Luciano Coletta, Chef siciliano di lungo corso, associato alla Federazione Italiana Cuochi da quando era un giovane studente all’Istituto alberghiero, ha conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati della Cucina Italiana, organizzati da FIC dal 15 al 18 febbraio scorsi a Rimini. Il cuoco di Avola, nel Siracusano, ha conquistato il terzo posto gareggiando lunedì 17 febbraio nella categoria K1 Senior, preparando un main course, rispettando i canoni previsti per calorie e food cost. “Che fico questo halibut”: questo il nome del piatto che il cuoco siciliano ha realizzato unendo al pesce tipicamente nordico, dai sapori non troppo accesi, un contrasto di ingredienti mediterranei. Si è trattato della cottura al forno, e non fritta, di un filetto a beccafico, con sopra cipolla rossa di Tropea in agrodolce, adagiato su crema di carote di Ispica all’anice stellato. Il nome del piatto ha rispettato l’indicazione del pezzo principale utilizzato, accompagnato poi nel contesto da un cannolo salato con una mousse sempre di halibut, una sfera di tuorlo d’uovo e pomodoro, e altro pezzo di contorno, ma non meno importante, un fishburger con halibut adagiato su uno spinacino saltato e all’interno del fishburger stesso della burrata. La ricetta ha sfruttato al massimo gli ingredienti, rispettando anche l’indicazione del concorso di evitare qualunque spreco alimentare.
Per Luciano Coletta si tratta della terza esperienza ai Campionati FIC e lo Chef siciliano ha ammesso che sarebbe dovuto partire anche per le Olimpiadi di Stoccarda, ma i giorni delle competizioni coincidevano. Tra due anni, invece, appuntamento con i mondiali di cucina.
Chef patron del ristorante “Domus” ad Avola, immerso in una villa di fine ‘800, Coletta è presente nella nostra Guida Sicilia da Gustare da tempo e con orgoglio. Ha 39 anni e la cucina è da sempre la sua scelta di vita, una passione naturale, da quando era ragazzo. La cucina di Domus è tipica siciliana, ma in chiave moderna e leggera, con nuovi metodi di cottura, abbracciando naturalmente tutto il territorio siracusano e l’intera nostra Isola. Luciano non ama, infine, parlare di rivisitazione, ma se gli chiediamo quale sia il suo cavallo di battaglia, ci risponde: la pasta arriminata in chiave moderna e leggera, proposta come antipasto.
Un ingrediente, poi, che non manca mai a casa sua e nella sua cucina è dell’ottimo olio evo siciliano, che egli definisce non un condimento bensì un esaltatore dei sapori.

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