RANDAZZO VAL BENE UNA VACANZA TRA NATURA, ARTE, CULTURA, TRADIZIONI E GUSTO
Ci sono luoghi che hanno la capacità di fare pace con noi stessi, creando armonia tra il tempo esterno e quello che scorre dentro ciascuno. Randazzo, affascinante borgo medievale circondato dalla lussureggiante bellezza di una natura incontaminata, tra il Parco dell’Etna e quello dei Nebrodi e le suggestive Gole dell’Alcàntara, gode di questa risorsa. Preziosa, in un tempo in cui l’unica regola sembra essere quella di andare sempre di corsa affaccendati tra un impegno e l’altro, rincorrendo il tempo piuttosto che viverlo e…gustarlo. Con gli occhi ed anche con il palato. Perché Randazzo è uno di quei paesini che fanno parte delle Strade del Vino dell’Etna da visitare con lentezza magari a bordo della littorina, un pittoresco trenino d’epoca del 1978 della ferrovia Circumetnea che, compiendo il periplo del Vulcano attivo più alto d’Europa, regala la vista di paesaggi mozzafiato, sospesi tra il cielo e il mare e i terrazzamenti di vigneti che corrono lungo i pendii.
Detta anche la “Città delle 100 chiese”, Randazzo fu molto cara ai Cavalieri Templari che qui realizzarono un progetto molto particolare: edificarono varie chiese dedicate alla Vergine e ai Santi a cui erano devoti in modo da riprodurre la disposizione delle stelle nella costellazione della Vergine.
Se c’è una chiesa che desta stupore più delle altre, è la Chiesa di San Martino, il cui campanile, mix di stili tra l’arabo-normanno e gotico con le fasce di pietre nere laviche che si alternano a quelle di pietre bianche, è considerato, non a torto, il più bello della Sicilia. E proprio la pietra lavica è una delle caratteristiche di Randazzo che restituisce nell’architettura il profondo legame con ‘A Muntagna.
La Via degli Archi è uno dei simboli più belli con il susseguirsi degli svariati archi a sesto acuto e bifore in basalto lavico. Qui la vacanza è a misura di persona: i randazzesi, gente ospitale, saluta i turisti, fermandosi volentieri a parlare con loro, a dare informazioni.
Per le sue attrattive turistico-culturali, Randazzo si visita tutto l’anno: dal carnevale alla famosa festa della Vara, unica in Sicilia, il 15 agosto.
Un carro votivo alto circa 20 metri che rappresenta l’Assunzione della Vergine a cui sono appesi, ed è questa l’attrattiva, bambini e ragazzi ognuno dei quali raffigura un personaggio religioso. Dai balconi, gli abitanti gettano caramelle e dolciumi per la gioia non solo dei bambini ma anche degli adulti che per un giorno diventano piccini. Un sontuoso corteo medievale con giocolieri, arcieri, cortigiane e danzatori rievoca una figura molto importante per il paese, la regina Bianca di Navarra e di colpo ci si ritrova immersi nelle atmosfere tipiche del Medioevo.
Da non perdere, la visita a importanti musei, il Museo Archeologico che si trova all’interno dell’antico castello normanno, dimora di Federico II, che in passato fu anche carcere, nelle cui sale sono esposti circa 1000 reperti tra cui ceramiche greche, corinzie e ioniche, oggetti medievali d’uso quotidiano e una bellissima collezione di pupi siciliani e quello di Scienze naturali. Un viaggio tra fossili, minerali, conchiglie, materiale vulcanico ed anche esemplari dell’avifauna di ieri e di oggi.
Tappa di partenza per organizzare escursioni sull’Etna o passeggiate a cavallo lungo le sponde del fiume Alcàntara ed anche enotour nelle tante cantine che costellano il territorio, Randazzo, tra natura, arte, cultura, tradizioni e gusto, val bene una vacanza.
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