E sarà Menfi, Citta Italiana del Vino 2023, ad ospitare dal 17 al 19 novembre la convention d’autunno dell’ associazione nazionale Città del Vino. Ad annunciarlo, il neo sindaco di Menfi, Vito Clemente in occasione della preview della 5^ edizione delle Terre Sicane Wine Fest che si è svolta sabato 15 luglio nella storica cantina della famiglia Planeta, a Ulmo, a Sambuca di Sicilia, sulle rive del lago Arancio.
Protagonisti i vini delle produttrici socie delle Donne del Vino Sicilia, guidate da Roberta Urso, che hanno “raccontato” nel bicchiere le tante sfaccettature del nettare di Bacco nel composito territorio delle Terre Sicane, dal mare ai monti, scrigno di biodiversità naturalistica, paesaggistica ma anche storico- culturale. Ad affascinare gli appassionati wine lower, le storie di vigne e di vite di donne che hanno “scommesso” sul valore terra, con passione, estro e professionalità. L’iniziativa, organizzata dall’associazione Enonauti presieduta da Michele Buscemi che si occupa della promozione e valorizzazione dell’enogastronomia, è stata l’occasione per presentare, en primeur, il Terre Sicane Wine Fest che si svolgerà dal 28 al 30 luglio, nella suggestiva Abbazia Santa Maria del Bosco, incastonata nella Riserva Naturale Monte Genuardo, alle porte di Contessa Entellina, Hora e Kuntisës, il borgo arbëreshë, a circa 80 chilometri da Palermo. “La manifestazione- ha detto Leonardo Spera primo cittadino di Contessa Entellina-promuove non solo l’economia del territorio ma anche l’identità della comunità; attraverso il vino vogliamo costruire un nuovo sviluppo economico che ha nell’agricoltura e nelle produzioni di eccellenza, il suo punto di forza. Volano di sviluppo socio economico del territorio anche in chiave turistica”.
Una strada già segnata in questo territorio, sin dal 2019, anno della prima edizione di Terre Sicane Wine Fest e malgrado i contingentamenti delle attività durante il periodo più complicato della pandemia.
“Soprattutto negli ultimi due anni i presidi agroindustriali presenti nella zona, grazie al supporto di campagne di valorizzazione partite dalle istituzioni locali hanno già formato un indotto che si allarga– sottolinea Spera- Un evento del genere non può limitarsi a promuovere le eccellenze produttive solo di due o tre grosse aziende ma deve valorizzare anche quelle di piccole dimensioni, per creare una rete di cantine e altre realtà zootecniche e casearie capaci di connettersi sempre di più al mondo del turismo e della ristorazione”.
Ricco il programma di Terre Sicane Wine Fest che quest’anno sposta lo sguardo oltre lo Stretto coinvolgendo le cantine della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e della Valdichiana Senese. Dalla degustazione di vini pregiati, come quella dedicata ai “Grandi rossi di Toscana e di Sicilia” a cura di Luigi Salvo, sommelier, al convegno sui modelli innovativi e sostenibili con Franco Nuccio, direttore ANSA Sicilia. Il Terre Sicane Wine Fest, tra natura, vino e cultura, si arricchisce di spettacoli e di musica live con il gruppo “Irish Leaves”, con il concerto “Carosone Band” e con lo spettacolo dell’artista Manlio Dovì, cabarettista ed imitatore, tra i protagonisti del celebre Bagaglino di Roma. Dalle bandiere blu di Lega Ambiente per le acque limpide di Menfi al silenzio dei chiostri dell’Abbazia Santa Maria del Bosco, le Terre Sicane sono un museo en plein air di bellezza. Come Contessa Entellina, con le sue viuzze in pietra, le botteghe degli artigiani che lavorano l’argilla, di artisti che danno vita a sculture, di giovani che si dedicano all’arte iconografica, sublimazione dello Spirito. Sul territorio, caseifici, aziende vinicole di giovani under 35 che hanno scelto la sostenibilità, di proprietari di aziende agricole che aprono le porte all’accoglienza autentica, facendo vivere e respirare le atmosfere della loro casa.
