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POM’ODORI A COLORI.

Nell’immaginario di tutti il pomodoro è sempre associato al colore rosso. Ma forse molti non sanno che in origine era giallo: il termine “pomodoro”, infatti, si riferisce proprio al colore giallo dei primi frutti apparsi verso la fine del ‘500 in Europa e che furono poi sostituiti dalle varietà rosse anch’esse presenti nell’America meridionale (area di nascita di questa solanacea). A riproporlo nella sua colorazione originaria sono oggi alcune aziende fra cui una sita a due passi dal mare di Vittoria, nel ragusano: Sicilyegin. Ad essere più precisi, questa azienda nata nel 2012 ne fa di tanti colori!

Due ettari di serre, sei incolti, circa dieci le tipologie colorate che possiamo qui trovare: colori che vanno dal rosso al rosa, dal giallo al tigrato (e fra qualche mese anche nero). Come ci spiega il titolare,il dott.Antonio Cassarino, “si producono pomodori di colori ma anche di forme diverse, ognuno con le sue caratteristiche organolettiche. Abbiamo scelto di differenziarci dal mercato tradizionale, per entrare in quello Horeca”.

Il clima, il sole siciliano e la presenza del mare a due passi conferiscono un sapore eccezionale a questi prodotti: subito dopo averli tagliati, sprigionano il tipico odore salmastro! Buoni e sicuri: l’azienda opera nel rispetto dell’ambiente, del consumatore e dell’operatore agricolo, volgendo uno sguardo attento alla sostenibilità sociale. Al momento l’azienda produce maggiormente la tipologia classica del pomodoro, mentre i colorati rappresentano solo il 2% della produzione; in tutto circa 200mila Kg di prodotto l’anno.

“Produco meno tipologie colorate perché destinate ad un mercato di nicchia che però sta crescendo sempre più: la gente li apprezza, resta affascinata da questi prodotti. Inoltre sono molto apprezzati da diversi ristoratori siciliani fra cui Andrea Alì, Chef Patron del ristorante Andrea di Palazzolo Acreide che li usa nella sua cucina. Alcuni pomodori –spiega ancora Cassarino- hanno gusti particolari ed in base al sapore si possono fare diversi abbinamenti, ad esempio quelli aciduli vanno bene con il pesce, il tigrato che è più sapido per le insalate, il datterino o il ciliegino giallo per le confetture”.

La maggior parte della produzione di Sicilyegin giunge in Puglia e nel siracusano, per circa il 90%, mentre il resto è destinato alla vendita diretta senza intermediari. A breve partirà l’e-commerce. Per maggiori informazioni www.sicilyegin.com

 

Gianna Bozzali

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