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L’Etna, il fuoco, la Terra. Un viaggio tra le interpretazioni del Vulcano: la prima serata di “Lavica Gourmet Festival”

Etna-Rosso-Barone-di-Villagrande

A Milo sul Versante Est dell’Etna, percorrendo dei tornanti alberati che ti inebriano all’improvviso d’infinito ,si arriva da Barone di Villagrande, un paradiso, con il suo panorama mozzafiato. In questa meravigliosa tenuta si è svolta  la prima delle tre serate della prima edizione di “Lavica Gourmet Festival, evento organizzato da Barone Di Villagrande e Castello San Marco e la preziosa partnership con Les Collectionneurs.

Una serata dal clima dolce, dall’atmosfera riservata, che ha visto protagonisti i piatti di Chef sapienti, ispirati all’energia e all’essenza del Vulcano, abbinati ai vini dell’azienda di Barone di Villagrande e alle cantine vitivinicole presenti con la Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna.

Il tema della serata : “L’ETNA E IL FUOCO, LA TERRA E I VEGETALI”.

Gli Chef con curiosità e con l’uso delle materie prime in dotazione , si sono ispirati , creando e donando nei loro piatti , gioia ed emozione nel guardare , odorare , annusare, assoporare e gustare la loro personale interpretazione di questo territorio.

Gli Chef ,le cantine e i produttori protagonisti della prima serata:

“Lattuga arrosto e cedro al sale” della giovane Chef  Caterina Ceraudo 1 stella Michelin e una stella verde per la sostenibilità nel ristorante  – Dattilo in Calabria.

Lattuga marinata in acqua e sale per 48 ore, la parte esterna e interna, viene estratta e viene utilizzata per glassare la stessa dopo averla arrostita. Alla base c’è un cedro sottosale,affumicato con un olio di legno di cedro e condito con acqua di pepe bianco.

Fresco ,croccante ,perfetto l’abbinamento con “Tifeo” Etna Bianco 2022 dell’azienda Gambino- presentato da Marika Mannino,Direttrice della Strada del Vino-  Carricante e Cataratto ,le note floreali,agrumate e aromatiche, anticipano un sorso fresco e sapido.

“Pasta e Patate affumicata, pecorino siciliano, basilico e pesto di pistacchio”

È l’interpretazione di Matteo Carnaghi – Chef  di W Villadorata Country Restaurant a Noto.

In abbinamento “Contrada Blandano” Etna Bianco Doc 2018 Terra Costantino-degustazione guidata da Fabio Costantino- Carricante 90%, Cataratto 10%, note aromatiche con spunti salmastri e sfumature minerali. Ingresso gustativo sapido e di grande freschezza.

Theodor Falser  1 stella Michelin al Johannesstube di Nova Levante, Bolzano.

Con la sua creazione “Tomahawk di vitello pietra lavica, affumicato con fieno Dolomitico, miso di orzo, carote nella cenere”. In questo piatto c’è tutto il calore e l’odore del fuoco.

In abbinamento “Duo” Etna Rosso Doc Contrada Moganazzi 2020 Mecori, – presentato dalla dolcissima Serena Guarrera, produttrice  di questo Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. L’elegante olfatto dona frutta rossa, grafite, pietra focaia e spezie. Sorso fresco, minerale e persistente.

“Non togliere l’osso a Mario, codone di Manzo con Maionese alla senape, cipolla e neve all’aceto”.

Il piatto di Viviana Varese 1 stella Michelin di Viva a Milano.

Insalatina dell’orto, cipollina all’aceto, maionese alla senape, tartare di Manzo cruda dell’Etna con midollo alla brace e fondo bruno, abbinato all’Etna Rosso Doc 2018  della Tenuta La Gelsomina .Nerello Mascalese e Nerello cappuccio. Lo spettro olfattivo dona cenni fruttati e speziati  che emergono da sensazioni minerali. Sorso armonico , sapido e di buon corpo.

 Ad addolcire i palati dei presenti “Terre del Vulcano, cuore di confettura di more con mousse al cioccolato di modica e Humus crumble” il dessert di

 Francesco Gatto resident Chef dell’Osteria di Barone di Villagrande .

Il viaggio enogastronomico è stato arricchito durante questa prima serata di Lavica Gourmet Festival, anche dalle degustazioni di alcuni prodotti tipici del territorio.

Un classico: “L’Arancino al Cavolo Trunzo”, presidio Slow Food dell’Osteria i 4 Archi di Milo con la Chef  Lina Castorina, accompagnata dalla passione della giovane Martina Grasso, che ha presentato il suo “Quinto Arco”, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio 2017, nuovo progetto della famiglia Grasso.

Non potevano mancare le degustazioni di olio extra vergine di Oliva di Nocellara dell’Etna. È l ’Oleificio Russo con il suo Zammara il protagonista di ogni piatto della serata.

Il  Caffè Nina- l’idea di un caffè artigianale di una giovane produttrice – e la granita artigianale alla zagara del Maestro- artigiano Franco Patanè, hanno coccolato e accompagnato gli ospiti alla fine del viaggio gustativo.

Una serata trascorsa in un luogo dipinto dalla natura e dalla mano dell’uomo. Un museo  a cielo aperto, ricco dell’energia e dello spirito di questa Terra, a portata di mano di chi ancora cerca i luoghi dell’anima e dei ritrovi piacevoli.

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