Ciò che di buono ed esclusivo crea il territorio dell’Etna ne è un esempio l’olio extravergine prodotto in questa zona della Sicilia e che si fregia del marchio DOP. È qui che i tradizionali terrazzamenti ed i muretti a secco in pietra lavica ne disegnano in modo unico il paesaggio, mentre il clima ventilato e il terreno vulcanico donano quel qualcosa in più all’olio etneo.
Ed è di questo straordinario prodotto che ieri mattina si è discusso all’Abbazia di Santa Maria di Licodia nel corso del convegno dal tema “Un vulcano di benessere e gusto: DOP Monte Etna” promosso dall’associazione Evo Siculo, dal Consorzio di tutela dell’olio Dop Monte Etna e dall’APO, la società cooperativa agricoli produttori olivicoli. I relatori presenti si sono soffermati su diversi aspetti della coltura dell’olivo e dell’olio: il noto capo panel Ercole Aloe si è soffermato sulle corrette pratiche agricole e su quanto esse possano incidere sulla qualità del prodotto finale, la biologa Antonella Stimoli ha evidenziato gli aspetti salutistici dell’olio evo mentre Giosuè Catania, presidente dell’APO, ha posto l’accento sul valore di questo prodotto, che meriterebbe ancor di più di essere promosso perché si tratta di un vero e proprio frutto identitario di questo territorio vitale e generoso.
Presente anche la food blogger Federica Genovese il cui intervento ha riguardato invece l’importanza dei grani antichi nella nostra alimentazione. Ed è stato proprio il pane condito con olio evo che ha chiuso la mattinata dedicata alla DOP Monte Etna: la sua degustazione è stata un’anticipazione del gustoso pranzo poi seguito all’interno dell’Abbazia antico rettorato benedettino del XII secolo, ricco di storia ed immerso in un’atmosfera che rilassa gli animi. A curare il menu lo chef Moreno Emmi (nella foto, sotto, a dx con Giosuè Catania). Dopo il benvenuto curato dagli studenti dell’Istituto Alberghiero di Giarre che hanno proposto il finger vincitore del concorso enogastronomico “Scale del Gusto” di Ragusa Ibla, è stato un susseguirsi di pietanze dove le verdure spontanee dell’Etna incontravano i sapori degli orti e dei boschi regalando una vivacità di colori ed una piacevolezza al palato; piatti tutti esaltati dalla bontà dell’olio Nocellara dell’Etna ed impreziositi dai fiori eduli di Jungle Farm.
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