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La FIP vince l’Award della Pizza

FIP - Foto 1

Selezionati, accuratamente attenzionati e, alla fine, premiati!

Corrado Bombaci, Gianluca Sozubir e Massimo Solenni, rispettivamente segretario, consigliere e socio FIP, conquistano il premio Pizza Award per il lavoro svolto in Sicilia durante l’anno con il progetto “Grani Antichi” e il “Mediterranea Pizza and Pasta Show”. Un evento annuale che, ideato dal Presidente del Movimento Italiano Pizzaioli, Francesco Matellicani, ha rivisto in pole position il team siciliano FIP.

“Nelle diverse edizioni del Pizza Award la rappresentanza FIP è sempre riuscita a distinguersi rientrando nella rosa dei premiati e il risultato ottenuto quest’anno non può che essere per noi davvero gratificante – dichiara il Presidente FIP, Giuseppe Santoro – Questi tre premi rappresentano tanto per noi, una vera e propria conferma di operare nella giusta direzione soprattutto perchè non si tratta di gare e competizioni, ma premi rilasciati per l’impegno che ognuno di noi mostra concretamente nel mondo enogastronomico”.

Fatta fede al detto “chi si ferma è perduto”, il team vincente ed altri colleghi FIP, tornano immediatamente in campo partecipando al campionato mondiale “Pizza senza Frontiere” che, secondo un programma di gare differenti, coinvolge a Rimini numerosi pizzaioli provenienti da 5 continenti diversi. Imperativo per i colleghi FIP: lasciare il segno conquistando ottimi risultati come nella precedente edizione!

“Per quest’anno la rappresentanza FIP prenderà parte alla gara componendosi di pizzaioli appartenenti a tutte le regioni italiane, compreso il team ufficiale della Sicilia, ma anche provenienti da territori esteri – spiega il Presidente FIP – A termine della scorsa edizione abbiamo portato in casa diversi premi e adesso si ripunta a far bene. L’obbiettivo sarà quello di promuovere il territorio attraverso i prodotti locali”.

Il 2024 firmato FIP si prospetta ricco di appuntamenti e costellato di attività incentrate sulla promozione del principio di sostenibilità che in primis trova applicazione nell’utilizzo di prodotti a km0. Nel perseguire tale obiettivo, infatti, l’impegno costante della FIP si individua non solo nella ricerca di proficue collaborazioni da avviare con altre realtà territoriali, ma anche nell’organizzazione di corsi di formazione e masterclass su specifici temi come il vino e l’olio.

“Abbiamo chiuso il 2023 con l’edizione zero di un evento molto importante, il “Mediterranea Pasta and Pizza Show”, sul quale stiamo adesso lavorando per la realizzazione della prima edizione che si svolgerà nel mese di ottobre nuovamente tra Taormina e Giardini Naxos. Particolarmente legati a questi luoghi poichè vi nacque la Federazione nel luglio del 2003, il nostro obiettivo sarà di dare visibilità a quella città che negli anni ci ha consentito di crescere – afferma Giuseppe Santoro – Il 2024, inoltre, vedrà ancora la collaborazione con una Condotta nella quale in passato ho rivestito il ruolo di responsabile dei percorsi enogastronomici e, soprattutto, una serie di attività volte a continuare la promozione del territorio non solo in Sicilia, ma in tutta la penisola italiana e all’estero come in Australia, India, Francia e Spagna”.

La Federazione Italiana Pizzaioli si identifica sul territorio quale punto di riferimento per tanti professionisti del settore che negli anni continuano a sposare i suoi principi e modus operandi. Dal post covid, però, nel mondo associativo qualcosa è cambiato a livello generale e il trend di partecipazione ai gruppi si sta purtroppo rivelando in calo.

“Confrontandomi con i Presidenti di altre associazioni di categoria è emerso che dal dopo covid il mondo associativo sembra essere scemato nel senso che non c’è più la partecipazione che c’era in precedenza. In qualità di Presidente FIP posso attestare che in passato avevamo raggiunto la soglia dei 3mila iscritti, ma ad oggi prevale la voglia di partecipare alla formazione e alle masterclass e non ad identificarsi all’interno di un gruppo – dichiara Giuseppe Santoro – Devo pure ammettere, però, che da quel periodo storico abbiamo scelto di fare un percorso differente  accettando un’iscrizione solo dopo aver effettuato una puntuale valutazione della professionalità del singolo richiedente. Inoltre, abbiamo anche ridefinito lo schema d’organico ideando delle fasce con rispettive responsabilità, quali pizzaiolo junior, pizzaiolo senior, socio sostenitore e i soci effettivi”.

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