Site logo

MEdoc 2025: Faro DOC e Conero, due territori a confronto in una masterclass d’eccezione

Tanti sono stati gli appuntamenti che hanno impreziosito la terza edizione di MEdoc andata in scena, il 22 e il 23 marzo scorso, presso la Sala Consulta della Camera di Commercio di Messina per celebrare i gioielli enologici dei tre areali vitivinicoli messinesi dal fascino unico: Malvasia delle Lipari, Mamertino e Faro. Noi di Sicilia da Gustare abbiamo partecipato alla masterclass intitolata “Rossi d’a…mare. Faro e Conero, lo specchio di due mari” guidata da Gioele Micali, responsabile regionale eventi Ais Sicilia, e Sergio Bellissimo Miglior Sommelier Ais Sicilia 2024. Una degustazione comparativa tra vini di due denominazioni differenti, ma accomunate da un profondo legame con il loro territorio. 

Due territori, due identità vitivinicole

Due areali con due territori baciati e influenzati dal mare e da un microclima che si riflette nei vini. Da un lato le colline ripide che dominano lo Stretto di Messina, dall’altro le pendici del Monte Conero affacciate sull’Adriatico. A Messina il Faro DOC nasce in una zona di forti pendenze, racchiusa tra il Tirreno e lo Ionio, caratterizzato da condizioni pedoclimatiche uniche grazie alla presenza di un clima tipicamente mediterraneo con venti costanti e grandi escursioni termiche, che aiutano a proteggere i vitigni da eccessiva umidità e a mantenere freschezza ed eleganza nel vino. I terreni sono per lo più di tipo alluvionale a medio impasto argilloso. La DOC Faro è stata istituita nel 1976 e vanta un areale di produzione dalla storia antichissima, tant’è che la vocazione vitivinicola risale all’età micenea (XIV secolo a.C.). Il nome Faro sembra derivare dalla popolazione greca dei Pharii che colonizzò gran parte delle colline messinesi per dedicarsi all’attività agricola e alla coltivazione delle vigne. Le uve del vino Faro, principalmente Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Nocera – a cui si possono aggiungere secondo il disciplinare fino a un massimo del 15% da soli o congiuntamente Nero d’Avola, Gaglioppo (Montonico Nero) e Sangiovese – danno vita a vini eleganti con una bella spinta sapida e un carattere speziato e balsamico che racconta il territorio. Dall’altra parte dell’Italia la città di Ancona, Offagna, Camerano, Sirolo, Numana e parte dei comuni di Castelfidardo e Osimo che abbracciano il Monte Conero, straordinario scrigno di biodiversità inserito nel Parco Naturale del Conero. Si sviluppa prevalentemente sulle dorsali del promontorio su terreno calcareo-cretaceo con vigne aggrappate a impervi dirupi o dolci colline che scendono quasi fino al mare. Conero deriva dal termine greco “kòmaros” (corbezzolo), la tipologia di arbusto sempreverde, che produce gli omonimi frutti, molto diffuso nei boschi del più importante promontorio dell’Appennino umbro-marchigiano. Un territorio variegato ricco di tantissime piante che compongono la macchia mediterranea, dove ampia è stata l’influenza della civiltà dorica che fondò Ancona. Qui il Montepulciano trova un ambiente ideale: il microclima mite, le brezze adriatiche e le escursioni termiche assicurano una completa maturazione delle uve esaltando i profumi del vino. Questa mescolanza di elementi regala vini potenti ma equilibrati, con tannini fitti, buona acidità e una piacevole vena sapida. La DOC Rosso Conero è stata riconosciuta nel 1967, ma a partire dal 2004 si è aggiunta la DOCG Rosso Conero Riserva. Per il Rosso Conero è impiegato un 85% minimo di Montepulciano sino a un massimo del 15% Sangiovese.

I vini degustati

Il confronto tra Faro DOC e Conero al MEdoc 2025 si è rivelata un’occasione per scoprire le diverse sfumature dei vini e capire come suolo, clima, vitigno e l’influenza del mare si intrecciano nel calice. 

Notte Rosso Conero DOC 2020 – Azienda Agricola Moroder

Fondata nel 1837, l’azienda sorge nella Frazione Montacuto ad Ancona ed è una delle più antiche del Conero, dove la famiglia Moroder si dedica da generazioni alla valorizzazione del territorio marchigiano attraverso i propri vini, abbracciando una filosofia improntata sulla gestione dei vigneti a basso impatto ambientale. Notte è un Montepulciano 100%, allevato su suoli calcarei a 200 metri s.l.m. Dopo una macerazione di 6 giorni sulle bucce con rimontaggi giornalieri, l’affinamento avviene in botti da 10-27 ettolitri di rovere francese di Slavonia per 24 mesi con svolgimento della malolattica. Sosta 3 mesi in bottiglia prima di essere rilasciato sul mercato. Profuma di frutti rossi, ciliegia, marasca, ricordi di resina, su uno sfondo lievemente balsamico. Al palato rivela equilibrio tra morbidezza e acidità con un tessuto tannico fine, ma ben addomesticato. Ottima persistenza. 

