Simbolo della tradizione italiana, la pasta è una presenza culinaria intramontabile, che caratterizza il nostro Stivale da Nord a Sud. Nel corso dei decenni, intorno alle nostre tavole cambiano i gusti, le ricette, persino le abitudini. Tra le nuove generazioni, ad esempio, va sempre più scomparendo l’idea del menu completo in favore del piatto unico. Eppure, in ogni famiglia, l’idea di un pranzo senza la pasta non manca di turbare qualche zio, padre o nonno.
Piatto che vince non si cambia, dunque! Soprattutto se piace a tutti ed è parte da sempre delle nostre abitudini alimentari. Questo però non vuol dire che l’amato primo piatto non abbia subito trasformazioni nel corso del tempo, a tutti i livelli: nella nascita o diffusione di tantissimi formati; nella presenza di metodi di lavorazione differenti; nell’adozione di misure di sicurezza sempre più attente.

Caso emblematico di questo approccio in Sicilia è il recente impegno di Riggi, realtà nissena nota ai più per i suoi sfarinati di antichi grani siciliani, che si è di recente impegnata nella produzione di pasta di qualità. Una linea assai ricca, che offre formati dai più classici come spaghetti, linguine, rigatoni, fusilli, a quelli più particolari e regionali come busiate trapanesi, paccheri e caserecce. Prodotti altamente controllati lungo tutto la filiera, che seguono i dettami dell’agricoltura biologica e utilizzano frumento duro 100% siciliano.
In uno scenario come quello attuale, che vede l’Italia aumentare vertiginosamente l’importazione del grano dall’estero per impiegarlo nella preparazione della pasta “industriale”, quella di Riggi rappresenta una scelta etica ed economica. Un circolo virtuoso che intende valorizzare il territorio alimentando le economie locali. Una filosofia nobile, volta ad allontanare il consumatore dalla pasta “industriale” per avvicinarlo ad un prodotto di eccellenza, rispettoso della tradizione e del gusto in tutte le accezioni possibili.
Insomma: alla pasta non si può e non si deve rinunciare. Ma nessuno ci vieta di sceglierla in modo più consapevole.

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