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La Sicilia del vino è grande protagonista al 54° Vinitaly

Presentazione Vinitaly 2022 a Palermo 320A8801-Pano

La Sicilia del vino protagonista della 54^ edizione del Vinitaly in programma a Verona, con oltre 4mila aziende, dal 10 al 13 aprile prossimi.

Saranno 185 le aziende siciliane insieme ai Consorzi che parteciperanno a quella che viene definita come “l’edizione più attesa di sempre” dopo i due anni di fermo per la pandemia. Tantissime le etichette, i banchi di degustazione per far conoscere agli operatori del settore, ai buyers internazionali, alla stampa specializzata, il “continente” enologico dell’Isola. 

Sarà un Vinitaly che trova tanti buoni motivi per essere celebrato con fiducia, e la fiducia è un sentimento che non si trova a buon mercato, si costruisce giorno dopo giorno, pardon vendemmia dopo vendemmia”. A dirlo è l’assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea, Toni Scilla, durante la conferenza stampa alla Locanda del Gusto a Palermo. Presenti Giovanni Mantovani, direttore Generale di VeronaFiere, e Gianni Bruno, direttore commerciale area Wine and Food di VeronaFiere. E la Sicilia volta pagina. “ Trovo indicativo il fatto che Veronafiere e il Direttore Generale della Fiera di Verona abbiano voluto indire una delle due conferenze stampa di presentazione del Vinitaly proprio a Palermo e con il nostro apporto – ha sottolineato Scilla. – Le carte sono finalmente in regola con Veronafiere, convinti che ciò che era stato motivo di negatività e incomprensione non solo è stato superato ma si è generata una vera e più stringente sinergia tra la nostra Regione e l’Ente fieristico, riallacciando quei fili connettivi che il vino siciliano deve poter alimentare con il sistema del vino italiano di qualità nel suo complesso e Verona – in questo scenario – è un player di primazia assoluta”.  

A queste condizioni, il Vinitaly del futuro assume un valore  ancora più significativo per la Sicilia “perchè, oggi – ha continuato l’assessore – torna a testa alta con le sue istituzioni rappresentative e nella pienezza delle responsabilità attribuite a questo nostro Assessorato a Verona, con il rango e il ruolo dovuto al vino siciliano, ai suoi territori di pregio, a quel sistema di uomini e donne, di piccole e medie imprese ma anche di grandi marchi conosciuti, che costituiscono il vertice della piramide qualitativa del sistema agroalimentare siciliano nel suo complesso.  Siamo qui – ha sottolineato Scilla – per ribadirne il valore, il profilo internazionale, l’azione innovativa sui processi produttivi, con un’impronta di sostenibilità alta e credibile nei fatti che sono il portato di scelte impegnative ma condivise e con Veronafiere intendiamo lavorare configurando una serie di sinergie di programmazione e intervento che devono rispondere ad un solo criterio: deve servire ad accrescere il valore dei nostri vini,  migliorarne la comunicazione strategica sui mercati più competitivi perché oggi c’è maggiore consapevolezza di cosa significhi produrre con qualità, piena tracciabilità di prodotto, dalla vigna alla cantina”. 

Un percorso che ha iniziato dieci anni fa il Consorzio di Tutela dei vini DOC Sicilia, presieduto da Antonio Rallo, che quest’anno, per la prima volta, sarà al Vinitaly con un proprio stand per festeggiare i suoi primi due lustri di vita (Vinitaly: c’è il Consorzio Vini DOC Sicilia con stand dedicato ai suoi primi dieci anni – Sicilia da Gustare). 

Realtà di primo piano nello scenario internazionale del vino che ha chiuso il 2021 con una produzione di oltre 95 milioni di bottiglie. “Lo strumento consortile in regime Erga Omnes è la DOC Sicilia ed è il principale, ma non l’unico nella regione, ad avere questa configurazione giuridica – ha detto Scilla –  sono uno strumento forte e credibile a sostegno di un percorso che deve sempre più affinarsi, con obiettivi, condivisi, plurali nelle soggettività coinvolte, rappresentative di un movimento di rinascita e rilancio  costante dell’agricoltura siciliana che, non può restare ferma al passato e al presente, deve guardare e preparare il futuro.” 

È stata anche presentata l’ultima indagine   riguardante “Gli italiani e il vino. Report Sicilia”. Interessanti i risultati per una regione che rappresenta il primo vigneto d’Italia per superficie. L’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor ha voluto confrontare l’attuale sentimento dei siciliani per il vino ed il quadro che  emerge indica, anche per la Sicilia, molte conferme e diverse novità nell’approccio al vino. In primo luogo, per una regione che concentra una media di consumo pro-capite di circa 4 bicchieri a settimana e una minor incidenza rispetto al dato nazionale di chi beve tutti i giorni (22%), vi è la convinzione che il consumo moderato non comporti rischi per la salute (75% delle risposte), soprattutto se “associato a uno stile di vita sano” (79%, con solo il 5% del campione che non si trova d’accordo con l’affermazione.  E se in Italia vola sempre più lo spritz, in Sicilia il vino rosso, con il Nero D’Avola, rimane il re dei consumi sia in casa che fuori, dove cresce dal 52% al 59%.  Incrementa ancora di più il vino bianco, che passa dal 18% al 33% della frequenza. Ma secondo l’Osservatorio del Vinitaly, le differenze sul periodo non finiscono qui e riguardano in particolare le scelte future dei consumatori. Sale infatti l’indice di gradimento per i vini biologici/sostenibili, che conquistano il primo posto tra i prodotti indicati a maggior potenziale di crescita nei prossimi anni con il 26% delle preferenze. Una rivoluzione verde confermata anche dalla forte motivazione sui vini sostenibili, per i quali i consumatori dell’Isola sono disposti a spendere in media quasi il 10% in più pur di sposare la scelta etica. E il consumatore siciliano ha imparato a bere meno e con maggiore qualità, segnando un vero e proprio boom dei vini biologici di cui l’Isola è leader nella produzione che, con oltre 30mila ettari, rappresenta il 34%della superficie vitata più estesa d’Italia. E per la Sicilia del vino, VeronaFiere quest’anno è un portafortuna. Ha infatti conquistato il podio alla 26esima edizione del “Vinitaly Design International Packaging Competition” per la “Etichetta dell’Anno” vinta dalla Cantina Carlo Pellegrino con quella del Marsala Superiore Riserva “ Genesi” 2014. Si è anche aggiudicato il riconoscimento per l’ “Etichetta Gdo” con il Terre siciliane Zibibbo “Cardilla” 2021.

Scommettiamo che le sorprese per la Sicilia al Vinitaly 2022 sono soltanto all’inizio?

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