Siamo a Piedimonte Etneo, con l’Etna a sbuffare pigramente alle nostre spalle e la seta blu dello Jonio a scintillare all’orizzonte. Un panorama sorprendente che diventa lo sfondo per una nuova forma di ospitalità, quella del Resort Talè. Nell’accezione dialettale siciliana, “Talè” identifica un’espressione “intrisa di sorpresa e meraviglia”, con cui si invita l’altro a guardare, “taliare” con occhi che si predispongano all’incanto e all’emozione. Qui, l’emozione è data dal panorama, dalla molteplicità di scenari che si rincorrono, raccontando di un paesaggio che va dal mare all’Etna, dall’acqua al fuoco.
Alla fine dell’Ottocento, Francesca Murabito in Nicolosi eredita dal padre la proprietà.Tutta l’area è dedicata fino a gli anni ’50 alla coltivazione della vite, attività testimoniata dalle tracce di due palmenti all’interno della tenuta. Negli anni ’60, con il boom dell’agrumicoltura, tutta la zona fino al mare viene trasformata in agrumeti. La proprietà rimane intatta per lunghi anni fino a quando i nipoti Gioacchino e Francesca decidono, nel 2000, di trasformarne una parte da agrumeto in ciliegeto da fusto.
Nel 2008 comincia la ristrutturazione del casale, che porterà, nel 2016, alla nascita di Talè, Restaurant & Suite. Il ristorante, la cui cucina celebra i prodotti dell’Etna e del mare, consente di scegliere tra atmosfere diverse, da quella più elegante della sala a quella più informale della veranda, fino all’intima sala privè. Per tutti un’accogliente area living con divani davanti il camino che domina la scena. Mentre quando il clima è mite, la terrazza diventa il luogo per un’indimenticabile cena con una vista straordinaria. Le suite garantiscono ambienti caldi, intimi e raffinati con cromie soft che sposano il legno e il lino dei tendaggi, mentre gli oggetti rievocano le memorie private dei proprietari.