Gli amaretti di Sicilia del bar “ Campidoglio” di Sant’Agata di Militello, conquistano lo storico Chelsea Market nel cuore di Manhattan a New York. Una conquista che parte da lontano, dal 1930, e che miscela tradizione e innovazione…..
La panna di Rosario Calanni, 86 anni, del bar Campidoglio, val bene una tappa nella suggestiva località messinese, incastonata nella roccia a picco sulle acque limpide del Mar Tirreno e con lo splendido scenario di uliveti del Parco dei Nebrodi.
La ricetta di Rosario è segreta. Alla domanda: “Come la fa?”, risponde sibillino: “Bisogna saperla fare!” e aggiunge un sorriso sornione, rivelando lo sguardo vigile di chi all’avanzare del tempo fa uno sberleffo. Con lui, la moglie Agostina Rosella, 81 anni, compagna di vita e di lavoro, che ogni mattina, dal ’64 ad oggi da quando Rosario ha continuato l’attività del padre, con il suo candido chignon e gli occhi vivaci come due spilli, è la “regina” del bar Campidoglio, nell’omonima via. Nulla sfugge al suo sguardo attento, controllando che tutto lì fili liscio, dal laboratorio di pasticceria dove lavora il figlio Giuseppe, 58 anni, a quello che avviene soprattutto all’esterno. Anzi più precisamente nel mondo, perché da quando il figlio Sebastiano, detto Nuccio, 57 anni, ha deciso sei anni fa di occuparsi tout court della commercializzazione, promozione e marketing dando uno slancio nuovo all’azienda di famiglia, ha spiegato le vele per orizzonti lontani. Con successo.
“I nostri dolci alla pasta di mandorla hanno conquistato infatti il Chelsea Market, must di New York con Buon’Italia, l’esclusivo circuito di primizie gastronomiche – spiega Nuccio – ritenendoci all’altezza di rappresentare l’eccellenza del made in Italy”. Nuccio Calanni ha deciso di trasfondere nel bar Campidoglio l’esperienza di manager di una multinazionale automobilistica dove ha lavorato per oltre 25 anni, in giro per il mondo. Ha un progetto visionario, quando decide nel 2014 di dare una svolta alla sua vita: ritornare alle radici ma con la testa proiettata al futuro. “Avevo viaggiato molto per lavoro e capivo che oltre lo Stretto c’era un mondo da conquistare con quelle delizie che in modo artigianale – racconta – la mia famiglia tramandava da ben tre generazioni. Avevo chiaro che, se volevo che il nostro prodotto fosse riconoscibile ed apprezzato, dovevamo puntare sempre di più alla qualità delle materie prime, valorizzando quel grande patrimonio di biodiversità, davvero unico della Sicilia. Ma non bastava. Dovevamo anche creare un modo nuovo di presentare le nostre tradizioni dolciarie, come i tipici cannoli con la ricotta, con un’immagine diversa, fuori dagli stereotipi”.
Nuccio Calanni, studia. Si confronta con le esigenze dei clienti esteri, non solo del resto d’Italia ma anche statunitensi, tedeschi, svizzeri, spagnoli. Crea un kit particolare in modo che il cliente, a casa come al ristorante, possa gustare il sapore del dolce, simbolo della Sicilia, in tutta la sua freschezza. “Ho fatto vari tentativi – dice sorridendo – per poi creare infine un packaging dove ciascun elemento del cannolo, dalla cialda alla crema di ricotta dei caseifici delle Madonie o dei Nebrodi alla granella di pistacchio allo zucchero a velo siano distinti per poi essere assemblati direttamente dal consumatore”. Un’idea che premia la pasticceria “Campidoglio”, che viene scelto dal settore dell’Ho.Re.Ca., che si rivolge ad un target medio-alto. “L’esportazione – spiega l’imprenditore – è il core business dell’azienda. Siamo in grado di produrre fino a 10mila cannoli al giorno e sempre in modo artigianale”. Il valore aggiunto è l’adozione ed il rispetto delle certificazioni che ne garantiscono, sia all’interno che anche fuori dai Paesi dell’Unione Europea, la sicurezza alimentare. Fin dal 2016 ha iniziato a produrre secondo gli standards del Global Food Safety Initiative, adottando quindi la metodologia HACCP, un sistema di gestione della qualità documentato e il controllo degli standard ambientali, di processo e del personale all’interno del sito produttivo. “Un percorso impegnativo – spiega Calanni – ma necessario se vogliamo essere competitivi nel mercato globale”.
“Campidoglio”, è una delle poche pasticcerie, se non l’unica italiana, ad avere la certificazione Kosher, un marchio di garanzia per gli ebrei, nel rispetto delle leggi della Torah che stabiliscono regole alimentari ben precise. Nei giorni del lockdown, Nuccio Calanni non ha avuto il tempo di deprimersi. “E’ un lusso che chi ha un’attività non può permettersi perché – dice – tra spese da sostenere e la responsabilità del personale che purtroppo siamo stati costretti a ridurre e a mettere in cassa integrazione, era necessario inventarsi subito qualcosa”. L’asporto e il domicilio per gli abitanti di Sant’Agata di Militello sono state le azioni locali messe in campo insieme all’adozione di strategie 2.0, che hanno visto aumentare l’e-commerce con una crescita del 100%. La voglia di “graffiare” vince la paura. Nuccio, durante i giorni di chiusura forzata per il Covid19, cerca e trova nuovi clienti in grado di apprezzare le sue specialità anche in Belgio e in Olanda e per l’estate 2020 è già pronto a lanciarsi in una nuova avventura. I gelati e la pasticceria “Campidoglio” si trovano anche al disco pub “Karibe” sul lungomare di Sant’Agata di Militello, il luogo privilegiato della movida per migliaia di giovani. “Ne parlavamo da anni – racconta – ma adesso è arrivato il momento di fare squadra se vogliamo che l’economia torni a circolare”. I gusti di quest’estate un po’ speciale al “Campidoglio” hanno, tra le novità, il mango e l’arancia. Ma qui non c’è che l’imbarazzo della scelta tra granite, tartufi, coni, le classiche brioches con il “tuppo” tipiche messinesi e soprattutto quel gusto leggero della spensieratezza che accompagna ogni nuovo inizio.
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