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Le Strade del Cerasuolo di Vittoria tra calici, arte, natura e storia da degustare con gli occhi, il cuore ed il palato. Le degustazioni a cura del sommelier, Fabio Cristaldi

Il Cerasuolo di Vittoria oltre ad essere l’unica D. O. C. G. siciliana (fino ad ora), ha anche la particolarità di avere un areale che abbraccia ben tre province dell’isola che sono Ragusa, Catania e Caltanissetta. Questa peculiarità riesce ad essere di notevole importanza, poiché le vigne dalle quali si vinificano le uve risentono dei vari terroir, diversi gli uni dagli altri per vini che, pur avendo delle similitudini, riescono ad avere delle caratteristiche che li differenziano, fornendo così un’ampia scelta agli appassionati ed ai wine lovers. Inoltre, se si aggiungono i diversi tipi di vinificazione (affinamento in acciaio, anfora, cemento, legno) e le percentuali dei vitigni che fanno parte del disciplinare (Nero d’Avola e Frappato), ogni Cerasuolo è una storia a sé. Ed i calici sono ambasciatori culturali di narrazioni diverse di territori che pur vicini, hanno peculiarità storico-letterarie ben contraddistinte. Emozioni che restano negli occhi e nel cuore quando poi si ha la possibilità di percorrere questi luoghi ricchi di storia. Da Comiso, nella provincia iblea, con la visita alla Fondazione Gesualdo Bufalino al Museo Civico di Storia Naturale e poi fino a Gela, nella provincia nissena con il lago Biviere, il più grande lago salato costiero della Sicilia. Lungo il percorso si continua con la visita alla splendida azienda Feudi del Pisciotto a Niscemi per continuare con la vista al Castello di Acate, in provincia di Ragusa fino all’agriturismo Il Carrubo per una cucina all’insegna dell’autentica tradizione siciliana. Un tour da raccontare quello fatto di recente e da consigliare in compagnia di calici di Cerasuolo di Vittoria Docg, ciascuno con la sua particolarità.

Iniziando da Comiso dove è stata vista la Fondazione Gesualdo Bufalino (Comiso 15.11.1920 – Vittoria 14.06.1996), dove è possibile vedere arredi artistici e di classe, con la scacchiera messa in bella mostra (passione che aveva il poeta – scrittore) e si viene proiettati indietro nel tempo per poter “assaporare” l’eleganza ed allo stesso tempo lo stile garbato e per nulla sfarzoso della casa, in maniera elegante. Passando poi al Museo Civico di Storia Naturale, dove è possibile fare un excursus di oltre un’ora per vederlo tutto e per poterne apprezzare la sua “ricchezza” di storia, di cultura e di sapere. Particolarmente interessante la sezione zoologica e paleontologica, oltre a quella dei cetacei che riserva parecchie sorprese. Tutto questo può essere paragonato ad un Cerasuolo di Vittoria con una percentuale pari fra Nero d’Avola e Frappato, che venga affinato in acciaio, ma che allo stesso tempo sa affrontare il tempo, evolvendosi con il passare del tempo, come fa il Cerasuolo di Vittoria di Tenuta Valle delle Ferle.

A Vittoria dove è stato il centro dell’attività della tre giorni, il Chiostro delle Grazie (ex sede del Consorzio del Cerasuolo di Vittoria) ha accolto le varie aziende che hanno partecipato alla manifestazione, ha saputo mettere in mostra la sua storicità tramite il cortile interno che è stato il teatro per alcune presentazioni ed il punto dove sono stati collocati i banchi d’assaggio ed allo stesso tempo al primo piano dell’edificio dove si è svolta una masterclass è stato messo in mostra uno stile più moderno e “sbarazzino”, oppure la sede del Comune di Vittoria nella sala dove è stata presentata ed avviata la manifestazione, con i suoi arredi ricchi ed imponenti porta a ricordare un Cerasuolo di Vittoria con una percentuale maggioritaria di Nero d’Avola e con il saldo di Frappato, possibilmente che faccia affinamento in botte, garantendo struttura, longevità e quella ”storicità” della prima D. O. C. G. siciliana, il Barocco di Avide.

