Wine & fashion, con Donnafugata e Dolce & Gabbana insieme, la Sicilia delle eccellenze protagonista. Ambasciatore, il rosso “Tancredi”, vino iconico dell’azienda storica del vino made in Sicily nel mondo che, dopo il il successo delle edizioni limitate di Tancredi 2016 e 2017, con l’annata 2018 l’intera produzione del prestigioso rosso entra permanentemente a far parte dell’esclusiva gamma di vini che sigla la partnership tra le due prestigiose realtà isolane.
Insieme al rosato “Rosa” e alle ultime produzioni di pregio dell’Etna, il bianco “Isolano” e il rosso “Cuordilava”, portano i colori, i profumi e la cultura siciliana nel mondo.
” E’ un patrimonio di identità che abbiamo portato in dote alla partnership con Dolce&Gabbana – dice con orgoglio Josè Rallo, amministratrice delegata di Donnafugata – Un segno importante che rende ancora più forte e di ampio respiro il legame di sinergia con una delle case di alta moda più rinomate del made in Italy. Da ora in poi, l’intera produzione di Tancredi vestirà la creatività e lo stile di Dolce&Gabbana su tutti i mercati e in via permanente.”
Un vino rivoluzionario quello creato da Donnafugata nel 1990 con un blend per quell’epoca innovativo di un vitigno autoctono, il Nero D’Avola con uno internazionale, il Cabernet Sauvignon, come è il personaggio a cui la famiglia Rallo si è ispirata.
Il nome Tancredi infatti rievoca uno dei protagonisti del celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa “ Il Gattopardo” interpretato nell’omonimo film di Luchino Visconti dall’affascinante Alain Delon, il nipote prediletto del principe di Salina, proprio per la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti.
Dolce&Gabbana ha curato l’immagine di questo vino, rendendo omaggio proprio al contrasto fra tradizione e modernità che Tancredi riassume in sé: e se l’oro, il blu e le linee sinuose di ispirazione barocca celebrano i fasti dell’aristocrazia ormai in declino, il rosso, il verde e le figure geometriche appuntite rimandano ai nuovi valori rivoluzionari che si stanno affermando in Sicilia dopo l’Unità d’Italia e che preludono alla storia contemporanea dell’Isola. Creatività e artigianalità insieme, per un vino simbolo dell’identità siciliana.
Alcune note tecniche del “Tancredi 2018” per meglio apprezzarlo. Prodotto con uve di Cabernet Sauvignon, Nero d’Avola, Tannat e altre uve nella Tenuta Donnafugata di Contessa Entellina e dei territori limitrofi, nel cuore della Sicilia sud-occidentale, fra i 200 e 500 metri s.l.m, da vigneti in collina su terreni argillosi, il “Tancredi 2018”, nasce da un attento lavoro in vigna e in cantina.
La gestione integrata delle pratiche agronomiche, dalla potatura ai diradamenti fino alla scelta dei diversi momenti di raccolta, ispirata ad una viticoltura sostenibile, ha permesso di avere uve sane e ben mature. La vendemmia delle uve destinate al Tancredi si è aperta nella prima decade di settembre con la raccolta di Nero d’Avola e Tannat, e si è conclusa con quella del Cabernet Sauvignon intorno alla metà di settembre.
Vinificazione e affinamento: fermentazione in acciaio con macerazione sulle bucce per circa 14 giorni alla temperatura di 28°-30° C. Affinamento per 12 mesi in rovere e almeno 2 anni in bottiglia prima dell’uscita.
Note di degustazione: Tancredi 2018 è di colore rosso rubino intenso; all’olfatto si distingue per le note fruttate di prugna e mirtilli, seguite da delicate nuances speziate di liquirizia e tabacco dolce. In bocca è pieno ed avvolgente, con una beva invitante; il tannino è molto fine e dalla trama fitta; persistente ed elegante è il finale.
“Tancredi” si sposa perfettamente con piatti di carne rossa e cacciagione; altrettanto appagante è l’abbinamento con il tonno o pesci grassi. Si può stappare al momento se servito in ampi calici, con larga imboccatura e buona altezza.
Ottimo a 18°C.
Un vino da godere subito o collezionare e, se ben conservato, la sua longevità va oltre i 20 anni.
Un vino cult per palati non convenzionali.
Contessa Entellina
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