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COSA FARE E VEDERE A MODICA IN UN WEEKEND

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Gioiello del barocco incastonato tra le colline della provincia di Ragusa, Modica è una città ricca di storia e cultura che attrae visitatori da tutto il mondo con il suo fascino senza tempo. Con la sua vibrante vita culturale, le sue deliziose prelibatezze culinarie e la sua bellezza mozzafiato, Modica è una destinazione imperdibile per chiunque desideri vivere un’esperienza autentica e indimenticabile nella meravigliosa Sicilia Orientale.

Le radici di Modica affondano nell’antichità, con tracce che risalgono al periodo neolitico. Durante il periodo medievale, la città inizia a emergere come un importante centro culturale e commerciale, a cui segue un periodo di grande splendore nel tardo Barocco, testimoniato dalle sontuose chiese e dai maestosi palazzi che ancora oggi adornano il suo skyline. Conosciuta come la città delle cento chiese e per la produzione di cioccolato, la ricca storia della città è palpabile passeggiando per le sue strade strette e tortuose. Nel 2002, Modica è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, riconoscendo il valore inestimabile della sua eredità culturale. 

Credits Wikipedia, Ruggero Poggianella

La città è suddivisa in Alta e Bassa, due anime distinte che convivono insieme, in cui ogni angolo racconta una storia di conquiste, commerci e tradizioni tramandate di generazione in generazione. Il cuore di Modica batte nella parte Alta, con i suoi monumenti barocchi, che si ergono con imponenza e magnificenza. Le chiese sono tra le principali attrazioni, con la famosa Duomo di San Giorgio che domina la città dall’alto della sua maestosità. Costruita nel XVIII secolo, questa imponente struttura con la sua monumentale scalinata mescola elementi barocchi e gotici, creando un’atmosfera solenne e suggestiva.

Dopo la distruzione di chiese e palazzi causata dal terribile terremoto del 1692, molti di questi furono infatti ricostruiti in stile barocco, lungo Corso Umberto. Ne è un esempio la Chiesa di San Pietro, con la scalinata decorata dalle statue dei 12 apostoli, o i numerosi palazzi nobiliari di cui ammirare le facciate. Dal Belvedere Pizzo, invece, si può ammirare la città dall’alto. A Modica Bassa, è possibile visitare la casa natale del poeta Salvatore Quasimodo,premio Nobel e esponente di rilievo dell’ermetismo, dove visse per pochi giorni dopo la nascita.

Modica non è solo un tesoro per gli amanti dell’arte e della storia, ma anche per gli appassionati di gastronomia. La città è famosa per il cioccolato, riconosciuto come prodotto I.G.P dall’Unione Europea, una prelibatezza che ha radici antiche e un sapore unico, lavorato seguendo una ricetta antica. Si narra che questa derivi direttamente dagli Aztechi e che sarebbe giunta in terra italiana grazie alla dominazione spagnola. Da non perdere il Museo del Cioccolato, in cui sono esposti antichi attrezzi ed è ripercorsa la storia del cioccolato dall’età precolombiana ad oggi, o le storiche dolcerie per un assaggio, nascoste tra i vicoli della città.

Credits Wikipedia, Mussklprozz

Oltre al cioccolato, la cucina modicana offre una vasta gamma di sapori deliziosi, dalle specialità dello street food fino ai piatti più ricercati. Un viaggio a Modica è un’esperienza multisensoriale che delizia il palato tanto quanto l’anima. Da provare, nel cuore di Modica, la cucina di Accursio Ristorante, insignito di una Stella Michelin e guidato da Accursio Craparo, Il cuoco delle due Sicilie. Poi, il ristorante Fattoria delle Torri, in un palazzo del ‘700, gestito da Francesca e Carla che hanno raccolta l’eredità del papà, lo chef Barone, oggi al timone dello storico ristorante., oggi portavoci di una cultura gastronomica tra innovazione e tradizione.

Modica offre anche una vivace scena di locali, come Cavatappi, vineria con cucina in Vico Deodato 15, in cui i visitatori possono gustare un buon calice di vino in un’atmosfera accogliente. Situato nel cuore di Modica, tra i suggestivi vicoli barocchi e il centro storico della città, il locale incarna il perfetto connubio tra tradizione e modernità. Non solo vineria, ma un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti i sensi e che si propone di parlare un linguaggio semplice, anche quando si affrontano argomenti complessi come il mondo del vino.

Alla guida di Cavatappi, una squadra che condivide la stessa visione e la stessa passione: Emmanuel Ferrante (sommelier), Enrico Fichera (chef), Simone Palazzolo, Federico Frascapolara, Samuele Cannizzaro. La carta dei vini, composta da circa 320 etichette, è in costante evoluzione. Le selezioni spaziano dalla Sicilia all’Italia, dalla Francia alla Spagna fino al Nuovo Mondo. In cucina, la tradizione siciliana viene reinterpretata in piatti che raccontano storie di sapori e profumi locali. Ogni bottiglia di vino è selezionata con cura e attenzione, dalle etichette iconiche fino alle cantine più piccole che meritano di essere scoperte e apprezzate. Il menu stagionale di Cavatappi è caratterizzato da pochi piatti, ma ognuno riflette la freschezza e la qualità delle materie prime locali.

Immagine di copertina Credits visitsicily.info

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