Il lago Biviere nel territorio di Gela che per una grande varietà di volatili è un luogo di vita e di passaggio ed allo stesso tempo riesce a dare un microclima che viene ad arricchire le zone coltivate nei dintorni, riuscendo a dare un’impronta di terroir. Allo stesso tempo poter vedere come la vita proceda con i suoi ritmi, veloci in alcuni casi e compassati in altri, dà quella sensazione di come il tempo possa essere cadenzato nella maniera dovuta e voluta, quasi a poterlo in alcuni attimi “fermare”. A voler fare un paragone con una pista di un aeroporto utilizzata dai volatili che si posano o ridosso della riva del lago, oppure che si fermano sul lago per poi poter individuare la preda. Un luogo dalle molteplici sfaccettature che può essere interpretato in maniera moderna, oppure in un luogo dove il tempo passa lentamente. Un po’ come il Cerasuolo di Vittoria di Casa Grazia, il Victorya 1607, con la sua “vivacità” ed allo stesso tempo con eleganza che riesce a dare il passare del tempo in maniera cadenzata.

Passando nel territorio di Caltanissetta, a Niscemi, Feudi del Pisciotto, è la tranquillità e la grandezza, che tramite queste due componenti riesce a fornire un’atmosfera magica, quasi surreale, dove ci si lascia catturare dalla natura, con la vista dei vigneti e dalla grandezza e monoliticità dell’antico feudo, attentamente e sapientemente ristrutturato che con la sua semplicità riesce ad essere di una bellezza inebriante. Allo stesso tempo si trova un luogo di relax e di riflessione, nella sua raffinatezza e da tutto quello che riesce a trasmettere che lo rendono un qualcosa di unico. Il ritrovarsi in una proprietà di ben cinquantuno ettari, fra vigneti ed ulivi, riesce a far capire l’importanza del tempo e della natura. Il vino che può rappresentare tutto al meglio è per l’appunto il Cerasuolo di Vittoria – Feudi del Pisciotto in cui gli aromi freschi e speziati e la beva ben strutturata, vengono accompagnati da eleganza, conservando agilità ed allo stesso tempo longevità.

Acate con il suo castello dei Principi di Biscari riporta indietro con un salto nel tempo. Anche se allo stato attuale è agibile solo il pianterreno, con il suo cortile interno che mostra una struttura architettonica di notevole interesse, con due terrazzi frontali, nei quali si possono apprezzare i colonnati che nella loro semplicità riescono a dare la dovuta eleganza, oltre a mettere in evidenza anche la parte ingegneristica. Sempre nella parte interna del pianterreno è adibita la sala comunale. È stato possibile accedere fino alla parte più alta del castello dove ha una visione a 360° del territorio circostante e che allo stesso tempo si evince come sia stata nei tempi antecedenti un chiaro punto di avvistamento. Ovvio che un vino in grado di poter rappresentare al meglio tale solidità, bellezza e apprezzabilità è il BDN Cerasuolo di Vittoria Classico di Valle dell’Acate che con il suo bouquet ricco e complesso ed un sorso equilibrato si comporta come un ricco nobile saggio e colto.

Infine l’agriturismo Il Carrubbo sempre nel territorio di Acate, dove è stato possibile nella sua genuinità e nella sua forma più contadina, apprezzare lo spirito e le caratteristiche che ha fatto conoscere il territorio ragusano. I vari assaggi delle pietanze tipiche (scacce, pomodori secchi), formaggi ed altri piatti caratteristici dei luoghi che trovano il loro contesto ideale in un casale nel quale i muri sono contornati ed arredati da strumenti agricoli, oltre che da lucchetti e bilance (che ormai è molto difficile vedere in giro), giusto a voler ricordare e valorizzare il lavoro fatto in campagna che ogni giorno arriva sulle tavole di ogni casa tramite gli ortaggi ed i prodotti caseari, di cui la provincia di Ragusa è stata e ne è una valida produttrice. La similitudine con un ambiente simile è un Cerasuolo di Vittoria semplice, ma allo stesso tempo quasi scalpitante, che ha la sua personalità proprio grazie alla sua irruenza. Queste caratteristiche vengono fornite dal Cerasuolo di Vittoria di Catalano Viticoltori, che hanno le loro vigne nel territorio di Gela, ma proprio perché il vino è aggregazione ed empatia, riesce a descrivere il territorio di Acate, in questo caso l’agriturismo Il Carrubo.

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