Un nuovo e importante riconoscimento per il maestro panificatore messinese Tommaso Cannata, che per il secondo anno consecutivo viene insignito del prestigioso titolo di Ambasciatore del Gusto DOC Italy Sicilia 2023. Una vera e propria conferma dal sempre più importante lavoro che Cannata – terza generazione di una lunga tradizione familiare nell’arte bianca siciliana – sta portando avanti non solo a Messina con la sua Cannata Sicilian Bakery in via XXVII Luglio, 83, ma anche a Milano dove da due anni conduce con successo “I Compari”, panificio e gastronomia che racconta a 360 gradi la cultura enogastronomica siciliana.
“Accolgo con gioia e orgoglio il rinnovo di questo importante riconoscimento. Da sempre lavoro per portare non solo in tutta la Sicilia ma anche nel resto d’Italia la nostra cultura regionale, le ricette che hanno fatto la storia della mia famiglia e della regione, i prodotti che ci rendono unici in tutto il mondo. Ringrazio l’Associazione e la brillante iniziativa, ma anche la mia famiglia e tutti i miei collaboratori che ogni giorno contribuiscono insieme a me alla crescita della regione Sicilia.” Dice il maestro panificatore Tommaso Cannata.
L’importante riconoscimento arriva da Doc Italy, l’associazione italiana nata nel 2013 per promuovere il Made in Italy e premiare le realtà del settore agroalimentare che si distinguono per qualità, sostenibilità, etica e artigianalità – valori che Tommaso Cannata esprime in ognuna delle sue attività tra cui Simenza, il progetto che custodisce la biodiversità dei grani antichi.
Tommaso Cannata
Messinese doc, classe 1964, è un panificatore con una lunga tradizione familiare nell’arte bianca, ben tre generazioni. Tommaso trascorre la sua infanzia nel forno del padre e cresce tra farine e lieviti che tracceranno la sua strada e il suo futuro. Quello di diventare panificatore.
Già a partire dagli anni ‘90, Cannata si distingue per essere un anticipatore e propone delle focacce che oggi definiremmo “gourmet”, per la delicatezza dell’impasto e le farciture con prodotti d’eccellenza.
Nel’96 crea una base della pizza talmente particolare che conquista la grande distribuzione, arrivando ad una produzione di 2.500 pezzi al giorno.
Non è il mondo dell’industria che interessa a Cannata, bensì una dimensione più vera e di nicchia che lo porterà ad aprire, 10 anni fa, la Boutique del Pane nel centro di Messina, un locale che in poco tempo diventa un punto di riferimento nell’isola.
Locale a conduzione familiare che vede impiegati la moglie Nicoletta e i figli Salvo e Chiara.
Il suo percorso come maestro panificatore inizia dalla riscoperta dei prodotti locali per cui Tommaso si fa portavoce di un messaggio di promozione del territorio. Il suo obiettivo è quello di tramandare il valore delle materie prime del territorio e di promuoverle in tutta la penisola.
Tra le tante attività, Tommaso Cannata è tra i fondatori, insieme a Giuseppe Li Rosi e Paolo Caruso di Simenza – cumpagnìa siciliana sementi contadine. Il progetto nasce per aggregare agricoltori, allevatori, trasformatori, ricercatori e professionisti con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il vastissimo patrimonio dell’agrobiodiversità siciliana.
L’idea di Simenza rappresenta l’esigenza di guidare gli agricoltori siciliani verso la gestione dell’agrobiodiversità con la creazione di filiere corte, applicando un modello di agricoltura rigenerativa e sistemi di distribuzione sostenibile.
Grazie all’opera di associazioni come Simenza, sempre più operatori di filiera investono sulla produzione cerealicola, ritenuta da sempre poco remunerativa. Si tratta, infatti, di grani che per esprimere al meglio le proprie potenzialità devono essere lavorati in maniera lenta, con tanta idratazione e una lunga maturazione.
“Per i miei prodotti utilizzo il lievito madre che ha più di 60 anni e ho ereditato da mio padre” – afferma Cannata – “l’ho voluto chiamare Turi, dedicandolo proprio a lui e a mio figlio Salvatore.” E ci ricorda che il lievito non si dà, ma si dona!
Tommaso Cannata è un leader anche per la realizzazione della focaccia e del pitone (o pidone) alla Messinese, il tipico calzone con scarola, acciughe e tuma, diventando anche un esponente di spicco dello street food messinese.
I suoi arancini non possono non essere siciliani al 100% e così inizia una ricerca anche sul riso, prodotto legato al territorio siciliano da oltre 1000 anni. L’arancinu, elogio a entrambi i generi e tentavo di mettere tacere l’antica diatriba, è espressione della sua Sicilia: dalla panatura esterna con i grani antichi al ripieno dove il riso locale incontra le diverse farciture.
Qualche anno fa, Tommaso decide di portare a Milano il proprio bagaglio di esperienze e di ricerca svolta negli anni in Sicilia. Sbarca così nel capoluogo meneghino, per lui esempio di modernità ed eccellenza che non dimentica la tradizione.
Perché proprio Milano? “Voglio andare in serie A e vedere se faccio gol” dice Cannata, con lo spirito imprenditoriale che lo contraddistingue. “Inizierò in panchina, entrando in campo fino a cercare di segnare in porta”.
In corso Indipendenza 5, apre Cannata Sicilian Bakery, panificio con caffetteria e laboratorio a vista dove propone il modello dello storico locale di Messina. La partnership con Antonio Longhi dà vita a I Compari, evoluzione di questa prima apertura. Il claim non può essere altro se non “Sicily for life”.
Tommaso Cannata fa parte di CHIC – Charming Italian Chef.
È membro dei Petra Selected Partners
Nel 2016 viene eletto miglior fornaio siciliano
Nel 2019 partecipa come relatore a Identità Golose – Congresso Internazionale di cucina e pasticceria d’autore
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