PALERMO. C’è aria di grandi cambiamenti da “Stabile 169”: in cucina arriva lo chef Riccardo Raccuglia e con lui un nuovo menù. Piatti originali e ricercati che contengono tradizione e talento di chi porta con sé un bagaglio di esperienze maturate in importanti ristoranti italiani.
Il locale palermitano di Laura Caliri e Antonio Dolce, del resto, è ormai diventato un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola. Con l’arrivo del nuovo chef, adesso si punta all’eccellenza. Raccuglia è deciso a dare una sua impronta, una svolta che porterà con sé quell’entusiasmo che, unito a professionalità, amore, creatività e tecnica, renderà ogni portata un’esperienza unica.
La cucina di Raccuglia è una cucina limpida, sincera, fuori dagli schemi, elegante e antispreco che punta ad esaltare la materia prima. Prodotti locali selezionati da piccoli fornitori artigianali e che provengono da filiere controllate e sostenibili. Un’arte contemporanea che guarda al passato, alla tradizione del territorio, dove la genuinità fa da padrona in un menù, rigorosamente stagionale, che si rinnova.
Pochi ingredienti nel piatto, perfettamente abbinati e ciascuno distinguibile dagli altri “Così da rispettare la massima capacità di espressione del gusto dei singoli ingredienti attraverso l’uso delle tecniche più innovative”, spiega chef Raccuglia.
I piatti contengono tutti i sentori della Sicilia, la sua amata terra di origine, così da evocare nella memoria dei commensali i ricordi più cari e condurli verso un indimenticabile sentiero dell’estasi del gusto.
Innovazione e tradizione si fondono in un unico locale grazie alla presenza del maître Emanuele Ferrara, storico professionista della cucina flambé nel capoluogo, che, in termini di accoglienza e professionalità, è da sempre impeccabile.
“Stabile 169” si conferma, così, un ristorante dove primeggia la semplicità sia nell’estetica che nei sapori di terra e di mare ben bilanciati, delicati e leggeri. Il fulcro della cucina è la volontà di esaltare la genuinità dell’ingrediente e perseguire una ristorazione eco-green: nulla si butta, tutto si trasforma, assecondando il ritmo della terra.
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