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Il “gusto siciliano ” del Natale tra panettoni, buccellati, vini, spirit, liquori e qualche piacevole incursione oltre lo Stretto.

Succede ad un certo punto della vita che del Natale ne ricordi nettamente i profumi e i sapori, portando con sè quel bagaglio di ricordi che si schiude in un attimo quando anche in modo casuale, senti la scia di un odore, annusandolo anche con il cuore. Per ciascuno è diverso. Per me, ad esempio, è l’odore delle sfincette fritte, imbevute nel miele o anche nello zucchero : apre la porta dei Natali di famiglia nella sartoria delle zie a Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania, dove ogni giorno si cuciva, s’imbastivano abiti per bambine, signorine e donne, nell’allegro chiacchiericcio delle sarte. Durante il periodo di Natale, la sartoria accoglieva parenti e amici per festeggiare insieme mentre dalla cucina si spandeva l’odore dello sfrigolare nell’olio caldo delle sfincette che, chissà come, diminuivano a dismisura prima che arrivassero in tavola. Ogni tanto mi capita ancora di sentirne il profumo e di avere un magone in gola, ripensando con nostalgia a quei Natali che sapevano di autentica felicità. Ad Altavilla Milicia, il buccellato, ha il potere ” di far sentire vicino i lontani”. A dirlo è Salvatore Lombardo, che insieme al fratello Giuseppe, terza generazione, lavorano nel panificio di famiglia, Antico Forno Lombardo. Dal 1911 la tradizione dei buccellati, pasta frolla con fichi secchi e mandorle, qui si rinnova seguendo un calendario cadenzato nella preparazione che prevede già in estate la raccolta dei fichi e la loro essicazione per poi proseguire nell’alacre lavoro hand made dell’impasto e poi della messa in cottura. Piccolo o grandi, in un solo boccone, il buccellato delizia il palato e per i tanti altavillesi emigrati, è il dolce del cuore. ” A Natale – dice Salvatore- i nostri buccellati vengono spediti ovunque e a parte quelli tradizionali , aggiungiamo anche un pò di quel cioccolato che un tempo era un lusso e per colorarli, anche un pò di pistacchio”. Papà Francesco Paolo, 78 anni e mamma Rosa, non perdono di vista la preparazione di un dolce che, ancora a dispetto del tempo e delle mode, è immancabile sulle tavole degli altavillesi in questo periodo. Lo si fa anche grande, a forma di corona, e “consumarlo anche dopo pasto-chiosa Salvatore- è un momento di comunione in famiglia”. (091 952304)


Buono da sbocconcellare, è perfetto l’abbinamento con Adorè, il Moscato di Casa Grazia della famiglia Brunetti che, nomen omen, esprime al calice una grande luminosità, specchio di una terra soleggiata. Vino di equilibrata eleganza, si caratterizza per la grande aromaticità dell’uva Moscato che ben si bilancia con i sentori della citronella e del gelsomino, conferendo una piacevole fragranza gustativa. Sul finale si rivela leggermente minerale mentre la sapidità, generoso dono del lago Biviere su cui nasce, disegna un profilo inconfondibile e identitario. (www.casagrazia.com)


E restando ancora ad Altavilla Milicia, il consiglio è quello, dopo aver goduto della vista mozzafiato dal suo belvedere da Capo Zafferano alle isole Eolie, di scendere a valle e di degustare i panettoni di Gioacchino Gargano, pizza chef e patron della rinomata pizzeria “Saccharum” che, dopo anni di studi con i migliori lievitisti d’Italia, Rolando e Francesca Morandin, si è avvicinato con passione ai grandi lievitati. I suoi panettoni, da quello classico mandorlato, alla pera e cioccolato, ai tre cioccolati Valrhona (latte, fondente e bianco), cioccolato bianco con arancia, e c’è anche una versione pistacchio, conquistano per la loro autenticità e per una filosofia chiara: nessun conservante, lievitazione lenta, attenzione estrema alla struttura e alla consistenza. Ed ancora, quell’accurata selezione delle materie prime che contraddistinge il suo lavoro, sia nel topping delle pizze che anche nella preparazione dei panettoni che serviti preferibilmnente a spicchi, accompagnati da crema inglese alla vaniglia o gelato, restituiscono il piacere di coccolarsi a tavola.(www.saccharum.it)


In Sicilia, tra le novità, per restare in tema di grandi lievitati, il debutto del primo panettone alla crema di pistacchio DOP di Raffadali, nell’agrigentino, il Pistacioppo della famiglia Gacioppo che nel 2018 ha iniziato prima la coltivazione dell’oro verde e poi si è impegnata nella sua valorizzazione con diversi prodotti. Pochi pezzi, 200, ma di altissima qualità con lievitazione complessiva di circa 25 ore dove viene utilizzato il lievito madre. Un pane dolce ideale da mangiare a fine pasto ma anche anche a colazione o da regalare per stupire con gusto e raffinatezza, viene proposto insieme ad una crema al pistacchio realizzata sempre dall’ultimo raccolto dello scorso settembre (www.pistacioppo.com)


