di transizione che il Paese sta attraversando (dove, è inutile nasconderlo, si pensa solo alla cabina elettorale e al dopo voto!) il rischio è proprio quello della paralisi totale e che le cose potranno andare solo a peggiorare, di giorno in giorno. E le notizie internazionali sul fronte russo-ucraino non aiutano di certo! “Responsabilità” è, dunque, la parola alla quale vorremmo appellarci e con cui vorremmo aprire questa nuova stagione lavorativa, ricordando a tutti noi che mentre migliaia di italiani hanno potuto, quantomeno, tirare il fiato per qualche giorno o settimana in ferie ad agosto, ristoratori e pasticceri hanno comunque continuato a lavorare e che le loro ferie sono posizionate in altri periodi dell’anno. Per questo, “solidarietà” è l’altra importante parola d’ordine che deve circolare tra noi italiani, senza creare invidie o distinzioni di categoria. I sacrifici, infatti, siamo chiamati a compierli tutti. Ma, in prima battuta, politici e rappresentanti istituzionali diano il buon esempio, non lasciando il Paese alla deriva, e non solo sul fronte energetico.
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