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La dolcezza siciliana in un calice: quattro vini dolci per festeggiare il Natale

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Il calore del sole siciliano sembra essere intrappolato in ogni goccia dei pregiati vini dolci che offre l’Isola. Mentre il freddo dell’inverno si fa sentire altrove, in Sicilia si celebrano le festività natalizie immergendosi nella ricca tradizione enologica che da secoli contraddistingue questa terra. I vini dolci, con i loro profumi avvolgenti e i sapori intensi, diventano il compagno perfetto per brindare durante le festività.

Sia che siate appassionati del vino o in cerca di un regalo, ecco quattro vini dolci siciliani da gustare durante le festività natalizie che promettono di trasformare ogni momento in un’occasione memorabile.

AURANTIUM IGT TERRE SICILIANE GIASIRA

Nel suggestivo paesaggio ibleo, tra le città di Noto e Modica, riconosciute dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, Giasira è il risultato dell’amore profondo per la terra, quella siciliana, di Giovanni Boroli, imprenditore piemontese innamorato dell’Isola, e della moglie Isabella, veneta di padre siracusano. Dopo l’acquisto della tenuta nel 2004, il restauro dell’antico baglio, la costruzione della cantina nel 2010 per vinificare le uve subito dopo la raccolta, oggi l’azienda si estende per circa 130 ettari, delineata dai tradizionali muretti a secco, e abbraccia la filosofia di un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Se Giasira deriva dalla parola araba che, nelle sue declinazioni Gisira o Gesira, significa “Isola”, un omaggio alla zona in cui si trova l’azienda, Aurantium IGT Terre Siciliane declina il suo nome dalla parola latina aurum, oro, che richiama il colore (anche la capsula!) di questo splendido vino. Prodotto solamente nelle annate migliori, in piccole quantità (circa 500 bottiglie), da un vigneto di mezzo ettaro, è ottenuto da uve di moscato bianco, vitigno identitario di questo territorio, raccolte a mano e lentamente appassite sui graticci areati naturalmente.

Aurantium affina la sua personalità in piccole botti per cinque mesi, per fissarne il profilo aromatico, seguite da ulteriori 3 mesi in bottiglia, per raggiungere la sua massima espressione. Il risultato è un vino dal colore giallo oro intenso, illuminato da riflessi ambrati, che già dalla vista anticipa un’esperienza sensoriale unica. All’olfatto, regala piacevoli note aromatiche di agrumi canditi, frutta a polpa gialla e il fresco profumo della salvia. In bocca, il vino si svela dolce ma equilibrato, grazie a una sapiente combinazione di zuccheri residui e acidità. Le note di arancia candita, albicocche essiccate e datteri si fondono armoniosamente, creando un bouquet avvolgente che esprime appieno il calore del territorio. Questo vino, oltre a essere un accompagnamento ideale alla pasticceria secca siciliana e a crostate di frutta, si sposa perfettamente con formaggi erborinati o a lunga stagionatura. Una piccola anticipazione: dalla prossima vendemmia, Aurantium sarà designato come Passito di Noto DOC.

GRAPPOLI IGT TERRE SICILIANE VACCARO

Tra le colline della Valle del Belìce, al centro delle province di Palermo, Agrigento e Trapani, Vini Vaccaro è il gioiello enologico di Salaparuta, una terra segnata dal terremoto del 1968 e ora rinata grazie alla visione e all’impegno della famiglia Vaccaro. Fondata negli anni Settanta da Giacomo e Caterina Vaccaro, e guidata oggi insieme ai figli Laura, Carmelo, Catia ed al nipote Luigi, l’azienda si estende per 90 ettari coltivati con vitigni internazionali ed autoctoni. Fiore all’occhiello di Vini Vaccaro è la recentemente inaugurata bottaia, simbolo di funzionalità e modernità.

Tra i vini prodotti dall’azienda, Grappoli, il “nettare degli dei”, è un vino Zibibbo ottenuto da uve attentamente selezionate lasciate ad appassire al caldo sole siciliano. Dal colore giallo dorato intenso, offre al naso profumi complessi di fiori bianchi, spezie e miele. In bocca, rivela un’intensità aromatica esotica con note di frutta candita e marmellata, bilanciata da un’acidità pulita e rinfrescante.

Per la prima volta, Grappoli si propone in una nuova versione. Un’inedita collaborazione tra la famiglia Vaccaro e l’arte dei Mastri Artigiani Cioccolatieri di Novara, nata da una sinergia d’intenti e passione, si traduce in nove praline, sei al cioccolato fondente e tre al cioccolato bianco al 35%, arricchite con il nettare degli dei, la vendemmia tardiva Grappoli. Un’edizione limitata che fonde le eccellenze enologiche della Sicilia con le delizie cioccolatose del Piemonte.