Traiano Rosso Conero DOC 2020 – Azienda Silvano Strologo 

Piccola cantina nata nel 1960 da un’idea di Giulio Strologo, è situata a Camerano a sud del Monte Conero a 230 metri d’altitudine s.l.m. Nel 1997 il timone è passato al figlio Silvano che ha implementato l’uso della tecnologia nelle fermentazioni alcoliche. Il Traiano nasce da uve Montepulciano surmature, selezionate da un vigneto di 30/50 anni d’età. Fermentato in tini di rovere francese con rottura manuale giornaliera del cappello, beneficia della malolattica. È elevato in barrique di rovere francese per 18-24 mesi e affina per altrettanti 6 in bottiglia. Al naso frutti rossi maturi, ricordi speziati e toni di humus si mescolano a delicate note di resina. La bocca è attraversata da una stuzzicante scia salina, ma non ritroviamo una perfetta corrispondenza gusto-olfattiva.

Due Pini Faro Doc 2020 – Azienda agricola Antonio Ciccolo

L’azienda agricola Ciccolo è una realtà familiare fondata a Messina nel villaggio SS. Annunziata da Antonio Ciccolo, coadiuvato dai due figli Fabrizio e Francesco, tutti medici con una passione autentica per la natura e l’agricoltura. La gestione del lavoro in vigna ricalca le antiche tradizioni, mescolandole all’innovazione tecnologica, sempre con un occhio di riguardo nei confronti del territorio. Il loro Faro Due Pini nasce da un’accurata selezione di uve Nerello Mascalese 60%, Nocera 10%, Nerello Cappuccio 20% e Sangiovese 10% allevate in un vigneto con vista sullo Stretto di Messina, esposto ad est a 100 metri d’altitudine s.l.m., con terreno di medio impasto, composto soprattutto da sabbia e argilla. Sorprende al naso per l’eleganza degli aromi floreali di rosa, lavanda, noce moscata, cannella e nuance vegetali. Fresco e verticale al sorso, con un’intrigante sapidità.

Cùmaro Conero Riserva DOCG 2021 – Azienda Umani Ronchi

La storia di Umani Ronchi da più di 60 anni ruota attorno alle persone, alla natura e a una filosofia green. Dagli esordi a Cupramontana, nel tempo si è estesa in altre aree del versante adriatico. Montepulciano in purezza, Cùmaro 2021 proviene da una vigna situata su una collina a Osimo (AN), esposta a sud-est a circa 200 metri s.l.m. su suolo franco-argilloso, a tratti sabbioso calcareo con presenza di scheletro. Fermentato per 12-14 giorni in acciaio sui lieviti indigeni, è poi sottoposto alla fermentazione malolattica. Affina in barrique di rovere francese per 12-14 mesi e dopo l’imbottigliamento per ulteriori 6-8 in locali termocontrollati. Bouquet di sentori balsamici, macchia mediterranea, cacao e memorie salmastre. Al gusto è avvolgente, sapido, pulito, con trama tannica levigata, si distende sui continui echi iodati e in un finale durevole. 

Faro DOC 2021 – Azienda Soprano di Sindaro

L’azienda Soprano di Sindaro è a conduzione familiare e sorge su una collina del borgo marinaro di Rodia, in Contrada Policarella, a due passi da Messina. Elegante è il Faro DOC 2021, blend di Nerello Mascalese 50%, Nerello Cappuccio 25%, Nerello d’Avola 10%, Nocera 10%, Sangiovese 5%, nato da terreni di medio impasto argilloso, vinificato in acciaio, in un secondo tempo in barrique e bottiglia. Ampio ventaglio aromatico di frutti rossi in confettura, cioccolato, ricordi speziati, chiodi di garofano, anice stellato. L’ingresso in bocca è verticale, morbido, con una lama felpata di tannini e un finale persistente che richiama ai continui echi fruttati e speziati percepiti al naso. 

