Vi sono uomini che hanno segnato la storia di un territorio e di un vino e di cui spesso si parla poco. Ce n’è uno, in particolare, che a buon diritto può essere definito come uno dei padri fondatori del Cerasuolo di Vittoria, ormai scomparso da 13 anni, ma che reputo sia stato fondamentale per la promozione della cultura del vino. Si tratta del Col. Giuseppe Coria definito dai più il vignaiolo, il curioso appassionato, il bibliofilo. L’occasione di poter parlare di lui mi viene da una bellissima iniziativa, svoltasi alcuni giorni fa a Ragusa Ibla ed organizzata dalla Confraternita dei Cenacolari dell’Antica Contea proprio per commemorare il col. Coria, suo socio. Vittoriese, classe’30, fu Tenente colonnello a Verona al Comando FTASE della Nato dove ebbe modo di conoscere e fare amicizia con molte persone del settore vitivinicolo ed agroalimentare fra cui Guido Veronelli e le fondatrici della rivista La Cucina Italiana, ossia Anna e Mina Gosetti Della Salda, di cui divenne collaboratore. E fu proprio a Verona che pubblicò il suo primo libro “L’Enciclopedia dei vini italiani” (1973) che per quell’epoca era una delle poche opere complete sull’argomento vino. A causa di un incidente di servizio, Coria ritornò a Vittoria dove avviò una piccola attività come viticoltore continuando a scrivere di vino e delle tradizioni locali. Fu proprio Coria che riuscì a far conoscere e promuovere in quegli anni il Cerasuolo di Vittoria, all’epoca poco noto e sottostimato: fu uno dei primi ad imbottigliarlo con il “tappo da sughero”e a presentarlo con tutta la dignità che era giusto avesse, dando altresì prestigio alla sua città, che amava molto. Si dedicò così anche all’attività giornalistica prestando anche la propria collaborazione al Comune dove veniva chiamato il colonnello. Era un brillante scrittore! Fra le tante cose, fu socio onorario della Confraternita dei Cenacolari a cui donò numerose pubblicazioni e libri, quelli che oggi noi tutti possiamo ammirare nella bellissima biblioteca finalmente inaugurata.