A Palermo e dintorni la Grande Bellezza si riprende la scena. Tra suggestioni letterarie, memorie “storiche” e percorsi naturalistici, il prossimo weekeend, dal 26 al 27 marzo, torna l’appuntamento, dopo due anni di chiusura, con le “Giornate di Primavera” del Fondo Ambiente Italiano, che quest’anno taglia il traguardo delle sue prime trenta “primavere”. Dal 1993 ad oggi sono stati oltre 14 mila i luoghi di storia, arte e natura aperti in tutto il Paese con oltre 11mila visitatori. Ed è grazie ai “volontari della Bellezza” se si ha la possibilità di scoprire i tesori d’arte e cultura custoditi nelle nostre città, nei borghi, a cui si offrono “occhi nuovi” a ciò che spesso distrattamente vediamo.
Un trentennale festeggiato senza particolare esaltazione, perché la guerra in Ucraina segna uno dei momenti più drammatici della nostra storia. Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà al popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, dal Nord al Sud dell’Italia. Ma non basta! La Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese. Le “Giornate di Primavera” smuovono coscienze e conoscenze. Un contributo volontario e non obbligatorio, a partire da 3 euro, ci consentirà di dare una mano non solo a tutelare lo scrigno di tesori artistico-culturali dell’Italia, simboli della nostra identità nazionale, ma a sentirci parte della grande famiglia umana. La donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione della due giorni.
“Per celebrare il trentennale delle Giornate FAI di Primavera – afferma Sabrina Milone, Capo Delegazione FAI Palermo – abbiamo pensato a due itinerari speciali. Il primo dedicato allo stile liberty con l’apertura straordinaria del Villino Ida Basile, del Grand Hotel et des Palmes e del Circolo Unione “Palazzo Florio-Fitalia” (quest’ultimo riservato agli iscritti FAI), e il secondo al barocco con tre siti del quartiere Olivella: Oratorio di San Filippo Neri, Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria e Chiesa di Sant’Ignazio. Liberty e barocco sono due espressioni architettoniche che, con la loro ricchezza ed eleganza, hanno contribuito a rendere unica la città di Palermo”. Ma non finisce qui. “Quest’anno – continua Sabrina Milone – ricorre anche il trentennale della morte dei giudici Falcone e Borsellino e ci è sembrato doveroso omaggiare la loro memoria inserendo la visita guidata al Museo Falcone-Borsellino”.
Grazie al contributo determinante di Giovanni Paparcuri, collaboratore dei due magistrati ed “inventore” della informatizzazione, all’epoca rivoluzionaria, del Maxiprocesso, si è cercato di ricostituire quelle tre stanze del “bunkerino” a Palazzo di Giustizia che ospita il Museo, così come erano in quel periodo, ricollocandovi i mobili e gli arredi del tempo, recuperati non senza difficoltà, corredandoli di diversi oggetti personali dei due giudici. Un ponte tra il passato ed il presente nel segno della legalità.
Museo Falcone Borsellino Museo Falcone Borsellino
La Primavera del FAI apre scrigni inediti. Imperdibile per chi ha apprezzato la lettura di “I leoni di Sicilia” di Stefania Auci, la visita a Palazzo Florio, oggi sede del Circolo Unione, a piazza Principe di Camporeale, in quella che fu la residenza di Donna Franca Florio che “regnava” sull’alta società siciliana. Si potrà visitare la sua camera da letto con un bellissimo soffitto affrescato con puttini che gettano petali di rosa che si ritrovano, in perfetto riscontro, nel pavimento maiolicato, disegnato da Filippo Palizzi e realizzato da Francesco Nagar.
Circolo Unione Circolo Unione
Apertura speciale del villino Ida Basile, casa-studio del maestro del Liberty Ernesto Basile, tra i più grandi architetti a cavallo tra ‘800 e ‘900, che ha reso Palermo una delle capitali europee dell’Art Nouveau. La visita interesserà tutto il piano terra e parte del primo piano con la cosiddetta stanza degli ospiti e la terrazza, questi ultimi normalmente non visitabili. Si potranno ammirare le decorazioni del villino ed anche alcuni degli arredi originali tra cui il tavolo da disegno del Basile.
Villino Ida Basile Villino Ida Basile Villino Ida Basile
Nel segno del Liberty, l’itinerario prosegue con la visita al Grand Hotel et des Palmes, simbolo di cultura e storia della città di Palermo. Inaugurato il primo ottobre 1877, l’immobile sorge sulla prestigiosa casa appartenuta a Benjamin Ingham, per lungo tempo fu il più rinomato fra gli alberghi di lusso di Palermo. Nel 1881 soggiornò, tra gli altri, anche Richard Wagner con la moglie e fu proprio qui, in una suite di 154mq, che completò la scrittura del Parsifal. Di quel soggiorno, il Grand Hotel et des Palmes, che nel 2021 è ritornato alla sua originaria bellezza dopo un totale intervento di restauro seguendo la visione originale di Ernesto Basile che il tempo aveva cancellato, conserva ancora oggi ogni particolare tra cui il piano gran coda che il suocero, maestro Franz Liszt gli regalò.
Grand Hotel et des Palmes Grand Hotel et des Palmes Grand Hotel et des Palmes Grand Hotel et des Palmes Circolo Unione
Per gli amanti del Barocco, in pieno centro storico, da non perdere l’Oratorio di San Filippo Neri, a piazza dell’ Olivella, di solito chiuso al pubblico. E, sempre nella stessa piazza, visita guidata alle navate della Chiesa di Sant’Ignazio all’Olivella dove si potrà ammirare l’altare maggiore disegnato dall’architetto palermitano Giuseppe Venanzio Martuglio. Riaperto dopo lunghi anni di chiusura anche l’Oratorio di Santa Caterina D’ Alessandria con la decorazione a stucco ad opera di Procopio Serpotta, figlio naturale di quel Giacomo Serpotta che inventò la tecnica detta dell’allustratura.In provincia di Palermo, Le Giornate di Primavera propongono 5 percorsi storico-naturalistici all’aria aperta a cura dei Gruppi FAI provinciali: il Castello di Caccamo, il Bosco di Santa Venera a Carini, la Cascata e il Canyon delle Due Rocche a Corleone e due percorsi all’aria aperta a Isnello, uno geologico urbano e un altro naturalistico che dal centro del borgo arriverà fino al Monte Grotta Grande. Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti- Covid 19 vigenti. E per conoscere date ed orari delle visite, consultare il sito: www.giornatefai.it
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