La settima edizione di Welcome to Paradise, a Modica, sarà il primo progetto al mondo di arte contemporanea dedicato a Papa Francesco.
Tra le iniziative, una riflessione sulla guerra e l’intolleranza religiosa, con un pensiero alla Palestina
A poche settimane dalla storica visita di Papa Francesco alla Biennale di Venezia, il 22 giugno a Modica (Ragusa) si inaugurerà la settima edizione della rionale d’arte Welcome To Paradise, che quest’anno si intitolerà proprio “Francesco World”, con oltre trenta artisti chiamati a misurarsi con le parole del Pontefice sull’umano e sull’umanità. «Attraverso le nostre opere e ispirandoci al pensiero del Papa – spiega il direttore artistico Marcel Cordeiro – paleremo di guerra, pace, misericordia, ecologia, spiritualità, immigrazione, intelligenza artificiale, anziani, mondo lgbtq+, femminicidi, abbandono, miseria, fame, disabilità, felicità».
L’opera simbolo di “Francesco World”, firmata proprio da Cordeiro, sarà un’installazione che ricostruisce la figura di Papa Francesco all’interno di un bagno chimico e troverà spazio in una zona centrale del Paradise, allestito tra i vicoli del quartiere di Monserrato, per la cui riqualificazione e rigenerazione è nato, ormai molti anni fa, il progetto di questa rionale d’arte. «Tutti ricordano quando, a marzo 2017, durante una visita a Milano Papa Francesco ha usato un bagno chimico di fronte a migliaia di persone», spiega Cordeiro: «Con quella sola immagine, così simbolica e potente, Francesco ha abbattuto secoli di bon ton e ipocrisia e al stesso tempo si è mostrato nudo nella sua umanità. La potenza di quel gesto simbolico ci ha ispirati per la creazione di un’edizione di Welcome to Paradise piena di umanità, appunto, ovvero innanzitutto piena di vita, ironia, colori, oltre a tanti temi su cui riflettere».
Per un mese intero, infatti, fino al 22 luglio, le opere saranno visibili giorno e notte, gratuitamente, in un itinerario a cielo aperto tra i vicoli del quartiere.
Tra i temi non poteva mancare un riferimento all’orrore quotidiano di morte e distruzione a cui si assiste dall’inizio del conflitto tra Israele e Palestina, cogliendo l’occasione di un tragico anniversario che riguarda proprio Modica quest’anno: «Esattamente 550 anni fa, nel 1474 – ricorda Cordeiro – a Modica ci fu un terribile eccidio nel quartiere ebraico di Cartellone, che portò alle morte di 360 persone. Ricorderemo quell’episodio con un’installazione dal titolo ‘La stella del Dialogo’, che ci porterà a una riflessione sull’intolleranza religiosa nel presente, richiamando ancora una volta l’appello di Papa Francesco alla via del dialogo per la costruzione della pace».
«Al Paradise non facciamo l’arte, la cerchiamo!», conclude Cordeiro invitando alla condivisione del progetto che vedrà coinvolti anche creativi, fotografi, designers, architetti: «Più volte il Papa ci ha ricordato che gli artisti sono nel mondo, ma sono chiamati ad andare oltre, perché solo l’Arte, come ha detto lui,‘può superare gli egoismi, creare arcipelaghi di collaborazione, contrastare la tendenza al rifiuto dell’altro, la paura del povero’».
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