GRILLODORO VENDEMMIA TARDIVA SICILIA DOC GORGHI TONDI

Fondata nel 2000 da Michele Sala e sua moglie Doretta, Gorghi Tondi è un progetto familiare basato sull’amore per la Sicilia e la sua tradizione vinicola. Le figlie Annamaria e Clara, oggi alla guida dell’azienda, portano avanti l’eredità di quattro generazioni, coltivando uve nei 130 ettari di vigneti racchiusi in un terroir unico, nelle proprietà di Ramisella e San Nicola, vicino a Mazara del Vallo, circoscritto all’interno di un’oasi naturalistica, protetta dal WWF dal 1998, quella del Lago Preola e Gorghi Tondi, che racchiude un tesoro di specie volatili e acquatiche e una flora suggestivamente rara.

Nato (per caso) nei primi anni 2000, Grillodoro è un vino unico in Sicilia ma soprattutto nel mondo. Infatti, era il 2006, quando a ottobre inoltrato, nel vigneto Grillo, affacciato sul mare, a pochi metri dal Mediterraneo, avvenne una scoperta magica e straordinaria: i grappoli rimasti sulla pianta erano ricoperti da una particolare muffa che, per un occhio poco abituato, si trattava di un semplice micelio. In realtà, era la manifestazione della Botrytis cinerea, nota come “muffa nobile”, una rarità assoluta in Sicilia, riconosciuta da Tonino Guzzo, enologo dell’azienda, che propose a Michele Sala di produrre questo unico e straordinario vino muffato siciliano.

Una produzione che oggi avviene solo nelle annate favorevoli, limitata a poche migliaia di bottiglie all’anno, immesse sul mercato non prima di tre anni e mezzo dalla vendemmia e che rappresenta la piena versatilità del Grillo. La particolare posizione dei filari, esposta all’alternanza di umidità generata dal mare, alla luce del sole e alla brezza marina, crea un fenomeno raro che contribuisce a rendere il Grillodoro un vino di inestimabile valore.

Un dorato, brillante, arricchito da leggeri riflessi ambrati, e un bouquet estremamente delicato, con note floreali di fiori d’arancio e gelsomino, accenni di zafferano e un tocco finale di miele. Al palato, si manifesta con franchezza, armonia e piacevolezza, regalando sensazioni di miele e frutta tropicale che persistono in modo appagante. Per un’esperienza di degustazione completa, il Grillodoro si sposa perfettamente con la pasticceria secca a base di mandorle, il tiramisù e i dolci di ricotta. Si rivela altresì un compagno ideale per i formaggi a pasta erborinata.

MALVASIA DELLE LIPARI DOC PASSITO BARBANACOLI

Salina mon amour è l’incipit poetico di una danza tra le vigne dell’Isola dell’incantevole arcipelago delle Isole Eolie, più precisamente nel cuore del comune di Malfa. È la storia (d’amore) dell’Azienda Agricola Barbanacoli nata nel 2020 e narrata attraverso il profumo dei vigneti, i cui custodi, Diego Taranto e Clara Schwartzenberg, hanno abbracciato l’eredità di 2,5 ettari di vitigni piantati con amore ben 40 anni fa. Una storia che si svela con il rispetto profondo per la terra e la dedizione assoluta ai dettami dell’agricoltura biologica. Nel grande vallone Barbanacoli, una sinfonia di passione per il territorio e una selezione meticolosa dell’uva danno vita ai principi fondanti che hanno ispirato questa avventura vitivinicola straordinaria, donando all’azienda il suo nome evocativo. Qui, tra le fronde dei vitigni, si intrecciano le radici di una tradizione antica e la promessa di un futuro sostenibile. Clara e Diego ritornano alle radici, abbracciando processi naturali sia nella coltivazione dell’uva che nella vinificazione. Il risultato è un connubio armonioso, prodotti unici che sono un inno all’identità del territorio e alla passione instancabile dei viticultori.

Tra le opere d’arte vinicole di Clara e Diego spicca la Malvasia delle Lipari DOC. Un caleidoscopio di sensazioni per un vino dolce prodotto con Malvasia (95%) e Corinto nero (5%). La vendemmia manuale diviene un rito, i grappoli si stendono sui graticci come un omaggio alla tradizione, baciati dal sole ogni giorno e avvolti nel manto della notte per due settimane. Dopo un appassimento delicato, le uve si trasformano attraverso una fermentazione spontanea con lieviti indigeni e un affinamento in tino di acciaio sulle fecce fini per 12/24 mesi, seguito da ulteriori 3 mesi in bottiglia. Il risultato è un capolavoro inebriante: un profumo di albicocca matura, miele e frutta secca, un gusto corposo, morbido e avvolgente, con note di dattero e dolcezza che cullano l’anima. Il colore giallo ambrato è una promessa di un’esperienza multisensoriale. L’ideale compagno per antipasti come il foie gras, complice perfetto con dolci secchi.

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