Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato al referente regionale e vicepresidente nazionale ANAG durante la cerimonia del Premio Mediterraneo Packaging, svoltosi nei giorni scorsi a Castellammare del Golfo (TP)
Promuovere la grappa in quanto prodotto d’eccellenza italiana nonché stimolare il consumatore al bere consapevole e alla cultura del buon bere. Questa la mission che l’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti continua negli anni a perseguire, organizzando corsi di formazione di primo e secondo livello, affiancando gli assaggiatori nelle degustazioni tecniche e guidate, anche in abbinamento con salumi, formaggi, pesce e cioccolato, nonché creando occasioni per far conoscere distillati alcolici internazionali, come Cognac, Rum, Whisky, Tequila e Vodka. Un circolo di passioni per le eccellenze, una reazione a catena nella quale i soci dell’ANAG vengono continuamente stimolati e incuriositi e le aziende e le cantine assiduamente sollecitate ad arricchirsi di tali etichette.
In occasione del Premio Mediterraneo Packaging, organizzato come sempre dal magazine EgNews e la cui X edizione è andata in scena lo scorso fine settimana a Castellamare del Golfo (TP), l’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti ha preso parte attiva ed ufficiale patrocinando l’evento. Una manifestazione che, suddivisa nelle categorie di vino, olio, birra e distillati, mira a premiare le migliori etichette presentate nonché l’originalità e la bellezza che contraddistinguono le bottiglie. Il vicepresidente nazionale e referente regionale ANAG Sicilia, Giancarlo Francione, è stato coinvolto sin dalle prime fasi del Premio, ponendosi alla guida dell’intensa e variegata degustazione di grappe e distillati.
La manifestazione si è aperta con una degustazione di due etichette di acquavite e tre di grappa, due giovani ed una invecchiata, ma anche di un gin. Nello specifico l’intensa, elegante e fruttata acquavite di albicocche della distilleria Pilzer a Faver in Val di Cembra e l’intensa, ma delicata acquavite di pera Williams e rosmarino della distilleria Pilzer, nonché le due giovani grappe, l’una aromatica di Marzadro di Gewurtztraminer del Trentino e moscato della Vallagarina e l’altra di Picolt della distilleria Domenis del Friuli, prodotta in quantità limitata. Infine, la grappa invecchiata di cinque anni di Pilzer in botti di legno rovere e il gradevole e fresco gin della distilleria Mazzetti d’Altavilla.
Il Premio Mediterraneo Packaging si è confermato, così, autorevole vetrina ricca di novità, come l’istituzione del “Premio divulgatore” assegnato a fine manifestazione a coloro che sul panorama nazionale continuano a distinguersi come unici e veri ambasciatori delle distillerie italiane, i membri dell’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti. A ricevere il Premio è stato proprio Giancarlo Francione: “Un riconoscimento – ha detto con emozione il referente regionale – che giunge inaspettatamente, ma che lascia ognuno di noi pieno di orgoglio e soddisfazione. Abbiamo in parte rinnovato il nostro modus operandi e adeguato ai tempi l’immagine dell’Associazione per meglio promuovere la cultura della grappa e approfondire la conoscenza dei diversi distillati. Un obiettivo che perseguiamo con impegno, passione e determinazione perché consapevoli dell’eccellente qualità che differenzia le etichette provenienti dalle distillerie italiane e certi che, imparando a conoscere un prodotto vincente, i consumatori siano invogliati a richiedere un qualcosa di livello altrettanto superiore”.
Nord Italia uguale grappa come Sud Italia uguale vino. Un’associazione di concetti che mai è stata posta in discussione sin quando l’ANAG Nazionale con il numero di soci in costante crescita non abbia dimostrato come l’interesse per la grappa stia spopolando anche nel meridione. La Sicilia, infatti, vanta la conquista del primo posto sul panorama italiano per numero di iscritti, attualmente pari a ben oltre il 20% dei soci nazionali presenti nelle 14 regioni sinora coinvolte. Una percentuale che, quindi, accende i riflettori anche sull’Isola, oltre che sulle rinomate regioni per tradizione, quali Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Nonostante su un totale di circa 130 distillerie presenti su tutto il Paese, la Sicilia ne vanti tre, la distilleria Russo di Santa Venerina (CT), Giovi a Valdina e Akrai Spirt a Palazzolo (SR), l’eccellente qualità che contraddistingue le loro etichette consente di competere egregiamente in quanto prodotto dal consistente numero di distillerie distribuite su tutto il resto del territorio italiano. Un riscontro davvero soddisfacente, come evidenziato dallo stesso Giancarlo Francione, se si considerano i numerosi e validi riconoscimenti che le distillerie siciliane continuano ad ottenere nei diversi concorsi. “È innegabile che sia più semplice ottenere riscontro e partecipazione affrontando tematiche inerenti alla produzione del vino, ma sono del parere che in merito alla grappa determinante è stata l’assenza di cultura trasmessa negli anni – sostiene il vicepresidente nazionale ANAG. – Abbiamo sempre creduto nel potenziale della grappa italiana, la cui qualità si è tanto alzata soprattutto negli ultimi anni, e noi dell’ANAG siamo alla costante ricerca dei giusti mezzi per incuriosire i tanti interlocutori. Anche in piena pandemia – continua – abbiamo dimostrato il nostro interesse nel promuovere tale cultura, organizzando corsi on line e garantendo le degustazioni, inviando a domicilio diversi campioni di grappa, così da discuterne successivamente nelle videolezioni. Una soluzione che, seppur distante da quanto sviluppato negli anni precedenti, ci ha comunque consentito di adeguarci alla nuova quotidianità e, cambiando passo, anche di riuscire ad incrementare notevolmente il numero dei soci”.
La Sicilia si contraddistingue per i suoi colori, profumi e sapori che da sempre conferiscono unicità a tutti quei prodotti che dall’Isola approdano nel resto della penisola italiana, e non solo. Promuovere con impegno la cultura della grappa rappresenterà, quindi, una valida occasione per le distillerie siciliane, al fine di far risuonare le loro etichette anche su palcoscenici importanti, come già sta avvenendo da qualche anno!
Aggiungi un commento