Folle Rosso Conero Riserva DOCG 2020 – Azienda La Calcinara 

Per i fratelli Eleonora e Paolo Berluti, entrambi enologi, fare vino è una questione di famiglia. La cantina nasce nel 2007 in Contrada Calcinara (AN) con l’obiettivo di valorizzare il terroir del Conero in maniera artigianale. Fermentazione con lieviti indigeni per il Folle 2020 senza pied de cuve, macerazione di 20-35 giorni secondo l’annata, con malolattica spontanea sulle bucce e, nei successivi anni, travasi e batonnage. Affina in barrique di rovere francese per 12/18 mesi, sosta in vasche per 1-2 anni e poi in vetro. Olfatto attraente di frutti rossi, erbe aromatiche, toni speziati e sbuffi terrosi. Eleganza, solidità e pulizia appagano il palato con la dinamicità del sorso, che rivela un ottimo equilibrio tra le componenti dure e morbide, scandito da tannini cesellati. Persistente. 

Oblì Faro DOC 2021 – Tenuta Enza La Fauci

Tradizione familiare e autentica passione per la viticoltura spingono Enza La Fauci a scommettere su un’azienda tutta sua nel 2004 in un terreno con lo sguardo sulla punta estrema nord-orientale della Sicilia, a Capo Peloro, all’ingresso dello Stretto di Messina. Una viticoltura basata su una filosofia rispettosa dell’ambiente e della vigna dà vita a vini che nascono da un territorio dal fascino unico. Blend di uve Nerello Mascalese 60%, Nocera 15%, Nerello Cappuccio 15%, Nero d’Avola 10%, con macerazione del mosto sulle bucce di circa 10 giorni a temperatura controllata e fermentazione malolattica senza lieviti aggiunti. Affina almeno 18 mesi in barrique e altri 6 in bottiglia. Bouquet affascinante di frutti rossi macerati, cioccolato, pepe nero, tabacco, nuance balsamiche. In bocca è morbido, fresco, sapido, con una lunga chiusura su sentori erbacei e amaricanti. 

Piano Cuturi Faro DOC 2018 – Cantine Bonfiglio 

Cantine Bonfiglio è un’azienda vitivinicola nata nel 2005 sulle colline a sud di Messina, tra i borghi di Briga e Giampilieri, da una lunga tradizione familiare fatta di esperienza in agricoltura e amore per la natura.  L’approccio biologico in vigna e nei processi di vinificazione regala vini eleganti e di bella persistenza, provenienti da un paesaggio con suolo a medio impasto a prevalenza di argilla e sabbia. Il loro Piano Cuturi è un blend di uve Nerello Mascalese 45%, Nocera 10%, Nerello Cappuccio 30%, Nero d’Avola 10%, Sangiovese 5% che dopo la macerazione a temperatura controllata, seguita da una permanenza sulle bucce di 7/9 giorni, è affinato prima in acciaio e poi in barrique di rovere francese per 18 mesi. Macchia mediterranea, note terrose, spezie, noce moscata, cardamomo, chiodi di garofano. Sorso accattivante, armonico, la trama tannica è piacevole e caratterizzata da una scia sapida salmastra. 

Sassi Neri Conero Riserva DOCG 2020 – Fattoria Le Terrazze

La Fattoria Le Terrazze sorge dal 1882 nelle colline di Numana (AN). Qui la famiglia Terni coltiva e valorizza il Montepulciano attraverso l’attività di produzione e imbottigliamento di vino, consolidatasi alla fine degli anni Sessanta. Fermentazione in acciaio e affinamento in barrique per 12/24 mesi e sosta di altrettanti 6 in vetro, per il Sassi Neri Riserva che al naso si apre con profumi di piccoli frutti di bosco, sentori balsamici e toni speziati. Sorso pieno, strutturato, intenso, dal lungo finale che fa emergere i ricordi speziati percepiti all’olfatto. 

Faro Palari 2010 – Azienda agricola Palari 

L’Azienda agricola Palari dell’architetto Salvatore Geraci, che ha riscoperto e valorizzato un gioiello enologico come il Faro DOC, è situata a S. Stefano Briga a due passi da Messina, ma produce vino anche a Passopisciaro nel versante nord dell’Etna. Nel vigneto aziendale si privilegia la coltivazione dei vitigni autoctoni come il Nerello Mascalese, ma anche quelli quasi sconosciuti come Acitana, Galatena e altre varietà. La viticoltura ha un approccio rispettoso per le tradizioni locali e il territorio mediante l’adozione di pratiche sostenibili. Nato da uve Nerello Mascalese 60%, Nerello Cappuccio 20%, Nocera 15% e un saldo di altre varietà, Faro Palari affina in barrique per 12 mesi e per altri 18 in bottiglia, prima di arrivare sul mercato. Offre al naso un ampio bouquet che esplode con aromi di frutti a bacca rossa in confettura, amarena, fragole, eleganti cenni tostati, cacao, caramello, note eteree che rievocano fragranze di smalto. Bocca morbida e setosa, con un buon corredo di tannini. Persistente.

Ultimi articoli

Seguici

  • No comments yet.
  • Aggiungi un commento

    Potresti essere interessato a