Venti storie da “gustare” fino all’ultima riga in “La cucina favolosa ” di Francesco Giuliano, dottore in linguistica mderna e chef. Edito da Antipodes, in 146 pagine Francesco Giuliano, 42 anni, palermitano doc, chef del Palermo Federazione Calcio CFA e docente di cucina e pasticceria nella formazione professionale, porta grandi e bambini alla scoperta della cucina tradizionale siciliana, tra ricette, racconti fantastici e memorie gastronomiche di famiglia. Già autore di una raccolta di poesie”Quaranta” in omaggio ai suoi primi anta e di una raccolta di favole per ragazzi, “Dolci favole per piccoli eroi”, Francesco Giuliano “racconta” emozioni, colori, ambienti e sentimenti della terra del Mito e della Bellezza per un “assaggio” culturale in grado di trasportare il lettore in un viaggio nel tempo alla ri-scoperta delle radici della cucina sicilana, crocevia di popoli e culture diverse. Il linguaggio semplice ed accattivante del libro restituisce la freschezza della felice sintesi che Giuliano ha saputo coniugare tra la passione per i fornelli e gli studi classici. ” Un artefizio letterario – spiega sorridendo Francesco Giuliano- per incuriosire il lettore a quel mondo unico e complesso che è la cucina, essenza dell’esperienza personale di ciascuno che ci accompagna fin da piccoli e, nel contempo espressione dell’identita culturale. D’altronde- continua l’autore- già nella tradizione latina con Petronio nel suo Satyricon, solo il denaro può contedere al cibo la funzione di elemento chiave della narrazione dei vizi e delle virtu di un popolo”. Mixa fantasia e ricerca storica, ingredienti necessari in cucina come in letteratura con un pizzico di madeleine del gusto, il quid che fa la dfferenza. Cosi se il racconto dei “bucatini con i broccoli arriminati” attinge ai ricordi di famiglia, la storia della genesi del pane ca meusa prende spunto dalle fonti storiche legate agli usi e costumi degli ebrei che vivevano a Palermo da cui furono cacciati con l’editto regio anno del Signore 31 marzo 1492, emanato da re Ferdinando II e dalla regina Isabella I di Castiglia , sovrani di Spagna, che ripudiarono “ogni confessione religiosa che non sia quella di nostra madre Chiesa”. Con l’incipit tipico delle fiabe”C’era una volta”, dal formaggio all’argentiera alla Norma, dalle panelle palermitane ai cannoli, dagli anelletti al forno alla mpanatigghia, solo per citarne alcune, Francesco Giuliano salva dall’estinzione alcune delle ricette tipiche dei territori dell’Isola che ha selezionato per tramandare ai giovani il patrimonio dell’identità culturale di cui il cibo è essenza. La sua ricetta? Insegnare con diletto. Già s’intuisce dalla copertina del libro realizzata dalla piccola figlia Anna, 10 anni, fumettista in erba, che ha creato il manga ” Nicaredda inta pignata” tra maioliche siciliane. Un ottimo inizio per un libro da gustare che sarà presentato a Palermo, al San Lorenzo Mercato, sabato 14 settembre alle h18,00, dalla giornalista Sefy Aiello. Presente, l’autore.
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