Il vino unisce. E negli scorsi decenni lo hanno dimostrato quanti nel territorio belicino hanno fatto della produzione vinicola di alta qualità la propria ragione di vita. A cominciare da Diego Planeta, con la Settesoli, una delle cooperative vitivinicole più grandi d’Europa nonché con l’omonimo gruppo nel cui patrimonio aziendale di 6 cantine, ne annovera due in questi territorio, quella del Baglio Dispensa a Menfi e del Baglio Ulmo a Sambuca di Sicilia; e Giacomo Rallo, creatore della Donnafugata, con le sue cantine di Marsala e Contessa Entellina. “Queste due aziende –aggiunge il sindaco Spera – saranno di nuovo i principali sponsor del Terre Sicane Wine Fest ma ad esse se ne accompagnano tante altre del territorio.
L’economia del futuro è questa. E poggia sulla produzione agricola d’eccellenza per mirare a un turismo di alta qualità: sia quello di prossimità sia quello internazionale. Voci che devono avere un peso nella programmazione della kermesse culturale di Agrigento 2025”.
Dal canto suo, Menfi, eletta quest’anno Città del Vino, svolgerà giocoforza un ruolo di traino. “Da questo territorio così fortemente vocato all’enologia oggi parte il 40% del vino confezionato in tutta la Sicilia – specifica Roberta Urso, responsabile delle Pubbliche Relazioni di Cantine Settesoli. Poiché coltivare la vigna assicura reddito e contrasta l’abbandono dei terreni, nelle campagne menfitane siamo riusciti a scongiurare il consumo selvaggio del territorio che invece, purtroppo, caratterizza molte parti della provincia agrigentina così come di altre in Sicilia. Stiamo studiando le ancora tante potenzialità inespresse di questa porzione di Sicilia agricola, caratterizzata da suoli calcarei tanto diversi che, a seconda dell’esposizione a vento e sole e dell’altitudine in collina, si esprimono sempre di più attraverso vini freschi e sapidi. Tra 15 giorni daremo il via alla vendemmia meccanica e dalla vinificazione di questo 2023, anno piuttosto particolare sotto il profilo climatico, ci aspettiamo un ulteriore step nell’evoluzione dei nostri vini”.
L’enogastronomia ha creato una grande sinergia con il turismo nei paesi delle Terre Sicane e Menfi, l’antica Inycon dei coloni Greci, quest’anno città del vino, è particolarmente al centro delle dinamiche enoturistiche. “Una vetrina che verrà confermata a metà novembre, quando proprio a Menfi l’Assemblea nazionale del vino si riunirà per eleggere la città del Vino per il 2024”, specifica il sindaco Vito Clemente.
Altro punto nevralgico del Terre Sicane Wine Fest sarà Santa Margherita Belice. “Il programma avrà nelle suggestioni del nostro palazzo Filangieri di Cutò il punto d’incontro tra i passi del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con momenti di musica e teatro che faranno da proscenio alle degustazioni – dice il critico d’arte e vicesindaco Tanino Bonifacio. Al momento stiamo ultimando la definizione degli spettacoli in programma, nel quale, intanto, è certa l’esibizione del musicista agrigentino Lello Analfino e il ‘cuntastorie’ palermitano Salvo Piparo”.
È grazie ai giovani, infine, che le antiche tradizioni agricole vengono oggi conservate e valorizzate. “L’identità territoriale è e deve sempre più diventare il perno delle attività legate alla nostra terra – dice Carolina Lala, giovane assessora alla cultura, allo sport e allo spettacolo al comune di Contessa Entellina e titolare dell’azienda zootecnica e casearia Feudo Pollichino (iscritta al Consorzio di tutela della Vastedda del Belice e del Pecorino Siciliano, entrami formaggi Dop). Questo wine fest sarà ancora una volta una vetrina importante per dare onore alle eccellenze produttive locali e mostrare la passione e la storia che le muovono. La nostra produzione avviene con tecniche tramandate dai nostri nonni, oggi supportate da moderni sistemi di controllo sulla qualità”.
“Grazie ad esperienze come il Terre Sicane Wine Fest- dice Lala, – abbiamo acquisito maggiore consapevolezza dell’unicità del nostro territorio ed abbiamo creato il nostro brand Kuntisa, che è anche un portale dedicato a chiunque voglia venire a scoprire le bellezze, le storie e l’identità della nostra terra di cui siamo orgogliosi.”
Pezzo scritto a Quattro Mani da Antonio Schembri e dalla direttrice Giusy Messina
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