Mare & memorie gastronomiche siciliane, il leit motiv delle ambasciatrici del gusto del Club “I Sapori della Costa D’Oro” del Flag Gac Golfo di Termini Imerese (PA). Da Aspra a Pollina, nella provincia di Palermo, circa 86 chilometri di costa e mare cristallino, la cultura della tradizione culinaria dell’Isola simbolo dell’identità di un territorio da vivere. On the road, è un’esperienza sensorialeitinerante che fa tappa nei dieci comuni del Gruppo di Azione Costiero Golfo di Termini Imerese: Bagheria, Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla Milicia, Trabia, Termini Imerese, Campofelice di Roccella, Lascari, Cefalù e Pollina.
“Crediamo che la valorizzazione del pesce del nostro mare – spiega Pino Virga, presidente del Flag Gac Golfo di Termini Imerese – attraverso l’elaborazione di piatti gourmet possa davvero l’essere il veicolo promozionale del nostro territorio”.
Diverse le attività del Gac, che ha lo scopo di preservare ed incrementare l’occupazione nel settore della pesca, con azioni anche di riqualificazione del tratto costiero con fondi UE del Programma Europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura. “Con l’obiettivo di restituire ai cittadini la fruizione del mare, abbiamo abbattuto alcune costruzioni abusive e procederemo ad un restyling della costa nel segno della legalità – continua Virga, che è anche sindaco di Altavilla Milicia. – Ad Aspra è prevista la messa in opera di due pontili galleggianti per l’attracco delle piccole imbarcazioni”.
Tradizioni marinare e iniziative 2.0 insieme con il “varo” nelle prossime settimane dell’app “Fresco in tavola”, che consentirà “ai pescatori – continua il presidente – di portare direttamente il pescato del giorno sulle tavole dei consumatori che ne faranno richiesta”.
Dalla cassata siciliana salata alle sarde a beccafico, dal capone in agrodolce alla caponata di melenzane e pesce spada, dal baccalà sfizioso con olive nere all’insalata di polpo e patate alla tipiche moffolette rustiche di olio evo con alici, caciocavallo e origano, dal bocconcino di semola di grano duro cunzato alle orecchiette con alalunga, dallo sgombro a bella vista alle polpettine di sarde al sugo alla bruschetta mediterranea con pane di Tumminia, la tappa delle ambasciatrici del gusto ad Altavilla Milcia, in occasione del 400esimo anniversario della fondazione della cittadina, lo scorso 15 settembre, è un tripudio di profumi e sapori della sicilianità a tavola.
Le ambasciatrici del gusto, Rossella Amato, Lia Bartolone, Nicoletta Campofiorito Francesca Casa, Sonia Collosi, Rossella Currieri,Rita Del Castillo, Silvana Di Fiore,Vincenzina Fricano, Graziella Gugliotta, Amtonella Lombardo, Rosa Maria Messina, Rosalia Pintacuda, Anna Saverino e, l’unico uomo della brigata “rosa”, Antonio Sireci, “pescando” nelle ricette di famiglia, hanno realizzato con passione ed impegno, un amarcord nel gusto intramontabile della Sicilia più verace. La più ricercata dai turisti. “ Quando vengono nella mia scuola di cucina per turisti a Sant’Ambrogio – spiega Sireci, ambasciatore del gusto di Pollin a- vogliono fare la pasta alla norma, gli involtini di melenzane, le sarde a beccafico”.
Al fast food, preferiscono i piatti della tradizione da condividere insieme in una casa che è anche aperta alla ristorazione. Graziella Gugliotta, ambasciatrice del gusto di Campofelice Di Roccella, di origini emiliane, nel suo home restaurant, insegna anche a “tirare la sfoglia come faceva mio padre nei giorni di domenica – racconta – e poi una volta preparati i piatti si mangia insieme”. E per chi volesse provare i suoi ravioli di cernia fatti a mano al condimento di mare, basta prenotarsi sulla sua pagina Instagram “mizzica una cuoca siciliana”.
Ama reiventare con quid artistico le classiche ricette, Rita Del Castillo, ambasciatrice del gusto di Casteldaccia, pioniera nella provincia palermitana delle “Cesarine”, la storica comunità diffusa di Slow Food per la tutela della gastronomia locale. Oggi cuoca a domicilio, ha creato in chiave salata, la Cassata siciliana, dal forte impatto cromatico anticipa alla vista, la goduria del palato. “E’ un piatto tutto mio – dice sorridendo – dove reinterpreto la Sicilia da scoprire. Un boccone dopo l’altro, racchiusa in un involucro di pane raffermo ricoperto di ricotta fresca e julienne di verdure colorate, la cassata sorprende con il ripieno di spaghetti al sugo di alalunga”.
Fa da padrona di casa, Nicoletta Campofiorito, ambasciatrice del gusto di Altavilla Milicia, con la sua caponata di melenzane e pesce spada. Casalinga, appassionata di cucina dove trascorre le sue giornate, ride. “ E pensare- dice- che non sapevo cucinare. E invece, trent’anni fa, da sposina iniziai a prendere confidenza con pentole, tegami e fornelli ed eccomi qui a condividere questa bella avventura con queste mie colleghe con le quali è nato anche un legame di amicizia. Cucinare per me- dice con un po’ di emozione- è anche un modo per ricordare la mia maestra di cucina, mia madre Agata”.
Il Club “I Sapori della Costa D’Oro” del Flag Gac Golfo di Termini Imerese è un’iniziativa che, nata dal “basso”, ha creato una sintesi tra gli attori del territorio, ciascuno impegnato in modo diverso nel settore della pesca con il duplice obiettivo di “creare una start up di ambasciatrici del gusto e dei sapori – spiega Giuseppe Sanfilippo, direttore del Flag Gac Golfo di Termini Imerese – finalizzata alla creazione di un prodotto turistico enogastronomico che è anche uno strumento di marketing molto efficace per far conoscere al grande pubblico il territorio e le eccellenze della Costa d’Oro. L’altro obiettivo – continua Sanfilippo – è quello di aggregare le piccole realtà che operano sul territorio come quella conserviera, tra le più significative insieme a quella di Sciacca, per promuovere uno sviluppo ecocompatibile perché – sottolinea – rafforzare i legami tra produttori e consumatori può garantire un valore aggiunto ai prodotti della pesca locale che sta vivendo un momento difficile.”
Il 24 settembre, la prossima tappa della ambasciatrici del gusto a Casteldaccia, nella storica azienda vitivinicola Duca di Salaparuta.
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