Intraprendente e amante dell’adrenalina lui, semplice e posata lei! Giuseppe Geraci e Alessandra Quattrocchi restano attratti l’uno dall’altra nel lontano 2008 quando, tra i banchi di scuola dell’istituto turistico di Milazzo (Messina), i loro sguardi si incontrarono per la prima volta. Iniziava così una storia intensa dove vita privata e lavoro oggi si fondono in un connubio perfetto, capace di forgiare solide basi sulle quali dar vita ad un grande amore, rafforzatosi negli anni sempre più. Due caratteri totalmente opposti, ma in una visione d’insieme decisamente complementari. Lei, con la sua spiccata capacità di gestione della contabilità e la passione per il mondo del vino; lui, piuttosto creativo e appassionato per la gastronomia, trovano massima realizzazione all’interno di quel ristorante che, dopo aver concluso gli studi, decisero di inaugurare in provincia di Messina. Alessandra Quattrocchi e Giuseppe Geraci, rispettivamente sommelier e chef del Modì a Torregrotta, condividono da anni lo stesso ambiente di lavoro, fatto di pentole, fornelli, materie prime d’eccellenza ed etichette di prestigio, trascorrendo insieme quasi l’intera giornata. Un’impresa eroica, potrebbe essere definita dai più, ma per loro è semplicemente qualcosa di straordinario e divertente!
“Condividere tutte queste ore insieme, soprattutto all’inizio, non è stato facile, – spiega Giuseppe – spesso portavamo a casa i problemi del lavoro, ma con il tempo abbiamo imparato a separare le due cose. La nostra vita privata si svolge principalmente “lavorando” ma, essendo anche la nostra passione, il lavoro diviene un divertimento per il tempo libero che trascorriamo assaggiando vini, mangiando nei ristoranti e visitando cantine”.
Punto un po’ dolente per il loro amore, l’essere centauro di Giuseppe, da sempre appassionato delle due ruote e costantemente attratto dagli sport estremi, a differenza di Alessandra che con decisione rifiuta l’elevata velocità. Tuttavia, quel che ad un primo istante può apparire un aspetto penalizzante, si rivela ben presto l’occasione per contrastare tutte quelle ore trascorse insieme ristabilendo, così, quel perfetto equilibrio in grado di rendere il loro amore indissolubile. “Alessandra non mi ha seguito in questa mia passione per i motori, ma da scapestrato quale sono nel tempo libero colgo subito il momento per prendere un po’ di vento in faccia – afferma lo chef Geraci – ma anche solo per staccare un attimo e alla fin fine ci sta dedicarsi a cose diverse”.
Tredici anni fa Cupido decise di scoccare quella fatidica freccia, che fece breccia nel cuore di Alessandra, ma il loro amore fu subito affidato alla passione per la ristorazione che lo mutò in un qualcosa di straordinario, un piccolo grande amore destinato ad accrescersi e consolidarsi giorno dopo giorno. “Frequentavamo gli stessi corsi, perché entrambi eravamo interessati all’indirizzo alberghiero, che a breve avrebbe dovuto avviarsi all’interno della scuola – spiega Alessandra – e ad unirci furono proprio le nostre passioni, la mia per la sala e la sua per la cucina – continua. – Lavorare nella stessa attività credo che nel nostro caso ci fortifichi abbastanza, perché alla fine siamo impegnati in settori diversi, quindi ci consente di ritagliarci i nostri spazi pur nello stesso ambiente”. E così, se nel quinto canto dell’Inferno della Divina Commedia, Dante disse per Paolo e Francesca: “Galeotto fu il libro e chi lo scrisse”, per Giuseppe e Alessandra galeotta fu l’enogastronomia che li unì in un amore straordinario.
Liliya Sarhosh
14/02/2022 alle 21:49Brava!!! Conosco questi ragazzi..sono straordinari!
Aggiungi un commento