Dall’entroterra dell’Isola, arriva l’ultimo “nato” in casa Sparacello. Giuseppe Sparacello, nei suoi due locali, uno a Castronovo di Sicilia, nella provincia di Palermo e l’altro a Mussomeli, in quella nissena, ha presentato il panettone supersfizioso, al cioccolato, rum e pera. Noto al grande pubblico per le sue cassate, Giuseppe Sparacello è presente già da diversi anni nelle più importanti guide di settore, dal Gambero Rosso Pasticcieri e Pasticcerie con 2 torte alla guida 50 Top Italy Pasticcerie nella speciale classifica delle migliori cassate. Umiltà, passione e dedizione i segreti del suo successo insieme a quella capacità di puntare all’innovazione pur restando fedele al territorio. E alle sue tradizioni (www.pasticceriasparacello.com)


E per accogliere l’arrivo del nuovo anno, nel solco della Sicilia “Regione europea della Gastronomia 2025”, portiamo in tavola, nelle nostre case, prodotti born e made in Sicily. Dall’antipasto ai salumi ai formaggi alla pasta alle carni al pesce al dolce con un occhio particolare all’abbinamento con i vini. E’ siciliano, il miglior Grillo d’Italia, premiato alla 9^ edizione della Guida Essenziale ai Vini D’Italia by DoctorWine di Daniele Cernilli. E’ il “Lalùci” dell’azienda Cristo di Campobello della famiglia Bonetta, a Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, frutto della passione di uomini come Angelo Bonetta e dei figli Carmelo e Mimmo, prematuramente scomparso. “Lalùci”, restituisce nei calici il sottosuolo da cui nasce : il bouquet è lo specchio della terra siciliana, note agrumate e di fiori gialli con finale di menta e sentori marini. Al sorso è sapido e minerale con una buon persistenza aromatica e una piacevole morbidezza. Un vino “suadente” che illumina le tavole di festa. (www.bagliodelcristodicampobello.it)


Ed anche per le bollicine, la Sicila non è seconda a nessuna. E per gli appassionati di spirit e gli amanti della mixology, da regalarsi e da regalare, Christmas Box di Apenera Gin e lo special pack celebrativo per i primi due lustri di Amaro Amara, in collaborazione con la nota designer Magda Masano.
La Christmas Box di Apenera Gin, elegante e sostenibile, si presenta in un astuccio di cartone riciclato conun nastro di raso contenente la bottiglia gioiello di Apenera Gin , un distillato premiato con “The Gin Guide Awards” per il suo raffinato design. Jerry Prestigiacomo e Giusy Cipolla, cervelli ” di ritorno”, celebrano la Sicilia con botaniche locali, come bacche di ginepro dell’Etna , agrumi di Ribera e Siracusa ed erbe aromatiche di Agrigento. Le mandorle e le noci della Val di Noto aggiungono morbidezza, mentre le mele e i mirtilli dell’Etna arricchiscono il gusto( www. Apeneragin.com)


‘Lavastone’è invece uno special pack celebrativo per i dieci anni di Amaro Amara.Un regalo elegante che unisce l’artigianalità del liquore siciliano al talento della designer e ceramista Magda Masano. Il liquore, prodotto esclusivamente con scorcia diArancia Rossa di Sicilia IGP sul suolo vulcanico degli agrumeti di famiglia ai piedi dell’Etna, è uno degli amari più apprezzati in Italia e all’estero. Lo specialpack include una bottiglia di Amaro Amara e un vassoio in pietra lavica smaltata, dipinto a mano, che simboleggia la forza dell’Etna.(www.amaroamara.com)


E per un Natale senza stress, concediamoci il lusso d’indugiare a tavola. Senza fretta, con le persone che amiamo o semplicemente per il piacere di prolungare quel benessere che la convivialità regala. E’ il momento di coccolarsi con “Grappoli”, dell’azienda Vaccaro Vini di Salaparuta ,in provincia di Trapani che ha legato la vendemmia tardiva di uve Zibibbo all’arte del cioccolato Marc di Novara della famiglia Castini che da generazione sublima l’arte del cioccolato.Una sinergia d’intenti che si è tradotta nella creazione di nove praline di cui sei con cioccolato fondente al 61% e tre di cioccolato bianco al 35% con il Grappoli. Avvertenza : affrettatevi. In edizione limitata, è acquistabile sul sito e-commerce dell’azienda Vaccaro Vini (www. Vinivaccaro.com)


Buon Natale a voi tutti e felice 2025 con l’augurio di trascorrere le feste con “gusto” e gioia con le persone che amate dalla redazione di siciliadagustare.com

Giusy Messina

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