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Il cerchio della storia si chiude. Val Paradiso, l’imprenditoria virtuosa per rendere la Sicilia di nuovo Magna

Il passare del tempo viene scandito da trionfi e altrettanti traguardi e dopo 20 anni Ulisse torna dove tutto ebbe inizio. A suggellare nuovamente il patto d’amore con Penelope, il ricordo condiviso del mistero del loro talamo nuziale, retto da un tronco d’ulivo, il più maestoso albero del bosco reale.

Il passare del tempo viene scandito da trionfi e altrettanti traguardi e dopo 20 anni la famiglia Carlino torna, con la mente, dove tutto ebbe inizio. A suggellare nuovamente il patto d’amore con Agrigento, il ricordo condiviso dell’ispirazione del loro progetto, retto dal tronco degli ulivi, gli alberi più maestosi di un bosco reale e paradisiaco.

Amore per la conoscenza, ingegno e sperimentazioni continue. Le analogie tra Ulisse e i fratelli Carlino sono molte e si riflettono tutte nella specifica scelta imprenditoriale che in famiglia si segue con passione e metodo: in quel di Val Paradiso negli ultimi 20 anni si è consumata una storia mitica, ma profondamente radicata nella terra siciliana. 

Il pretesto della squisita conversazione avvenuta con Massimo Carlino, mente e cuore di Val Paradiso, è stato il concretizzarsi di un progetto iniziato nell’Akragas antica, sviluppato nel corso dell’ultimo anno e destinato a essere raccontato dai nipoti dell’Agrigento moderna: la bottiglia monumentale in ceramica e in edizione limitata per l’olio Diodoros, un EVO fruttato dal sentore di carciofo e erba fresca con note piccanti e amare, ottenuto dalla molitura dei frutti delle piante secolari di incerta cultivar del parco della Valle dei templi. 

Una colonna dorica, rivisitata in chiave moderna dalla sapienza e dalla tecnica dei grafici di Atelier 790, guidati da Antonio Giancontieri, che riesce nel compito, per nulla facile, di omaggiare il passato, celebrare i risultati del presente e porsi un obiettivo per il futuro.

Ed è proprio percorrendo le vie del tempo con massimo Massimo Carlino che il progetto Val Paradiso si può capire e apprezzare in tutta la sua portata innovativa e lungimirante.

Cos’è per lei Val Paradiso in breve?

Val Paradiso non è solo un’azienda che produce olio, ma un modo di produrre olio, quasi una filosofia che coniuga principi e azione. Quando 20 anni fa il progetto è decollato, volevamo trasmettere i nostri valori, la passione per la terra, l’amore per la Sicilia, una scelta imprenditoriale fatta di serietà e competenza. Le nostre idee sono radicate in 130 ettari diverse cultivar di ulivi, Biancolilla, Nocellara del Belice e Cerasuola, e rafforzate dalle attenzioni che prodighiamo nel prendercene cura e che poi si riflettono nel gusto e nella qualità del prodotto finale.

Infatti nel 2021 l’olio EVO IGP BIO di Val Paradiso è stato eletto miglior olio di Italia. Ma sembra che questo riconoscimento oltrepassi i confini geografici…

Abbiamo rinunciato all’uso di prodotti sintetici, pesticidi e insetticidi di ogni genere. La nostra priorità non è mai stata tanto una produzione di quantità, ma un prodotto qualitativamente superiore, che preservi anche la ricchezza del terreno che lo rende possibile. 

È una strategia anche economicamente penalizzante, se vogliamo, ma abbiamo scelto di salvaguardare il terreno, di non inquinare le falde idriche, di seguire i rigorosi disciplinari di agricoltura biologica voluti dalla comunità europea (Reg Ce 848/2018) e oggi raccogliamo i frutti di quelle scelte lungimiranti e decisamente controtendenza per la Sicilia di 20 anni fa e forse anche di quella odierna. L’olio EVO IGP è Bio per natura e a dirlo siamo solo noi, ma soprattutto gli enti accreditati della Svizzera (Bio-Suisse), del Giappone (JAS) e degli Usa (NOP), conosciuti per la rigidità dei controlli e i criteri stringenti che applicano ai prodotti.

A Naro, nonostante si respiri aria di storia, siete decisamente orientati al futuro, tanto da volerlo preservare. Proprio come fate con la tradizione. 

Esattamente. La nostra agricoltura è biologica e sostenibile al 100%. Abbiamo capito che per avere rispetto del consumatore bisogna rispettare anche la natura, così portiamo avanti la nostra visione imprenditoriale, attraverso un’agricoltura  e un’industria biologica. Il nostro impianto produttivo è alimentato con energie rinnovabili e il processo non prevede scarti. 

Il frantoio che si occupa della molitura dell’olio, che avviene rigorosamente a freddo, è alimentato da energie rinnovabili, quella eolica e quella solare. Inoltra dagli sfalci di potatura fino alla sansa e ai noccioli di olive, tutti i materiali ‘di scarto’ li adoperiamo come combustibili o li convertiamo in Bio-Massa. 

La qualità non è una caratteristica ‘magica’, ma si ottiene attraverso un percorso strutturato, seguito con metodo, le cui tappe sono previste e affrontate con consapevolezza e prospettiva.

Qual è la prossima tappa del percorso di Val Paradiso?

La prossima tappa la stiamo già attraversando. Quello di ‘Accademia Val Paradiso’ è un progetto che ci rende molto orgogliosi e che mi ha dato già molte soddisfazioni. Quest’anno abbiamo accolto 300 persone: turisti incantati dal vento che scuote le fronde degli ulivi, cultori del buon cibo e tanti curiosi, affascinati dal mondo dell’olio, ma anche operatori qualificati del settore.

L’obiettivo è quello di istituire una scuola permanente dell’olio.

“Accademia Val Paradiso” è un modo più diretto ed esperienziale di raccontare Val Paradiso e i suoi valori. Tra tour, degustazioni e vere e proprie masterclass ci rivolgiamo a tutti, perché la cultura è così: democratica.  

Olio, cultura e democrazia. Così ritorniamo dove tutto è cominciato: ai greci, alla fiorente ricchezza di Akragas, alle colonne dei templi. Cosa vi aspettate dal progetto Diodoros?

Non lasciamo mai nulla al caso. L’edizione limitata della bottiglia Diodoros ci proietta fuori dai confini, considerati tipici, dei prodotti agroalimentari. L’ulivo è coltura e cultura e vorremmo che questa bottiglia ne diventasse simbolo unitario. E con noi anche Coop Culturae che gestisce alcuni importanti siti museali dell’isola e che è interessata ad ottenere diversi esemplari della bottiglia celebrativa.

Questa retrospettiva sui 20 anni di attività di Val Paradiso, che, scommettiamo, è anche un’anticipazione dei successivi 20, ci riporta giustamente alla mente proprio lo storico siciliano Diodoro Siculo e la sua visione della storia ciclica, che forse ci sentiamo di sottoscrivere, pensando alla famiglia Carlino.

Grazie alla loro competenza, al metodo, alla lungimiranza delle prospettive, “la visione è un talento” come precisa sempre Massimo Carlino, siamo sicuri che Val Paradiso è una di quelle aziende del territorio che farà Magna la Sicilia. Di nuovo.

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  • Angelo
    04/12/2022 alle 18:05

    Bravi con l’olio nel perdurare della Democrazia come nel nostro mondo greco!

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