Tante volte, quando giriamo per le strade di Palermo, vediamo ristoranti con cucine di ogni tipo, dalle cucine orientali a quelle più ad occidente, che si uniscono in odori e sapori unici che ci fanno viaggiare con il gusto e con la mente in quei luoghi lontani che raccontano storie di culture e umani.
Oggi però parliamo di Kirmal Cucine Narranti, un’associazione che nasce nel giugno del 2020, a conclusione del progetto “Voci del Verbo Viaggiare – Accoglienza mediterranea” sostenuto dalla Fondazione Con il Sud.
Kirmal è l’acronimo delle iniziali di Kirolos, Ibra, Riccardo, Mustafa, Ameth e Lam, unica ragazza del gruppo che in seguito ha deciso di abbandonare il progetto. Questi ragazzi vengono da diversi paesi: Egitto, Italia, Senegal, Costa d’Avorio, Gambia e Vietman (LAM).
Kirolos Kamil Zaher (nome) Bebawy (cognome) è il coordinatore (presidente e rappresentante legale) del gruppo. E’ arrivato a Palermo nel 2014 quando aveva 16 anni e come molti giovani immigrati ha fatto un viaggio molto lungo e pericoloso e solo dopo 7 anni è riuscito a rivedere i suoi genitori: “Ricordo ancora per la prima volta le lacrime di mio padre che lasciò a me la decisione di partire con tutti i rischi della situazione. Partii il venerdì 5 settembre del 2014 per poi arrivare in Italia dopo 7 giorni. In quei giorni ho mangiato pochissimo ma soprattutto bevevo. Io non sapevo nuotare ma fortunatamente il mare è stato brutto solo due giorni. Adesso, cerco di ritornare ancora ad Assiut, nella parte centrale dell’Egitto, e sono molto emozionato al pensiero di potere riabbracciare i miei genitori, mio fratello e le due mie sorelle ma soprattutto i miei quattro nipotini, tra cui uno è in arrivo e una che conoscerò per la prima volta” dice Kirolos.
Kirolos ha frequentato la scuola superiore per il turismo e oggi studia al secondo anno di Ingegneria dell’innovazione per le imprese digitali: “Ringrazio i miei genitori che mi hanno dato la fiducia e oggi sono contento di renderli orgogliosi dei risultati del mio impegno. Uno dei miei sogni più grandi è parlare 5 lingue penso di essere già a un buon punto. Per il momento parlo le mie lingue che sono l’arabo e l’egiziano, l’italiano, l’inglese ed ho studiato lo spagnolo e il tedesco e poi mi piacerebbe andare anche in Erasmus per migliorare le ultime due”.
L’impresa sociale dal marzo 2021 ha stretto un accordo con il Centro Astalli Palermo relativo al comodato d’uso della sua cucina, attrezzata per poter svolgere attività di catering e preparazione di pietanze per mense ed eventi NARRATIVI di qualsiasi genere.
Kirmal, infatti, offre servizi di ristorazione per scuole, campi estivi, circoli, comunità di accoglienza, comunità per minori, case di cura e di riposo. I menù, accompagnati da piccole esperienze narrative, sono concordati sulle esigenze e sulle capacità di spesa dei clienti e comprendono ricette della tradizione siciliana e delle altre culture.
“Tra le prime esperienze che abbiamo fatto durante il periodo della pandemia, tra maggio e giugno 2020, abbiamo preparato circa 900 pasti per le persone più povere in collaborazione con il centro diaconale valdese.” afferma Kirolos.
La cena narrativa è una idea nuova lanciata da Kirmal basata sulle storie personali: “Tutti siamo in modo diverso dei viaggiatori, tutti noi portiamo delle esperienze che ci arricchiscono reciprocamente, dalle lingue che parliamo alle culture. La nostra forza sta nella nostra diversità, che sa diventare complementari, che sa produrre dialogo, scambio, confronto creativo. Le nostre storie individuali sono storie di accoglienza, e oggi sentiamo di poter accogliere, a nostra volta, nuovi viaggiatori, che siano turisti o migranti, nuovi compagni di strada, che condividano con noi i riti dell’ospitalità.”
Durante le cene narrative si sceglie il tipo di storia sulla base dei piatti che si decide di cucinare. “Abbiamo raccontato anche le leggende siciliane come quelle della testa di moro e della vecchia dell’aceto” ci dice Kirolos e continua “La cucina propone piatti tipici africani, abbiamo unito le nostre forze con i piatti che conosciamo e sappiamo cucinare bene dal Mafè senegalese al Cous cous arabo al Kosheri egiziano (un menù multietnico)”. Alcuni dei piatti in foto.
I ragazzi di Kirmal offrono un viaggio a tutti gli effetti tra cibo che viene gustato senza doversi spostare da un paese ad un altro, ma offre soprattutto i racconti del vissuto di chi ha affrontato il viaggio per arrivare in Italia.
Aggiungi un commento